Ecco tutte le linee guida relative alla Tassa di Concessione Governativa del 2024. Definiremo tutte le regole che vertono sul pagamento e sul rimborso del bollettino per cellulari, libri sociali, passaporto e caccia.
La Tassa di Concessione Governativa (nota con l’acronimo TCG) è una tassa corrisposta dallo Stato Italiano il cui pagamento consente di beneficiare di specifici atti amministrativi, di licenze particolari, concessioni e altro. In altri termini, il cittadino paga per poter usufruire di un servizio. Questo tipo di tributo permette allo Stato di incassare annualmente oltre 91 miliardi di euro, perciò la TCG riveste un ruolo fondamentale in quanto portatrice di entrate certe e sostanziose. Per questo motivo è bene approfondirne le caratteristiche e scoprire tutte le regole che disciplinano il pagamento della Tassa. Ogni volta che viene applicata presuppone importi e modalità di versamento differenti. Oggi, approfondiremo la Tassa di Concessione Governativa applicata sui cellulari, i libri sociali, il passaporto e la caccia.
Chi deve pagare la Tassa di Concessione Governativa 2024 e conseguenze del mancato pagamento
Prima di entrare nel vivo del nostro argomento protagonista dell’articolo, è bene sottolineare chi è tenuto a pagare la Tassa di Concessione Governativa e quali sono le conseguenze in caso di mancato pagamento. La TCG deve essere versata da soggetti privati, singole persone o aziende, che desiderano richiedere atti, licenze oppure iscrizioni agli albi o che rientrino in un qualsiasi altro caso per cui la Legge richiede il pagamento della Tassa. La TCG, invece, non riguarda gli enti locali (come stabilito dalla sentenza 4/11 del 17 Gennaio 2011), le cooperative sociali e gli enti di volontariato e beneficenza mentre, per le cooperative edilizie è prevista l’applicazione di sconti.
Cosa succede in caso di mancato pagamento della TCG o di versamento effettuato in ritardo? L’atto per cui viene richiesta la Tassa risulterà immediatamente nullo. In più, lo Stato prevede sanzioni amministrative pecuniarie nel momento in cui viene accertato il mancato pagamento. Questo accertamento, però, deve aver luogo entro e non oltre i tre anni dalla data in cui è avvenuta la violazione, altrimenti il “reato” cade in prescrizione e l’utente non sarà tenuto a pagare alcuna sanzione. Questo termine di decadenza è applicabile a qualsiasi caso di pagamento della Tassa in questione e fa riferimento anche alle possibilità di richiesta di rimborso qualora si siano pagate erroneamente le tasse, situazione che approfondiremo più avanti.
E’, ora, arrivato il momento di scoprire le regole relative al pagamento del bollettino per specifici esempi di TCG. Parliamo della tassa applicata sui cellulari, i libri sociali, il passaporto e la caccia.
Tassa di Concessione Governativa 2024 applicata ai cellulari: regole e modalità di pagamento
E’ ormai dal lontano 1995 che gli intestatari di un contratto telefonico sono obbligati a corrispondere allo Stato la TCG. L’importo della tassa è di 12,91 euro mensili qualora il dispositivo mobile risulti destinato ad uso affari e di conseguenza presenti come intestatario un’azienda oppure una ditta individuale (l’importo è deducibile all’80%), mentre per i privati la tassa risulta essere di 5,16 euro. Le motivazioni del pagamento sono cambiate nel tempo parallelamente all’evoluzione della telefonia mobile.
Inizialmente, le regole richiedevano il versamento della Tassa di Concessione Governativa alle società telefoniche affinché queste procedessero con il pagamento per l’uso delle frequenze. Successivamente, il Governo deliberò che la TCG sarebbe dovuta essere pagata dall’intestatario di un contratto di abbonamento dato che il telefono era valutato come bene di lusso. Più recentemente, dopo alcuni dubbi sulla legittimità del pagamento della tassa da parte dei privati è stata accertata come legittima la tassa sulla telefonia mobile. Attenzione però, la tassa non riguarda coloro che hanno un cellulare con un piano ricaricabile o i contratti destinati al solo il traffico dati ma solo i titolari di un abbonamento.
Come viene pagata? Abbiamo già accennato alla mensilità del pagamento che non può essere frazionato in giorni. Tuttavia, la maggior parte degli operatori di telefonia mobile propongono ai clienti degli abbonamenti in cui la tassa risulta fortemente scontata oppure promozioni che prevedono l’assoluzione per l’utente dall’obbligo di pagamento dato che se ne fanno carico gli operatori stessi.
Le regole che disciplinano il pagamento della TCG per la telefonia mobile stabiliscono, inoltre, che sono esenti dal pagamento della Tassa le persone con invalidità civile, cieche assolute, sorde o sordomute.
TCG 2024 per la vidimazione dei Libri Sociali
La Tassa di Concessione Governativa viene applicata per la vidimazione dei libri sociali. Significa che le società di capitali (cioè S.p.a., S.r.l., S.a.p.a.), incluse quelle consortili, sono obbligate a versare, entro il termine ultimo del 16 marzo di ogni anno, la tassa annuale destinata alle concessioni governative riguardante la numerazione e a bollatura dei libri e dei registri contabili. Sono comprese in tale obbligo anche le società in liquidazione. Di che importo si parla nel caso della tassa legata alla vidimazione dei libri sociali?
Qualora l’ammontare del capitale o del fondo di dotazione risulti inferiore all’importo di 516.456,90 euro, la TCG da corrispondere dovrà essere di 309,87 euro. Se il capitale sociale o il fondo di dotazione risulta superiore all’importo citato, la società dovrà versare 516,46 euro per essere in regola con il pagamento della Tassa. La quantificazione del capitale e del fondo deve avvenire il 1° gennaio dell’anno in cui il pagamento viene effettuato. L’importo da corrispondere non dipende in alcun modo dal numero di libri sociali e registri posseduti dalla società né dal numero di pagine che li compongono.
