Il mestiere dell’avvocato è uno dei più retribuiti nel settore delle professioni giuridiche, insieme a quello del notaio e del magistrato. Inoltre, quella dell’avvocato è una professione di grande prestigio, ma allo stesso tempo di grande responsabilità che richiede, al pari di un medico, una formazione specifica, senza la quale è impossibile intraprendere la carriera forense. Se quindi l’avvocato è investito di molta responsabilità durante tutta la sua carriera lavorativa è legittimo interrogarsi su quanto sia il guadagno effettivo per esercitare una professione che, per certi aspetti, è molto difficile e anche delicata. Per rispondere a questo interrogativo, vediamo di seguito quanto può guadagnare un avvocato in Italia e non solo.
Quanto guadagna un avvocato in Italia in media?
La domanda è piuttosto lecita, soprattutto se a porsela è chi sta prendendo in seria considerazione l’idea di intraprendere questo tipo di carriera professionale. Prima di fare le dovute considerazioni, occorre precisare che il guadagno di un avvocato è influenzato da alcuni fattori:
- il paese all’interno del quale esercita la sua professione;
- la branca del diritto nella quale decide di specializzarsi;
- il suo livello di esperienza.
Tutti questi fattori sono i principali responsabili nella determinazione dello stipendio mensile che un avvocato arriva a guadagnare.
In Italia, vige ancora una certa idea di fondo, forse basata su un pregiudizio che affonda le radici nella tradizione storica tutta nazionale, che vede nella professione dell’avvocato una delle professioni più redditizie in circolazione. In effetti, fino a qualche decennio fa, questa idea poteva anche trovare un fondamento reale, soprattutto perché in epoche passate. molto più che adesso, a svolgere tale professione erano poche famiglie che, in qualche modo, si spartivano quasi tutto il mercato.
Adesso, pur rimanendo molto presente la condizione ereditaria della professione, le cose sono molto cambiate e sempre più spesso a intraprendere la carriera professionale dell’avvocato sono giovani studenti appassionati in materia giurisprudenziale, senza nessuno alle spalle. L’aumento esponenziale del numero degli avvocati che esercitano in Italia e la crisi dei primi anni 200, hanno influito notevolmente ad abbassare la media degli stipendi netti percepiti dagli avvocati italiani. Attualmente infatti, il reddito medio di un avvocato italiano ammonta a circa 38.000 euro; se si paragona questo dato con quello del 1996, quando un avvocato guadagnava mediamente intorno a 100 milioni di vecchie lire (che oggi corrisponderebbero a circa 50.000 euro), la differenza – in negativo – è davvero lampante. Un altro fattore che ha contribuito sensibilmente a peggiorare la prospettiva di guadagno deriva proprio dalla crescita eccessiva del numero dei professionisti che quindi, pur di accaparrarsi (comprensibilmente) i clienti hanno abbassato, talvolta oltre la ragionevolezza, i costi dei servizi, con l’inevitabile conseguenza di aver svantaggiato l’intera categoria.
Questa, a grandi linee è la situazione degli avvocati italiani, ma cosa accade nel resto del mondo? Vediamo quanto guadagno i colleghi svizzeri e americani.
Stipendio di un avvocato in Svizzera e in America: quanto può raggiungere?
Fuori dal nostro Paese le cose sono nettamente differenti. La prima differenza sostanziale è la proporzione tra cittadini e avvocati: se in Italia infatti ci sono più avvocati che cittadini, in paesi come ad esempio la Svizzera e l’America la proporzione è molto più bilanciata e questo tutela i servizi offerti dai professionisti e, allo stesso tempo anche il prestigio della professione alla quale corrisponde una retribuzione salariale adeguata.
In cima alla lista degli avvocati più pagati al mondo, ci sono senza dubbio quelli americani. Negli Stati Uniti gli avvocati sono professionisti di altissimo livello e non lo sono solamente nella percezione collettiva: un avvocato americano, con circa tre anni di esperienza alle spalle, arriva a guadagnare per i suoi servizi fino a 93.000 dollari all’anno (che corrispondono a 83.000 euro circa). Questa cifre, per un avvocato italiano sono praticamente impossibili da raggiungere in un solo anno di lavoro, nei casi più fortunati può sperare di raggiungere questa cifra non prima di ¾ anni di lavoro. Inoltre, in alcuni casi, soprattutto quando si tratta di studi legali piuttosto rinomati, alcuni avvocati possono arrivare a percepire più di 200.000 dollari. Cifre davvero stellari.
