A quanto ammontano le tasse per l’acquisto di una seconda casa? Procedere al calcolo dell’importo da versare qualora si volesse procedere con una compravendita da privato è un aspetto importante di cui tener conto nel momento in cui si decide di comprare un secondo immobile.
Qualunque sia la ragione che spinge ad acquistare una seconda casa, per ricavarne un affitto, per investire i risparmi o avere un porto sicuro in caso di necessità, occorre valutare attentamente pro e contro di una decisione così rilevante. Gli aspetti più importanti da prendere in considerazione sono, naturalmente, quelli legati alle spese. E non parliamo solo dell’importo mensile di un eventuale mutuo ma anche di spese di manutenzione, delle accise e delle tasse. Quest’ultimo elemento sarà, oggi, approfondito per avere un’idea più chiara delle somme che annualmente occorrerà versare.
Tasse per l’acquisto della Seconda Casa da privato: a quanto ammontano?
Il fatto di parlare di “tasse” (al plurale) ci permette di capire fin da subito che sono molteplici i tributi che il proprietario di un secondo immobile deve versare. Occorre considerare, ad esempio, la TARI (necessaria per godere del servizio di raccolta dei rifiuti) più altre spese che sono definibili imposte piuttosto che tasse (l’IVA, l’imposta di registro, l’imposta catastale e l’imposta ipotecaria) ma che rappresentano una parte importante delle somme che occorrerà versare durante la compravendita.
Le tipologie di imposte elencate sono necessarie nel momento in cui si procede all’acquisto di un immobile, più esattamente durante la firma del contratto (rogito) con cui si avvia il trasferimento di una proprietà immobiliare in cambio di una somma di denaro. Occorre pagare tutte le imposte? Esistono delle condizioni che permettono di evitare il pagamento di una o più imposte. Gli elementi da considerare sono la tipologia di venditore, se si tratta di prima o seconda casa e se l’abitazione è considerata di lusso. Oggi ci soffermeremo sull’acquisto di un secondo immobile.
Se parliamo di venditore privato la compravendita non è soggetta a IVA ma l’acquirente dovrà pagare l’imposta di Registro che deve essere calcolata in base al valore catastale. Nello specifico, per la seconda casa l’imposta di registro da versare dovrà essere pari al 9% del valore catastale. Alla cifra ottenuta occorrerà sommare l’imposta catastale pari a 50 euro/cad. (per un totale 100,00 euro). La tassazione sarà, dunque, del 9% del valore catastale più 100,00 euro.
Qualora il venditore dell’immobile risulti essere una società di costruzioni o ristrutturazioni (la vendita dovrà avvenire entro 5 anni dalla fine dei lavori) la compravendita sarà soggetta all’IVA che verrà calcolata in base al prezzo della compravendita stessa. Per l’acquisto di una seconda casa, l’IVA è pari al 10% del prezzo. In più, occorre aggiungere l’imposta di registro, l’imposta catastale e quella ipotecaria che dovranno essere versate in misura fissa equivalente a 200 euro ognuna per una somma complessiva di 600,00 euro.
Per procedere con il calcolo della tasse di compravendita da pagare è, dunque, necessario conoscere la base imponibile ossia il valore catastale della seconda casa, valore che si ottiene richiedendo la visura catastale.
Esempio di calcolo Tasse per Compravendita da privato della seconda casa
Imposta di Registro, imposta catastale e imposta ipotecaria sono gli elementi che andranno a comporre la somma da pagare in caso di compravendita della seconda casa da privato. Per effettuare il calcolo occorrerà conoscere il valore catastale, fondamentale per calcolare l’imposta di Registro pari al 9%, come spiegato in precedenza. Questo valore da noi ricercato si calcola prendendo in esame la rendita catastale rivalutandola del 5% e moltiplicandola per 120 in caso di acquisto di un secondo immobile. La cifra ottenuta, in caso di compravendita da privato occorrerà moltiplicarla, poi, per il 9% e aggiungere, infine, l’imposta ipotecaria (pari a 50,00 euro) e catastale (pari a 50,00 euro).
Procediamo con un esempio per semplificare il calcolo. Se il valore di un immobile è pari a 500,00 euro, si arriverà a 525,00 euro aggiungendo il 5% di rivalutazione. La cifra ottenuta occorrerà moltiplicarla per 120 (dato che parliamo di seconda casa) arrivando, così, a 63 mila euro. Ecco la somma su cui applicare il 9% dell’imposta di registro. La nuova cifra che otterremo è 5.670,00 euro. Basterà aggiungere i 50 euro dell’imposta ipotecaria e i 50 euro dell’imposta catastale per visualizzare la tassa da pagare per la compravendita da privato, cioè 5.770,00 euro.
Il calcolo è semplice nel momento in cui si possiede il valore catastale del secondo immobile, valore che si ritrova, come già detto, richiedendo la visura catastale. Nel caso trovaste difficoltà nel calcolare le tasse, è sempre possibile utilizzare i calcolatori che si trovano online.