Fare un tirocinio in tribunale è la via migliore per passare dalla teoria studiata all’università alla pratica, affiancando magistrati presso gli uffici giudiziari. Un iter preciso è richiesto per poter vivere questa esperienza lavorativa importante e fondamentale per una formazione completa di un laureato in giurisprudenza, esperienza consentita grazie ad un Decreto del 2013. Il tirocinio consiste in un periodo di formazione di 18 mesi durante il quale lo stagista affiancherà un magistrato formatore nello svolgimento delle tipiche attività della professione. Secondo la Legge, ogni magistrato potrà avere al massimo due stagisti per volta e aumentare tale numero a tre negli ultimi mesi di tirocinio al fine di garantire continuità nell’assistenza. Gli stage presso gli uffici giudiziari servono sia per offrire una formazione completa e specifica in un ambito particolare sia per facilitare il lavoro del giudice ed aumentarne l’efficienza. Non trattandosi di un vero rapporto lavorativo, il tirocinio non prevede il conseguimento di uno stipendio da parte dello stagista ma di una borsa di studio di massimo 400,00 euro stabilita attraverso decreto ministeriale in base alle risorse disponibili. Per poter vivere questa esperienza professionale ed addentrarsi nel mondo delle professioni legali occorrerà ricercare ed approfondire le offerte di lavoro per un tirocinio formativo retribuito.
Tirocinio formativo in tribunale nel 2024: come procedere
L’articolo 73 del Decreto Legge 69/2013 stabilisce i punti fondamentali della possibilità di richiesta, per i laureati in giurisprudenza meritevoli, dello svolgimento di un tirocinio presso uffici giudiziari quali Tribunali Ordinari, Tribunali di Sorveglianza, Tribunali per Minorenni, TAR, Corti d’Appello. I requisiti per avere l’opportunità di venire scelti come tirocinanti sono la già citata laurea in Giurisprudenza dopo un corso quadriennale, una media di 27/30 negli esami di diritto costituzionale, diritto privato, diritto processuale civile, diritto commerciale, diritto penale, diritto processuale penale, diritto del lavoro e diritto amministrativo, il voto di laurea superiore a 105/110, avere meno di 30 anni, possesso dei requisiti di onorabilità. Solo se in possesso di questi requisiti sarà possibile inviare la domanda di tirocinio al capo del tribunale in cui si intende svolgere lo stage formativo, allegando la documentazione (o un’autocertificazione) che attesti il possesso dei requisiti citati. Nella domanda di richiesta di tirocinio è possibile specificare la preferenza per una materia o per un settore che verrà, poi, valutata sulla base delle esigenze dell’ufficio giudiziario. A questo punto, conoscendo i requisiti base per la partecipazione ad un tirocinio formativo sarà possibile ricercare eventuali offerte di lavoro retribuite nella città di proprio interesse.
La ricerca potrà iniziare consultando i portali che elencato le proposte lavorative filtrando le necessità oppure facendo riferimento ad un tribunale specifico e consultando il portale ufficiale. Si scoprirà che spesso si crea una collaborazione tra università e tribunali che porta quelli che sono definiti come Progetti tirocini. Scopo dell’università è di arricchire l’esperienza formativa dei laureati o dei laureandi e di aiutarli nella scelta della strada nel mondo delle professioni legali mentre per i tribunali, la presenza dei neo laureati o degli studenti prossimi alla laurea è di aiuto nello svolgimento delle attività quotidiane. Il Tribunale di Roma, in riferimento a questi progetti, indice annualmente dei Bandi di concorso per la ricerca di un numero preciso di tirocinanti (100 nel 2024). E’ un’ottima opportunità lavorativa da approfondire dato che il vicino inizio di un nuovo anno porterà l’avvio di un nuovo bando. I requisiti di partecipazione sono quelli citati in precedenza e la durata dello stage sarà di 18 mesi. Il termine del periodo di tirocinio non comporterà alcuna assunzione e lo stage potrà essere interrotto in qualsiasi momento dal capo dell’Ufficio per il sopraggiungere di ragioni organizzative o per la perdita del rapporto fiduciario. Il tirocinante non potrà svolgere altre attività lavorative presso il tribunale in cui lo stage verrà svolto e verrà costantemente seguito da un magistrato formatore. Ogni altra informazione, di tipo economico per esempio, sarà esplicitata nel bando di concorso così come sarà indicata la data ultima entro cui inviare la domanda di tirocinio in tribunale. La richiesta dovrà essere inoltrata presso l’Ufficio di presidenza del Tribunale di Piazzale Clodio a Roma.
