In inglese si usa il termine “commodities” per indicare dei beni di consumo e delle materie prime che, per via del loro valore commerciale, sono oggetto di compra-vendita nei mercati mondiali. Tra queste, l’oro è una delle più rilevanti, soprattutto nell’ambito degli investimenti. Vediamo qui di seguito come si può investire in questo prezioso metallo e quali sono le modalità potenzialmente più remunerative.
Le qualità dell’oro fisico
“Bene rifugio” per eccellenza, sia per privati, che per istituti bancari o addirittura intere nazioni, l’oro ha sempre ricoperto un ruolo centrale nel settore economico e finanziario, sin dai tempi dell’antichità. Le sue particolari qualità (purezza, rarità, resistenza) lo rendono prezioso in ambito finanziario, utilizzato nel settore del lusso e applicato inoltre nel comparto tecnologico.
Come tutti gli asset appartenenti alla categoria delle commodities, anche il valore dell’oro ha subito nel corso dei decenni delle oscillazioni a volte marcate, tuttavia si può dire che i suoi prezzi presentano una volatilità più ridotta, se comparata ad esempio a quella delle valute internazionali. È proprio per questo che molti analisti finanziari consigliano di investire sull’oro. Vediamo qui di seguito come.
Perché l’investimento in oro e come funziona
Nei secoli passati i cercatori d’oro, muniti di equipaggiamento e licenza, setacciavano i corsi d’acqua del gelido Klondike alla ricerca di questo materiale prezioso. Oggi per chi vuole ottenere delle rendite tramite l’oro le cose sono molto più semplici: si potranno infatti acquistare lingotti, barre o monete d’oro con grande facilità sul mercato.
Dal 2000 i risparmiatori italiani possono detenere legalmente delle quantità di oro fino non lavorato (ossia non trasformato in prodotti di gioielleria o di altro tipo) dalle diverse forme e dimensioni. Di solito gli istituti bancari propongono lingotti da 12,5 kg di oro puro al 99%, che possono essere conservati all’interno di “caveau” che ne preservano la purezza ed il valore. Chi investe in oro fisico, predilige le operazioni speculative a lungo termine (si tratta di un asset che non si presta a facili guadagni con speculazioni immediate) o lo acquista per possedere un bene dal valore garantito nel tempo.
Per investimenti in oro tangibile di entità inferiori, sono disponibili nel mercato aurifero anche le monete d’oro (sterline, marenghi, pesos e molte altre), assai diffuse nel nostro paese. Il valore di una sterlina d’oro non supera i 100 euro, fatto che permette di utilizzarla anche come semplice regalo.
Come investire in oro “di carta” e “digitale”
Un’altra modalità di investimento con l’oro consiste nell’acquisizione di fondi auriferi, certificati e prodotti bancari specifici legati al valore del metallo. Inoltre, si potrà negoziare sui strumenti derivati, come gli ETF (Exchange Traded Commodity), dei contratti che possono essere aperti e chiusi in un determinato arco di tempo senza dover necessariamente possedere né l’oro fisico, né azioni o titoli nel senso tradizionale del termine.
Infine, possedendo un account presso un broker di trading online, si potranno realizzare delle potenziali rendite tramite lo strumento dei CFD (simile agli ETF, ma con l’aggiunta della leva finanziaria) e con le opzioni binarie.
Conviene investire in oro fisico?
Relativamente alla convenienza, è bene effettuare delle doverose considerazioni: nel 2013, quando il valore dell’oro scendeva costantemente (1250$ all’oncia), gli analisti consigliavano di acquistare il metallo perchè non si prevedeva un ulteriore ribasso. In realtà, il suo prezzo è drasticamente diminuito, fino ad arrivare al minimo di 1050$ lo scorso dicembre, ed anche in questo caso si ripetono le stesse rassicurazioni: non potrà scendere più in basso.
É comunque indubbio che un valore sotto i 1000$ sarebbe controproducente per il mercato, in quanto ad una quota inferiore la sua estrazione mineraria sarebbe addirittura svantaggiosa. Di conseguenza, questo potrebbe essere il momento più propizio per investire sull’oro fisico o per speculare con ETF o CFD con posizioni aperte, in quanto il valore potrebbe crescere nel medio-lungo termine. In ogni caso, è opportuno agire con cautela (petrolio docet), diversificando i propri risparmi ed evitando di investire tutto il capitale posseduto su questo asset.