Il prestito infruttifero è una forma “sui generis” di finanziamento dato che non comporta la corrispondenza di rate né l’applicazione di tassi di interessi. Viene stipulato tra privati, familiari, amici e non prevede costi di apertura della pratica né spesa aggiuntive legate alla gestione stessa del prestito.
Altra differenza con un tradizionale prestito è l’assenza di una durata precisa di restituzione della somma prestata. Esistono, comunque, delle regole stabilite dalla normativa che determinano il corretto funzionamento e svolgimento del prestito infruttifero e che devono obbligatoriamente essere seguite per non incorrere in gravi problematiche. Ci riferiamo all’evasione della Legge in materia di riciclaggio di denaro o di pratiche scorrette di strozzinaggio. Le operatività sui conti correnti sono tracciate e sottoposte a controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, per questo motivo è fondamentale conoscere come effettuare il prestito tra parenti, amici, privati e per corrispondenza.
Come fare un prestito Infruttifero nel 2024 tra amici, parenti e privati
La prima regola a cui sottostare nel momento in cui si decide di usufruire o di erogare un prestito infruttifero è che l’operazione sia esclusivamente occasionale. Inoltre, è strettamente legata a scambi tra privati e non potrà mai essere estesa al pubblico o diventare un’erogazione abituale. In secondo luogo, un altro aspetto fondamentale è la sottoscrizione per iscritto dell’avvenuto passaggio di denaro in modo tale da certificare l’operazione. I documenti che verranno prodotti consentirà all’Agenzia delle Entrate di accertare la presenza del prestito infruttifero escludendo, così, che il denaro sia frutto di operazioni illecite o di mancate dichiarazioni al Fisco.
La tutela di una scrittura privata è garantita non solo per il richiedente ma anche per chi eroga il prestito dato che sul documento sono specificate anche le modalità di restituzione della somma elargita e le condizioni a cui dovrà sottostare il beneficiario nel momento in cui non ottemperi al dovere di restituzione del denaro. L’erogazione di denaro a privati, parenti e amici, dunque, dovrà essere sancita da un documento scritto nel quale dovranno essere specificati i nomi e gli estremi (codice fiscale e data di nascita) dei soggetti contraenti, le modalità di restituzione e le scadenze. Inoltre, fondamentale è l’inserimento della causale del prestito al fine di certificare il passaggio di denaro nel momento in cui l’operazione venga controllata dagli enti predisposti. Eventuali penali e interessi applicati possono liberamente essere decisi dalle parti in fase di stipula del documento scritto, documento che dovrà essere necessariamente firmato da tutti i soggetti coinvolti, che siano parenti, amici o privati.
In caso di applicazione di interessi, il prestito dovrà essere dichiarato dal creditore a livello reddituale dato che la quota degli interessi risulta essere fonte di reddito. E’ un’informazione da non sottovalutare per non incorrere in problematiche future. Il debitore, invece, non potrà detrarre la quota dagli interessi passivi dell’Irpef. Occorre, poi, considerare la necessità di registrazione del documento. I soggetti dovranno pagare un’imposta di bollo pari a 16,00 euro ogni 4 facciate del documento e una tassa del 3% sull’importo del prestito nel momento in cui sottoscrivono un documento privato o un vero e proprio contratto. Le modalità sono differenti in caso di contratto redatto per corrispondenza.
Prestito infruttifero per corrispondenza: cosa comporta?
Se il contratto di prestito infruttifero viene redatto per corrispondenza non c’è l’obbligo di registrazione perché si tratta di un vero atto preparato in forma epistolare che ha necessità di essere spedito direttamente al contraente. Quest’ultimo, dopo aver ricevuto il contratto dovrà ricopiarlo totalmente, firmarlo e rispedirlo all’indirizzo del mittente. Solo nel caso in cui l’atto venga depositato presso gli uffici della pubblica amministrazione o presso una cancelleria giudiziaria per delle attività amministrative, i soggetti contraenti dovranno pagare la tassa per la registrazione.
La documentazione da esibire in caso di controlli dovrà includere le raccomandate incrociate, il documento di scrittura privata firmato da entrambe le parti, le date precise dell’operazione seguendo la sequenza con cui sono state effettuate. E’, infatti, lo scambio della corrispondenza a confermare al Fisco l’avvenuto prestito infruttifero tra privati, parenti o amici.
Qualunque sia la forma scelta per procedere con questa particolare tipologia di prestito, ricordate di conservare accuratamente la documentazione relativa al passaggio di denaro al fine di non subire accuse di riciclaggio di denaro o strozzinaggio. E’ importante, in tal senso, studiare attentamente le rate (ove previste) della restituzione del denaro soprattutto per somme superiori ai mille euro. Oltrepassando questa cifra, infatti, la legge prevede che i versamenti possano essere effettuati solo tramite bonifico bancario o con assegno.