L’Istat ha fornito le previsioni sul PIL italiano per il biennio 2022/2024 e queste sembrerebbero per l’aumento fino all’1,2%. Il rialzo, seppur più basso rispetto il 2022, sarà favorito dalla domanda interna al netto delle scorte (+1,0 punti percentuali nel 2024 e +0,9 punti percentuali nel 2024) e da quello più contenuto della domanda estera netta (+0,3 e +0,2).
Fra i settori più performanti troviamo sicuramente quello dei viaggi (con un aumento sia della domanda, sia dell’offerta) ma anche settori tecnologici come il gaming e l’intrattenimento digitale (non privi di costi). In primis a partire da quello dei videogames con giochi da tripla AAA in continuo aumento (Vedi The Witcher o franchising come Call of Duty che hanno ormai dei budget non indifferenti), fino a quelli di nicchia come Betway o le piattaforme legate ai giochi per il computer, vedi Steam in primo luogo con un catalogo molto vasto.
Il PIL spiegato in parole semplici
Il PIL (Prodotto Interno Lordo) è il valore dei prodotti e servizi realizzati all’interno di uno Stato sovrano in un determinato arco di tempo. Il discorso dei prodotti e dei servizi realizzati è però un pochino più complesso di come lo abbiamo enunciato, ma proviamo a semplificarlo lo stesso con un esempio:
Una lavatrice tedesca prodotta in Italia da un’azienda tedesca, rientra nel PIL italiano, ma un corso di cucina italiana fatta da italiani in Germania, rientra nel PIL (come servizio, non come bene) tedesco.
Per questa importanza legata alla produzione e, quindi, alla regolazione di domanda-offerta, molto spesso sentiamo di provvedimenti politici atti a mantenere le aziende operanti su territorio nazionale invece di trasferirle all’estero. Non si tratta quindi solo di orgoglio nazionale, ma di questioni economiche più complesse e delicate. Tutto chiaro?
In base a quest’esempio è facile capire che ogni bene o servizio prodotto su territorio nazionale, aiuta i suoi stessi cittadini a crescere economicamente. Quando il PIL si abbassa, cresce indirettamente la povertà.
Se parliamo di produzione di beni e servizi, stiamo parlando di scambio di beni di consumo: c’è chi produce e c’è chi compra, in una partecipazione che fa bene a entrambi perché fa aumentare il PIL del Paese. Questo metodo di calcolo del PIL, detto banalmente, ”Metodo della Spesa”, esamina il PIL dal lato della domanda, ovvero dal punto di vista di chi acquista e paga un prezzo per il prodotto/servizio e dunque dei consumi (beni di consumo, investimenti, spese dello Stati, ma anche esportazioni estere).
Il PIL però può essere considerato anche come somma dei redditi degli italiani provenienti da investimenti di ogni sorta in beni mobili e immobili e dalle retribuzioni, un metodo che si usa quando si parla spesso di “benessere” di una Nazione. Questo metodo di considerazione è detto “Metodo dei Redditi”.
Infine, in ultima battuta, esiste il metodo del valore aggiunto, che si concentra sempre sullo scambio (domanda-offerta) ma soprattutto sulla produzione e dunque sui costi che l’offerta prevede (materie prime, semilavorati, capitale umano). In questo senso il PIL è la somma dei beni prodotti dalle imprese, ma scorporato dai costi.
In parole povere, questa è una panoramica delle dinamiche che concorrono a formare il PIL di un Paese. È anche importante dire, che l’innovazione tecnologica delle aziende che operano sul territorio è un’importante fonte di crescita per il PIL, in quanto permette l’aumento e l’efficentamento della produzione, dunque dell’offerta e dell’export. Ma vediamo ora il PIL italiano da cosa è composto principalmente e quali sono i settori in crescita.
Il PIL Italiano: viaggi e turismo i trainanti anche per questo 2024. Altri settori in aumento
IL turismo si aggiudica un posto di primaria importanza, per la crescita italiana, confermandosi anche in questo biennio un trainante per l’economia del nostro Paese (e ovviamente in aumento rispetto il biennio precedente che ha dilaniato il settore a causa delle problematiche pandemiche).
A credere in questo settore, come fonte di ricrescita per l’Italia, anche l’Europa con finanziamenti a fondo perduto per piccole medie imprese del settore turistico, a patto che i progetti vengano conformati a quelli dettati dalle linee guida europee per il turismo sostenibile. Un nuovo modo di vivere e viaggiare quindi, che investirà anche l’Italia, in piena sintonia con le politiche estere delle vicine Germania e Francia.
Un settore che sorprende per la crescita italiana è quello del gaming e dell’intrattenimento online più in generale, che ha fruttato all’Italia un +22% nel 2022, per un valore di circa 10,3 miliardi di euro ed una spesa degli italiani di circa 20 miliardi. La ripresa è avvenuta dal periodo pandemico e prosegue ad oggi, sia per quanto riguarda il retail, ma soprattutto per i punti di intrattenimento digitale.
Non solo fruizione, ma anche produzione: nel settore manifatturiero, infatti, spiccano i risultati dell’incremento della produzione dei prodotti tecnologici nel nostro Paese.
Nonostante un periodo di crisi quindi, il PIL italiano ha sbaragliato la concorrenza, superando la crescita di Francia e Germania. Ad elaborare questi dati è stato l’Ufficio studi della Cgia secondo il quale: l’Italia quest’anno ha “‘sbaragliato tutti, dimostrando di esserci lasciati alle spalle con successo la crisi pandemica”.