Sebbene i governi stiano cercando di invogliare i consumatori ad utilizzare carte di credito, carte bancomat e persino gli smartphone al momento degli acquisti, il denaro contante, soprattutto nel nostro paese, rimane il canale privilegiato per effettuare le transazioni commerciali. I distributori automatici, detti anche ATM, sono uno strumento utile per prelevare soldi dal conto, anche se non tutti sono a conoscenza delle ulteriori funzioni di cui dispongono e degli eventuali costi addebitati sui prelievi.
I costi dei prelievi dallo sportello ATM
ATM è l’acronimo di Automated Teller Machine che tradotto letteralmente significa “macchina con cassiere automatico”. Si tratta infatti di un sistema che sostituisce l’operatore allo sportello bancario e che si rivela particolarmente utile per prelevare somme di denaro dal proprio conto corrente in maniera rapida ed in qualsiasi momento della giornata. In Italia viene impropriamente definito “bancomat”, sebbene questo sia in realtà un circuito di pagamento e non il nome effettivo dello sportello.
I primi dispositivi sono stati introdotti alla fine degli anni ’60 in Inghilterra dall’istituto Barclays, mentre nel territorio nazionale hanno fatto comparsa per la prima volta nel 1976 a Ferrara. Quelli utilizzati attualmente dispongono di uno schermo di un computer (che di solito utilizza il sistema operativo di Windows XP), di una tastiera dove poter digitare il codice PIN, di una fessura dove poter inserire la carta e delle aperture per il prelievo e il versamento del denaro.
È un fatto risaputo tra gli utenti bancari, tuttavia è bene ricordarlo sempre: sebbene esista il modo per effettuare un prelievo bancario gratuito, prelevando dei contanti da un ATM possono essere addebitate delle tariffe sull’operazione quando lo sportello utilizzato non appartiene a quello della banca che ospita il conto corrente. In questi casi, i costi possono eccedere anche i 2 euro a prelievo. Alcune banche appartengono a grandi gruppi o reti che comprendono vari istituti e che permettono prelievi a costi zero, mentre altre non dispongono di queste convenzioni e possono quindi risultare sconvenienti. Quando si prelevano contanti da sportelli all’estero, è bene informarsi circa gli istituti affiliati alla banca italiana dove si è aperto il conto: all’interno dell’Unione Europea, tali affiliazioni permettono di ridurre o addirittura azzerare i costi di commissioni sui prelievi. Quando si viaggia in un altro continente, è utile sapere che ad ogni prelievo potrebbero essere associati costi fino a 5 euro.
L‘entità del prelievo è un altro aspetto da considerare: alcuni ATM consentono di ritirare somme limitate, come 250 euro, altri invece permettono prelievi sino a 500 euro in un’unica soluzione. Queste restrizioni in realtà non dipendono direttamente dallo sportello, bensì dalle condizioni imposte dall’istituto di credito all’operatività delle carte fornite agli utenti. Al fine di aumentare la capacità di prelievo, si consiglia di rivolgersi alla propria banca, richiedendone una modifica delle condizioni sul ritiro di contante.
Le funzioni degli sportelli ATM: prelievi, versamenti e pagamenti
Con gli sportelli automatici non è solo possibile prelevare dei contanti, ma anche depositarli sul proprio conto, pagare bollette, gestire assegni ed usufruire di altri servizi dal display, utilizzandolo al pari di un’interfaccia di home banking.
Per quanto riguarda i versamenti di denaro, anche in questo caso lo sportello dovrà esclusivamente appartenere a quello della propria banca. Generalmente questa operazione non presenta alcun costo ed è limitata ad un numero definito di banconote, che dovranno essere in buone condizioni per poter essere accettate. La modalità di versamento di un assegno avviene in maniera simile (ossia selezionando l’opzione dallo schermo e inserendolo nell’apertura) ma occorre che il servizio sia abilitato dalla banca.
Tra le altre funzioni attivabili dall’ATM si possono citare anche la possibilità di effettuare bonifici, trasferimenti tra due conti e pagamenti speciali, come le ricariche telefoniche.