Al secondo posto, nella nostra ipotetica classifica degli avvocati più pagati del mondo, si trovano invece gli avvocati che esercitano la professione in Svizzera. Il guadagno medio di un avvocato svizzero ammonta all’incirca a 157.000 euro annui, circa il 300% in più di un avvocato italiano. Naturalmente si tratta di cifre raggiunte da avvocati esperti, ma non c’è dubbio che anche un avvocato alle prime armi abbia la possibilità, in Svizzera, di guadagnare molto di più di un avvocato italiano. Inoltre, è pur vero che la qualità della vita in Svizzera sia decisamente elevata e di conseguenza anche il costo della vita e proporzionata su parametri differenti, tuttavia è pur vero che in Svizzera è tutto compensato da un sistema di sussidi sanitari e d’istruzione tra i migliori al mondo.
Guadagno minimo e massimo di un avvocato italiano
Tornando a guardare al guadagno di un avvocato italiano, dopo la panoramica sullo stipendio dei colleghi esteri più “fortunati”, possiamo arrivare a fare qualche calcolo più specifico per comprendere quale sia il guadagno minimo e massimo di un avvocato italiano.
Per determinare questi valori, in questo caso è fondamentale prendere in considerazione gli anni di servizio di un avvocato: come è comprensibile, infatti, un avvocato con pochi anni di esperienza guadagnerà molto meno rispetto a uno avvocato con molti anni di esercizio alle spalle.
Come abbiamo visto, lo stipendio medio di una avvocato è pari a circa 38 mila euro all’anno che si traduce in circa 1.900/2.000 euro al mese; tuttavia, il minimo salariale per un avvocato italiano si aggira intorno a 25.000/26.000 euro annue, e cioè circa 1.000 euro o poco più al mese. Uno stipendio purtroppo davvero ancora troppo basso. In alcuni casi invece, ma forse è il caso degli avvocati più illustri, quelli di chiara fama che hanno arricchito la propria carriera seguendo casi anche di risonanza nazionale, le cifre possono andare anche oltre i 100.000 euro all’anno sfiorando talvolta i 150.000 euro (12.000/13.000 euro al mese, circa).
In questo ultimo caso si tratta chiaramente di casi estremi e di avvocati con più di trent’anni di esperienza che quindi possono pretendere una parcella molto alta per i propri servizi.
Quanto guadagna un avvocato penalista, tributarista e divorzista
C’è da considerare poi un altro fattore importante, nella valutazione della media dello stipendio di un avvocato, e cioè che all’interno della categoria vi sono poi delle differenze a seconda del tipo di specializzazione dell’avvocato.
Uno dei luoghi comuni più diffusi vuole che l’avvocato più pagato della categoria sia l’avvocato penalista. In realtà, non è esattamente così: in linea generale, l’onorario di un penalista per una causa ordinaria non oltrepassa mai i 4.000 euro. Facendo così un rapido calcolo, si capisce che un avvocato penalista, guadagni all’incirca poco più di un avvocato civilista, la sola differenza sostanziale è che i penalisti sono molto meno degli avvocati civilisti, proprio per le caratteristiche del nostro sistema giudiziario e per questo è più facile per un penalista alzare la media del proprio stipendio rispetto a quella di un collega civilista.
Uno dei settori più sottovalutati è quello del diritto tributario. Gli avvocati che si specializzano in questo settore sono dei veri e propri esperti fiscali che lavorano spesso alle dipendenze di aziende e imprese. Molto spesso lavorano come consulenti o sono assunti dalla stessa azienda per la quale lavorano. Per questo motivo sono figure che possiedono, oltre a un’adeguata formazione giuridica, anche spiccate doti manageriali e commerciali. Di solito, guadagna un po’ di più della media dei suoi colleghi e il suo stipendio medio può aggirarsi intorno ai 40/50.000 euro.
Infine, un settore molto redditizio dal punto di vista del guadagno è quello relativo ai divorzi. Si calcola che un avvocato divorzista possa arrivare a guadagnare anche 60.000 euro all’anno, una cifra quasi due volte superiore rispetto a un collega civilista. Tuttavia, recenti indagini hanno evidenziato come anche il guadagno medio di un avvocato divorzista si sia notevolmente abbassato negli ultimi anni, forse proprio per l’aumentare dell’offerta che ha finito per saturare il settore. Pertanto, attualmente lo stipendio di un avvocato divorzista con un’esperienza dai 5 ai 7 anni si assesta tra i 38.000 euro e i 45.000 euro annue.
Quanto guadagna un praticante avvocato in Italia?
Ancora più precaria è la situazione nel caso invece dei praticanti avvocati, che di solito sono giovani professionisti che svolgono un periodo di attività retribuita presso uno studio legale. Di solito si tratta di studenti neo laureati che si avviano alla professione. Anche in questo caso, purtroppo, la media dello stipendio percepito da un praticante italiano è davvero bassissima: è calcolato che il guadagno si aggira tra i 6.000 e i 7.500 euro all’anno, per un totale di poco più di 500 euro al mese. Tuttavia, con l’aumentare dell’esperienza (di solito dopo un anno di pratica in uno studio legale), un praticante avvocato può arrivare a guadagnare in media 1.220/1.400 euro mensili.