Il Pos è obbligatorio: una questione discussa e travagliata che sembra avviarsi verso una risoluzione definitiva. Per chi è necessaria la dotazione di questo dispositivo elettronico tra commercianti, artigiani e professionisti? Sono state stabilite delle sanzioni per coloro che non rispetteranno l’obbligo? Approfondiremo un tema di grande interesse fornendovi le ultime informazioni al riguardo.
Il Pos, Point of sale, consente il pagamento con carte di credito, di debito e con le prepagate risultando, dunque, un servizio bancario attraverso cui l’esercente incassa il denaro direttamente sul proprio conto corrente. L’obbligatorietà del pagamento elettronico al di sopra di una certa cifra è stata stabilita dalla Legge di Stabilità del 2016 ma la sua attuazione è proseguita con una certa lentezza. Attualmente, molti commercianti, professionisti, artigiani non sono ancora provvisti di Pos e ci sono parecchi dubbi sulle sanzioni riservate a chi non sta in regola. Cerchiamo di capire cosa prevede la legge per aiutare, chi non è in regola, a rispettarla.
Per chi è obbligatorio il Pos tra commercianti, artigiani e professionisti
La misura stabilita dalla Legge di Stabilità prevede l’obbligo del Pos per studi medici e professionali, commercianti, artigiani, notai, imprese, dentisti, agronomi, ingegneri (e tanti altri) per pagamenti di importi superiori ai 30 euro. E’ una agevolazione per i clienti che non dovranno disporre necessariamente di denaro contante ma è anche una soluzione pratica contro l’evasione fiscale. Utilizzando il Point of sale, infatti, aumentano i pagamenti tracciabili relativi soprattutto agli studi professionali.
L’obbligo è rivolto alle imprese e ai professionisti con eccezione di chi può dimostrare l’impossibilità tecnica oggettiva di utilizzo del dispositivo elettronico. Sono state decise, poi, agevolazioni fiscali per favorire ed incentivare l’acquisto del Pos. Parliamo di una detrazione dalla dichiarazione dei redditi del costo in percentuale di ogni transazione dal reddito soggetto ad imposta.
Per quanto riguarda i commercianti, sono inclusi nell’obbligo negozianti che vendono prodotti in locali, quelli che svolgono il proprio lavoro nei grandi centri commerciali, nelle botteghe artigianali, nelle edicole, nelle tabaccherie o per strada (venditori ambulanti). Naturalmente, per tutte queste persone e per i professionisti sono previste delle spese per l’acquisto del dispositivo elettronico, per il canone mensile e per le commissioni. Il tutto andrà ad incidere sulle tariffe che saranno applicate ai clienti dato che le spese dovranno rientrare in qualche modo.
Quali sanzioni vengono applicate a chi non ha il Pos?
Notai, falegnami, idraulici, ingegneri, artigiani, recandosi da questi e tanti altri professionisti il cliente ha il diritto di richiedere il pagamento tramite dispositivo elettronico per importi superiori ai 30 euro. Cosa succede nel caso in cui gli venga negato questo diritto? Il Codacons suggerisce ai consumatori di rifiutarsi di pagare cash e di pretendere che venga spedito il conto a casa o di recarsi altrove. La Legge ha stabilito che gli esercenti devono essere in possesso del Pos, perciò tutti hanno l’obbligo di munirsi del dispositivo.
In caso contrario, sono previste delle sanzioni pecuniarie che, finora, sono state poco (o per nulla) applicate. Tali sanzioni sono volte alla tutela del consumatore e del fruitore di un servizio per il quale vuole pagare con bancomat, carta di credito o carta di debito. Inoltre, si tende a premiare l’esercente, il professionista o l’impresa che ha rispettato la normativa. Entriamo nel dettaglio e scopriamo in cosa consistono le sanzioni.
Quella che scatta immediatamente dopo aver appurato che l’esercente non è provvisto di Pos è una multa pari a 500 euro. Una volta pagata, si avranno trenta giorni di tempo per acquistare il dispositivo e mettersi in regola e sessanta giorni per far giungere comunicazione alla Guardia di Finanza dell’avvenuta installazione del macchinario. Se, per un qualsiasi motivo, l’esercente, il professionista o l’azienda non provvederà all’acquisto o non comunicherà di essere in possesso del Pos riceverà una seconda multa più consistente, pari a 1.000 euro alla quale seguirà un altro mese di tempo per mettersi in regola. In seguito a questo ulteriore avvertimento, è prevista la sospensione dell’attività commerciale o professionale fino all’installazione del dispositivo.
La segnalazione relativa alla mancata presenza di Pos può essere inoltrata dagli agenti della Guarda di Finanzia oppure da un cliente privato. Ora che le sanzioni esistono (inizialmente la normativa aveva “dimenticato” di stabilirle) ci si aspetta che chi di dovere le rispetti e chi di dovere le faccia rispettare.