Negli ultimi anni un numero crescente di aziende italiane ha cominciato ad offrire ai propri dipendenti servizi di welfare aziendale. In effetti alcune aziende offrono questo tipo di servizio da vari decenni, ad esempio proponendo asili aziendali, con particolari orari o tariffe per le famiglie e i dipendenti. Altre realtà invece si sono avvicinate al welfare solo negli ultimi anni, spinte anche dai contratti nazionali, che prevedono un piccolo investimento annuo in servizi per i dipendenti, interni all’azienda o offerti da terze parti.
Il welfare aziendale per il dipendente
In vari casi le aziende preferiscono consegnare al dipendente dei buoni spesa o del credito da utilizzare presso apposite piattaforme digitali. Queste ultime sono convenzionate con un certo numero di strutture, che offrono servizi per la persona di vario genere, dagli asili alle palestre, dai centri medici ai supermercati o ai teatri. Ad esempio Edenred propone un servizio completamente online, con una piattaforma tramite la quale è possibile scegliere come utilizzare il credito che l’azienda offre al singolo dipendente. Per il dipendente si tratta di una soluzione molto comoda, perché la somma pattuita con il datore di lavoro viene consegnata in toto, completamente priva di qualsiasi genere di tassazione. Questo tipo di soluzioni sono spesso utilizzate anche laddove sia attivo un contratto nazionale che prevede l’erogazione di una somma welfare ai dipendenti.
Le proposte per il welfare aziendale
Le possibilità per utilizzare il credito welfare aziendale sono molteplici. In linea generale le famiglie italiane tendono a prediligere soluzioni per la scuola dei figli o per la salute dei vari componenti. Leggendo la definizione di welfare aziendale, scopriamo che alcune tipologie di benefit o agevolazioni possono infatti essere estese ai familiari, anche quando non fiscalmente a carico: quindi anche per i figli e, in alcuni casi, per il coniuge o i genitori. Le opportunità sono però anche altre; si può utilizzare questo credito per la cultura, per i viaggi, per l’intrattenimento, per il benessere e così via. Molti lo sfruttano per l’abbonamento in palestra o in piscina, o anche per seguire un corso di qualsivoglia genere.
Non solo buoni acquisto
Sono poi numerose le aziende che cercano di offrire un sostegno alla famiglia. Sempre più spesso infatti in questa nostra società è complesso gestire una famiglia, soprattutto in presenza di figli. L’assenza della famiglia d’origine come sostegno della coppia, che spesso vive lontana o laddove i “nonni” hanno raggiunto ormai venerande età, causa infatti molteplici problematiche alle giovani coppie. La famiglia tipo italiana infatti comprende due genitori lavoratori, che devono ogni giorno fare i conti con gli orari scolastici, le necessità dei figli e quelle della cura della casa e dell’intera famiglia. Per questo ormai da anni un numero crescente di aziende propone scuole per i propri dipendenti, così come eventuali bonus alla nascita dei figli, possibilità di ottenere un contratto part-time per uno specifico periodo di tempo, proposte di vacanze a costo calmierato o di corsi e baby sitter. Tutte queste attività in alcuni casi incontrano anche le proposte dello Stato italiano, consentendo alle famiglie di gestire al meglio i figli, senza dover rinunciare alla carriera.
Il welfare per la salute
In molti casi il credito proposto ad ogni dipendente come welfare aziendale è utilizzato per la salute e il benessere. È infatti importante ricordare che il servizio sanitario nazionale non prevede la completa gratuità di qualsiasi prestazione medica. A volte sottoporsi a check-up completi o a particolari visite comporta la necessità può essere molto costoso, così come l’eventualità di doversi sottoporre a prestazioni mediche privatamente: i costi lievitano in modo pesante. La sanità integrativa, pagata dalle aziende o anche dal singolo cittadino, sta avendo un ruolo sempre più importante per la salute delle persone. Questo non esclusivamente nei casi in cui sopraggiungano patologie importanti, ma anche semplicemente per quanto riguarda la prevenzione o la cura di problematiche correlate a piccoli incidenti. In questo scenario appare chiaro il motivo per cui il numero di aziende che propone polizze sanitarie integrative sia sempre maggiore.