Offerte di lavoro da tirocinante per laureati nei Corsi di studio giuridici sono proposte dall’Università degli Studi di Ferrara in convenzione con gli Uffici Giudiziari. Troviamo, tra le offerte, la ricerca di 5 stagisti presso la Corte d’Appello di Bologna all’interno del settore civile e di un tirocinante per il settore penale. Tirocini formativi sono richiedibili, poi, presso il Tribunale di Bologna per la selezione che avverrà nel 2024. Nello specifico, verranno selezionati 5 tirocinanti per ogni sessione in cui procedere con l’invio delle domande (25 febbraio 2024, 15 maggio 2024, 15 ottobre 2024 e 15 dicembre 2024) per un totale di 20 tirocinanti. La domanda dovrà essere inoltrata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno alla Procura della Repubblica di Bologna, Segreteria di Direzione, via Garibaldi 6, 40124 Bologna oppure depositata presso la sede citata nell’indirizzo. In alternativa, la domanda di partecipazione all’offerta di lavoro per un tirocinio che permetta di affiancare un magistrato in tribunale potrà essere inviata via e-mail all’indirizzo di posta elettronica procura.bologna@giustizia.it. Il modulo da compilare è allegato al bando che si potrà trovare sul sito www.giuri.unife.it e dovrà essere unito alla domanda insieme ad un documento di identità in corso di validità, alla certificazione universitaria del diploma di laurea, al voto di laurea e la media dei voti. Dal momento in cui si verrà informati della partecipazione al tirocinio si avranno cinque giorni di tempo per comunicare un’eventuale rinuncia. Lo stagista sarà impegnato per almeno 20 ore settimanali distribuite in base alle esigenze del magistrato formatore. Le attività che approfondirà saranno di supporto della fase di indagini preliminari, di preparazione all’udienza, relative all’udienza stessa e successive all’udienza.
Offerte di lavoro per tirocinio formativo retribuito in tribunale
Proseguiamo scoprendo altre proposte per un tirocinio formativo retribuito, nella misura massima di 400,00 euro, presso un Tribunale per affiancare un magistrato nello svolgimento delle attività giudiziarie. Un bando di concorso è stato attivato presso il Tribunale di Nuoro in collaborazione con l’Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Giurisprudenza. La ricerca di sei tirocinanti verteva su alcune condizioni minime come l’essere in regola con il versamento delle tasse universitarie o l’aver sostenuto gli esami di Diritto Costituzionale, Diritto privato. La domanda di tirocinio formativo retribuito deve avere come destinatario il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Sassari, Viale Mancini 5, 07100, Sassari. In alternativa potrà essere portata a mano presso la stanza 2a del Dipartimento o spedita all’indirizzo e-mail dip.giurisprudenza@pec.uniss.it. La durata del tirocinio sarà di 12 mesi (24 per i portatori di handicap) e gli orari e i giorni di lavoro saranno concordati con il magistrato formatore. Solitamente, vale per tutti i tirocini presso gli Uffici Giudiziari, si va da un minimo di 20 ore settimanali ad un massimo di 40. Il bando di tirocinio, il modulo di ammissione e la dichiarazione degli esami sostenuti si possono trovare sul portale www.giuriss.uniss.it, nella sezione “didattica” e “tirocini”.
Una convenzione interessante ha visto unire gli interessi della LUISS di Roma e del Tribunale per i Minorenni di Roma. I requisiti di partecipazione sono quelli base per tutti i tirocini negli Uffici Giudiziali, lo stage ha una durata di 18 mesi e non è previsto stipendio se non la possibilità di ottenere la Borsa di Studio. E’ possibile ipotizzare per il 2024 una nuova collaborazione per la continuità dell’assistenza e della formazione dei laureati nelle discipline giuridiche. Le opportunità di accrescere le proprie competenze si trovano in tutti i tribunali d’Italia che periodicamente attivano bandi per offrire un lavoro sotto forma di tirocinio formativo che rappresenterà un elemento importante nel proprio curriculum vitae. Le domande di stage possono essere inviate in qualsiasi momento e gli indirizzi a cui rivolgersi sono facilmente reperibili online, sui siti internet degli Uffici di riferimento.
E’ utile approfondire, come conclusione, la questione del compenso dei tirocini. Mentre fino a qualche anno fa il metro di giudizio era l’ISEE, dal 2016 è cambiata la modalità di attribuzione delle borse di studio che consentono di ottenere una retribuzione fino a 400,00 euro. Un Decreto Legge ha cancellato la fascia minima entro la quale era possibile ottenere la Borsa stabilendo, poi, che le borse vengano assegnate a partire dalle attestazioni ISEE più basse fino all’esaurimento della somma totale indirizzata ai finanziamenti statali. Parliamo di una cifra che solitamente non supera gli 8 milioni di euro all’anno. Un decreto annuale del Ministero della Giustizia, comunque, indicherà nello specifico i requisiti per l’attribuzione della Borsa di Studio sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente, i termini e le modalità di presentazione della dichiarazione sostitutiva unica che consentirà di ottenere un importo mensile fino ad un massimo di 400,00 euro. Inoltre, il decreto riporterà l’effettivo ammontare delle risorse destinate al finanziamento delle borse di studio sulla base delle risorse effettivamente disponibili. La possibilità che il tirocinio oltre che formativo sia retribuito è alta e rappresenta un altro vantaggio della partecipazione a questa particolare offerta di lavoro. Consigliamo a chi sia in possesso dei requisiti necessari per partecipare ad un tirocinio presso un Tribunale al fine di affiancare un magistrato e mettere in pratica la teoria imparata sui libri, dunque, di non lasciarsi scappare l’occasione promossa dagli Uffici Giudiziari di tutta Italia.