Quella della magistratura non è una carriera semplice da intraprendere, ma i possibili guadagni sono notevoli. Andremo ora alla scoperta dello stipendio dei giudici, per ciascuna tipologia.
Quanto guadagna un giudice di pace?
Il giudice di pace, come è intuibile dal nome, ha il compito di risolvere controversie con un intento conciliativo. Ma quali sono gli step da compiere per poter diventare giudice di pace?
Innanzitutto, il primo requisito è quello di conseguire una laurea magistrale in giurisprudenza. Quella del giudice di pace è una professione, quindi che può essere ricoperta solo se si è già avvocati.
Per accedere a questo titolo è necessario superare un concorso pubblico che viene pubblicato dal Ministero di Giustizia. Al superamento del concorso, sarà necessario effettuare un tirocinio di sei mesi e solo alla fine di questo percorso verranno valutate le capacità dei singoli candidati. Oltre a questi però ci sono anche altri criteri da rispettare per intraprendere questa professione: bisogna essere cittadini italiani ed avere un’età compresa tra i trenta e settanta anni; non avere alcun tipo di precedenti penali; non ricoprire nessun altro incarico pubblico al momento della nomina a giudice di pace e dimostrare la propria idoneità sia fisica che psichica. Essendo questa una professione delicata, la durata massima dell’incarico è di quattro anni ed esso può ripetersi solo per un’altra volta.
Il giudice civile interviene principalmente nelle cause di origine civile in cui prima le due parti cercano di trovare un accordo al loro contenzioso. Lo stipendio medio percepito da un giudice di pace ammonta a circa 16 mila euro lordi all’anno.
Stipendio medio per ciascuna tipologia di giudice
Sono diverse le tipologie di giudici esistenti che si occupano di diversi ambiti della giurisdizione. Sicuramente una prima distinzione che possiamo attuare è quella tra il processo civile che ha come oggetto le controversie tra privati o privati e stato; e il processo penale che si occupa di punire eventuali violazioni di regole e norme con le dovute sanzioni.
Molto importante è sottolineare anche l’aspetto che vede i giudici organizzato in tre gradi diversi di giurisdizione. Ciò offre al cittadino la possibilità di rivedere la sua sentenza, qualora quest’ultimo non la ritenga corretta, iniziando così un nuovo processo ma con un giudice differente.
I giudici costituzionali facenti parte della Corte Costituzionale, rappresentano il massimo organismo di controllo di legittimità delle leggi, così come stabilito dall’articolo 134 della Costituzione. La Corte Costituzionale è anche responsabile della risoluzione delle controversie tra Stato e Regioni o tra le regioni stesse. La loro retribuzione è all’incirca di 360.000 euro lordi all’anno.
I giudici del processo amministrativo hanno invece il compito di proteggere gli enti privati da problemi con l’Amministrazione Pubblica nel caso in cui questa, esercitando il proprio potere, violi delle norme. Per ciò che riguarda le controversie amministrative, i tre gradi di giudizio prevedono in un primo momento un Tribunale Amministrativo Regionale; in secondo grado un Consiglio di Stato e, infine, come terzo grado, la Corte di Cassazione. Il loro stipendio ammonta a circa €45 mila.
I Giudici Militari si occupano di risolvere controversie che riguardano eventuali violazioni o reati commessi da parte delle forze dell’ordine. Questi operano in prima battuta nei Tribunali Militari di Roma, Milano, Verona e Napoli e successivamente in secondo grado nella Corte di Appello Militare che ha sede a Roma. Lo stipendio che percepiscono è di circa 30 mila euro. Questo viene però rivalutato nel corso del tempo dopo le cosiddette ‘valutazioni di professionalità’ della figura in questione.
I Giudici Contabili si occupano di giustizia contabile della Corte dei Conti che a sua volta ha un particolare potere circa la contabilità pubblica. Lo stipendio medio di un giudice contabile ammonta a circa 45 mila euro.
I Giudici Tributari entrano in gioco invece quando si verifica qualche problema che abbia a che fare con i cittadini contribuenti e il fisco. Il loro stipendio parte da una base di circa 39 mila euro lordi annui, fino ad arrivare, dopo oltre 25 anni di carriera, a circa 80 mila euro annui.
Quella del giudice è dunque una carriera per diversi aspetti non poco remunerativa ma che richiede molti anni di studio e continui aggiornamenti. Certamente, possiamo convenire come non siano poche le responsabilità alle quali un giudice è soggetto.