La Legge, poi, specifica i libri per cui è richiesta la vidimazione con conseguente pagamento della TCG. In particolare parliamo del:
- libro dei soci,
- libro delle obbligazioni,
- libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee,
- libro delle adunanze e delle deliberazioni del collegio sindacale,
- libro delle adunanze e delle deliberazioni del comitato esecutivo,
- libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee degli obbligazionisti,
- libro delle adunanze e delle deliberazioni del consiglio di amministrazione,
- qualsiasi ulteriore libro o registro per cui è regolato l’obbligo della bollatura da norme speciali.
Tutti questi libri e registri necessitano di bollatura e di numerazione nel Registro Imprese della Camera di Commercio o presso un notaio, perciò, come detto in precedenza, occorrerà procedere al pagamento della TCG. Le regole che disciplinano le modalità per corrispondere l’importo dovuto sono tre. L’utente dovrà utilizzare il bollettino di c/c postale n. 6007 intestato all’Agenzia delle Entrate, nello specifico al Centro Operativo del comune di proprio interesse con causale “Bollatura numerazione libri sociali” qualora si debba procedere con il versamento per l’anno in cui si inizia l’attività. Poi, il versamento dovrà essere effettuato prima della presentazione della comunicazione di inizio attività ai fini Iva mentre il pagamento negli anni successivi all’inizio dell’attività dovrà essere eseguito entro e non oltre il 16 marzo di ogni anno, adoperando il modello F24, solamente in modalità telematica, inserendo come codice tributo “7085 – Tassa annuale vidimazione libri sociali”. Inoltre, occorrerà specificare accanto all’importo, l’anno per cui versamento viene effettuato che corrisponde, dunque, al periodo di riferimento.
Richiesta di passaporto e Tassa di Concessione Governativa 2024
Richiedere il rilascio del passaporto significa dover pagare 116,00 euro di cui 73,50 euro riguardano la Tassa di Concessione Governativa e 42,50 per il rilascio del libretto passaporto di 32 pagine. In precedenza i contrassegni erano di 40,29 euro (chi ne possiede uno dovrà fare un’integrazione dell’importo nei tabaccai). Il prezzo del passaporto, però, è salito nel momento in cui è stata abolita (nel 2014) la marca da bollo telematica da applicare sul passaporto per viaggiare dall’Italia verso paesi UE ed è stata sostituita dal contrassegno telematico (che naturalmente include l’importo della marca abolita).
Occorre precisare che il pagamento della concessione governativa per vedersi rilasciato il passaporto dovrà avvenire tramite l’utilizzo delle marche da bollo telematiche. L’avvenuto pagamento attraverso i conti correnti postali è accettato solamente se l’utente si trova nella oggettiva impossibilità di trovare i contrassegni telematici a causa di eventi eccezionali come uno sciopero dei rivenditori o gravi calamità naturali. Il contrassegno telematico di nostro interesse, dunque, si compra presso le tabaccherie presenti nel territorio nazionale e occorre acquistarlo per il primo rilascio del passaporto, per il rinnovo o in seguito alla richiesta di duplicato. Il contributo di 73,50 euro dovrà essere consegnato agli uffici della Polizia di Stato unitamente al modulo della domanda di richiesta del passaporto, ad un documento di riconoscimento valido più una fotocopia, a due fototessere identiche e recenti e alla ricevuta del bollettino postale pari a 42.50 euro per ottenere il passaporto ordinario sul conto corrente n. 67422808 intestato a “Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del tesoro” con causale “importo per il rilascio del passaporto elettronico”.
Qualora l’utente si accorgesse di aver versato un importo maggiore rispetto a quanto dovuto oppure di aver effettuato un doppio versamento potrà richiedere il rimborso direttamente al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Occorrerà compilare un apposito modulo scaricabile anche online e spedirlo con la documentazione necessaria (la motivazione per la quale non è stato possibile usare il bollettino, l’originale del bollettino con versamento sbagliato compilato in tutte le sue parti e la copia del documento di identità e del codice fiscale dell’intestatario del bollettino che dovrà essere rimborsato) all’indirizzo “Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento del Tesoro, Direzione VI Ufficio IX, Via Salaria, 712, 00138 ROMA”.
Info sulla TCG 2024 per la caccia e modalità varie di richiesta di rimborso
Andare a caccia senza aver proceduto al pagamento della Tassa di Concessione Governativa significa incorrere in una sanzione amministrativa. Per questo motivo, i cacciatori devono richiedere il rilascio della licenza di caccia e fare domanda per la licenza per il porto di fucile per uso di caccia. La Concessione Governativa presenta un importo fisso pari a 173,16 euro (la tassa regionale che i cacciatori devono pagare per praticare l’attività venatoria invece ha un importo variabile stabilito dalle regioni stesse) che dovrà essere pagato tramite bollettino postale (c/c 8003).
Passiamo, a conclusione del nostro articolo, a delineare le modalità di richiesta di rimborso qualora si debba richiedere indietro l’importo pagato per la TCG. Come già detto, la richiesta di rimborso deve avvenire entro tre anni dalla data in cui è stata pagata erroneamente la tassa e abbiamo già visto come procedere al rimborso per la Tassa corrisposta per il rilascio del passaporto.
Online è possibile reperire i moduli specifici per le proprie necessità oppure si può visualizzare uno schema di domanda per inviare all’Agenzia delle Entrate locale la domanda di rimborso inserendo come oggetto “Richiesta di rimborso, per rifiuto dell’atto o errato versamento, delle tasse di concessione governative versate a mezzo c/c postale”.