I particolari della polizza infortuni conducente che analizzeremo oggi riguardano il risarcimento previsto in caso di sinistro, le detrazioni possibili, la copertura assicurativa e il modulo di disdetta da compilare qualora si voglia interrompere il contratto con una compagnia assicurativa.
Nel momento in cui si sottoscrive una polizza auto, all’assicurato verranno proposte coperture aggiuntive al fine di tutelare maggiormente l’auto, la propria persona e i propri cari. Una di queste coperture extra è rivolta al conducente del veicolo e, nello specifico, alla possibilità che possa procurarsi un infortunio in seguito ad un incidente, che possa morire o veder gravemente compromesse le funzionalità motorie. Tutte le compagnie assicurative hanno ideato una polizza di questo tipo dato che la richiesta è elevata e sempre più persone decidono di optare per la tutela di se stessi a scopo cautelativo. Scopriamo le caratteristiche comuni delle polizza per approfondire la conoscenza con l’assicurazione infortuni conducente.
Cosa copre e qual è il risarcimento previsto dalla polizza infortuni conducente
La polizza infortuni conducente è aggiuntiva rispetto ad una RC Auto e consente di ottenere un risarcimento qualora l’assicurato subisca un infortunio durante un sinistro. Cosa copre nello specifico? Le compagnie assicurative copriranno le spese mediche sostenute a causa dell’incidente (non importa di chi sia la colpa), il decesso dell’autista assicurato e l’invalidità causata dall’incidente. In quest’ultimo caso, la compagnia ricorrerà ad una tabella in cui sono rapportati i danni subiti alla cifra da ottenere.
La copertura vale in qualsiasi momento il conducente sta alla guida dell’auto, sia che i danni subito vengano riportati durante il tempo libero sia durante l’orario di lavoro (mentre si percorre il tragitto per arrivare al luogo di lavoro o per tornare a casa dal luogo di lavoro). Inoltre, la copertura può essere nominale, quindi legata all’intestatario della polizza, o estensibile, valida per chiunque utilizzi il veicolo.
La compagnia può rifiutare di risarcire l’infortunio nel momento in cui il conducente guidava in stato di ebbrezza nel momento del sinistro o sotto l’effetto di stupefacenti, non indossava la cinture di sicurezza o ha causato volontariamente l’incidente per ottenere il risarcimento. A quanto ammonta questo risarcimento?
Dato che, come accennato in precedenza, l’indennizzo non risulta legato alla responsabilità del conducente, l’assicurato potrà ottenere due diversi importi di risarcimento. Il primo dipende dalla colpa o meno dell’incidente, il secondo è relativo alla garanzia “comprata” con la sottoscrizione della polizza. Solitamente il risarcimento è previsto solo se l’infortunio supera la franchigia di due, tre o cinque punti percentuali di invalidità permanente. Al di sotto di tali limiti non ci sarà nessun rimborso.
Ad un tipo di infortunio corrisponderà un determinato importo che non è possibile stabilire in questa sede. Possiamo, però, specificare che solitamente una copertura base considera un massimale di 100 mila euro, importo erogato in caso di morte o invalidità totale del conducente. Ad infortuni di minore entità corrisponderanno cifre minori proporzionali alla percentuale di invalidità riportata.
Modulo disdetta e detrazioni della polizza per infortuni del conducente
Qualora si desiderasse disdire la propria RC Auto il passaggio ad un’altra compagnia risulta molto semplice grazie alla Legge Bersani. Nessuna disdetta, solo una nuova scelta. Le cose cambiano parlando di una polizza infortunio conducente. In questo caso, solo se la polizza risulta inclusa in quella dell’RC auto non ci sarà bisogno di inviare una disdetta dato che decadrà contemporaneamente all’assicurazione principale. Se, però, parliamo di una polizza infortuni stipulata separatamente, l’assicurato ha l’obbligo di informare la compagnia della volontà di interrompere il contratto inviando un modulo di disdetta entro 60 giorni dal rinnovo annuale. Il modulo conterrà i dati riguardanti la polizza assicurativa, l’intestatario del contratto e il veicolo. Nel momento in cui tale modulo verrà inviato per mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno alla propria compagnia, occorrerà aggiungere una copia della polizza e una copia del documento d’identità in corso di validità dell’assicurato.
Ultima informazione che è bene conoscere sulla polizza infortuni conducente è che l’importo corrisposto alla compagnia può essere detratto nella dichiarazione dei redditi qualora l’assicurato risulti la persona titolare della dichiarazione o un familiare a suo carico. La detrazione risulterà pari al 19% per i contratti stipulati o rinnovati entro il 31 dicembre 2000. Per quelli successivi a tale data, la detrazione si potrà applicare solo se la polizza prevede il rischio di morte, l’invalidità permanente superiore al 5% e la non autosufficienza nello svolgimento delle mansioni quotidiane.