Il Codice Penale stabilisce chiaramente i rischi in cui incorre un soggetto nel momento in cui viene trovato ad applicare una truffa nei confronti dell’assicurazione auto.
I reati assicurativi sono molto diffusi in Italia e questo ha portato una crescita del premio assicurativo rispetto ad altre nazioni. L’elevato numero di frodi è dovuto alla sottile linea che separa legalità e illegalità. Riuscire a capire se un incidente è reale o frutto di una montatura non è sempre semplice. Delle due o più auto coinvolte occorre considerare che c’è l’eventualità che un soggetto stia ingannando l’altro/gli altri per ottenere un risarcimento. Vi chiederete quale sia il motivo di tanta “sfiducia” nel prossimo. Purtroppo, è stato appurato come diverse organizzazioni criminali e para-criminali applichino frodi assicurative organizzando finti incidenti stradali. Cerchiamo di capire di più per poi scoprire come il Codice Penale protegge il bravo cittadino.
Truffa all’assicurazione auto: quali sono punite dal Codice Penale
Il quadro delle truffe assicurative in Italia disegna una situazione non piacevole. I finti sinistri prima citati coinvolgono un numero di persone, professionisti o meno, che desiderano un guadagno extra. Ecco che si può incorrere in testimoni fasulli, un finto passante coinvolto nel sinistro, una presunta vittima dell’incidente. Tanti ruoli il cui obiettivo è quello di mettere nei guai un ignaro automobilista per poter poi truffare l’assicurazione auto.
Questa situazione di truffe e frodi ha comportato la nascita di una struttura investigativa che indaga sui sinistri per supportare la polizia nella lotta contro i reati. Una volta appurata la truffa, cosa rischiano i soggetti che hanno ideato il complotto? Soggetti che spesso si presentano in qualità di professionisti, medici, carrozzieri, avvocati o periti assicurativi in accordo con i truffatori. Gli uffici antifrode hanno il compito di smascherare ogni individuo che è stato coinvolto nel raggiro e di raccogliere il maggior numero di prove a sostegno della colpevolezza di tali soggetti una volta portata la truffa davanti alla Legge.
A questo punto occorre spulciare il Codice Penale per capire cosa si rischia in caso di reato di truffa nei confronti delle assicurazioni auto.
Codice Penale: cosa si rischia in caso di reato assicurativo
Il Codice Penale prende posizione nei confronti di chi pone in essere un reato nei confronti della Compagnia Assicurativa all’interno dell’articolo 642. Stabilisce con precisione quali sono i reati punibili per Legge e le pene in cui si incorre provando a truffare l’assicurazione auto esprimendosi così :”Chiunque, al fine di conseguire per sé o per altri l’indennizzo di una assicurazione o comunque un vantaggio derivante da un contratto di assicurazione, distrugge, disperde, deteriora od occulta cose di sua proprietà, falsifica o altera una polizza o la documentazione richiesta per la stipulazione di un contratto di assicurazione è punito con la reclusione da uno a cinque anni”.
Si evince che, per esempio, provocando danni alla propria auto cercando di incolpare un altro automobilista o chiedendo ad un medico di falsificare un certificato per aumentare le reali conseguenze fisiche causate da un sinistro si va contro la legge e si rischia di finire in carcere per un periodo più o meno lungo, da 12 mesi a 70 mesi, in base alla gravità del reato commesso.
Il Codice Penale, poi, continua aggiungendo ” Alla stessa pena soggiace chi al fine del predetto cagiona a se stesso una lesione personale o aggrava le conseguenze della lesione personale prodotta da un infortunio o denuncia un sinistro non accaduto ovvero distrugge, falsifica, altera o pre-costruisce elementi di prova o documentazione relativi al sinistro” (come il finto testimone prima citato) “Se il colpevole consegue l’intento la pena è aumentata. Si procede a querela di parte“. Sarà lo Stato, ad un certo punto, ad attivarsi per punire il colpevole accusato con una querela di parte.
E’ sufficiente che venga provata l’intenzionalità di commettere il reato di truffa all’assicurazione auto perché l’imputato venga condannato alla relativa pena. Non è indispensabile il compimento della frode o l’aver ottenuto il vantaggio economico per essere perseguiti secondo il Codice Penale.
In conclusione, la Legge punisce con la reclusione i reati legati alle truffe assicurative. La polizia e le agenzie associate si attivano costantemente per cercare di smascherare i truffatori in specifiche situazioni per porre fine a reati stupidi e pericolosi che oltre a causare problemi di diverso ordine comportano un aumento del premio assicurativo.