L’inflazione è un fenomeno economico che consiste in un aumento generale dei prezzi di tutti gli aspetti della vita e alla conseguente diminuzione del potere d’acquisto da parte delle persone.
Cerchiamo di analizzare più nello specifico la situazione dell’inflazione che riguarda il nostro paese e quali sono le previsioni per l’andamento dell’inflazione stessa per il nuovo anno in arrivo.
L’inflazione in Italia: come sta andando negli ultimi anni e quali sono le previsioni future?
Secondo i dati raccolti dall’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) nel 2022 l’Italia ha raggiunto i livelli di inflazione più alti registrati dal 1984. Per comprendere la cause che si trovano alla base dell’odierna inflazione italiana e europea, bisognerebbe fare un passo indietro al 2008 quando Mario Draghi, allora presidente della BCE (Banca Centrale Europea) con il piano ‘Whatever it takes’, evitò che molti paesi finissero in default acquistandone i titoli di stato nonostante molti di questi, come i titoli delle banche italiane stesse, fossero molto bassi.
Questo piano attuato da Mario Draghi, ha previsto l’introduzione di misure finanziarie emergenziali, cosa che fino a quel momento la Banca Centrale Europa non aveva mai fatto. Mario Draghi ha quindi rivoluzionato il potere della BCE adottando queste misure finanziare straordinarie per la prima volta.
Questa manovra ha portato a riempire le casse dell’Europa di una grande quantità di denaro che non è stata riversata immediatamente sul mercato. Questi soldi sono stati utilizzati a partire dallo scorso anno, quando, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, l’Italia è dovuta correre ai ripari per acquistare gli stoccaggi di gas. Non solo quelli relativi al gas, la guerra in Ucraina ha causato molti problemi di esportazioni anche di beni come il grano. Essendo l’Ucraina uno dei maggior esportatori di grano in Europa e nel mondo, allo scoppio della guerra, il grano e tutti i suoi derivati avevano raggiunto prezzi inaccessibili per la maggior parte delle persone.
Nel caso specifico dell’acquisto degli stoccaggi di gas allo scoppio del conflitto Russo- Ucraino, quindi, una grande somma di denaro è stata messa in circolo nel mercato contribuendo in questo mondo all’aumento dell’inflazione stessa. Secondo i dati ISTAT, l’inflazione in Italia per il 2024 è pari al +5,7%. Oltre all’inflazione, però, è bene specificare che l’Italia sta subendo anche un processo di Stagflazione. Cosa significa questo termine? Di pari passo con l’inflazione che cresce e il denaro che perde il suo valore, come accennato in precedenza, l’Italia si trova anche in una situazione produttiva stagnante. Il commercio interno italiano risulta infatti bloccato senza riuscire a produrre un valore aggiunto per l’economia del paese.
Sempre dell’ISTAT sono le previsione secondo cui, con l’arrivo del nuovo anno, ci sarà una diminuzione dell’inflazione in Italia pari circa al 2,5%. Ovviamente le previsioni si basano su criteri parzialmente prevedibili. In questo caso, le stime dell’inflazione si basano ad esempio sul calo dei prezzi e delle materie prime dovuti anche ad una ripresa graduale del commercio mondiale e anche all’attuazione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e del piano di investimenti in esso previsto.
Un fenomeno quindi che è in costante cambiamento, prevedibile ma solo parzialmente.
Inflazione: quali sono i beni più a rischio nel 2024?
Come accennato in precedenza, l’inflazione riguarda un aumento generale dei prezzi, dei beni e dei servizi. Non si tratta quindi di singoli beni ma riguarda proprio la diminuzione collettiva dei beni e servizi che noi possiamo acquistare e ai quali possiamo accedere con la somma di denaro in nostro possesso.
L’aumento dei prezzi è quindi generalizzato, sia per ciò che riguarda i beni di prima necessità sia per tutto ciò che concerne ogni aspetto della vita. Ma quali sono i beni più a rischio con l’inflazione?
Il problema principale dell’inflazione è che, a causa dell’aumento dei prezzi, essa diminuisce il valore dei soldi nel corso del tempo. Ad esempio, con i risparmi economici accumulati nel corso del tempo, a causa dell’inflazione potremo acquistare meno beni di quelli previsti. Per ciò che riguarda i finanziamenti ad esempio, soprattutto quelli a tasso variabile, con l’aumento dell’inflazione aumentano anche le tasse da pagare su quel servizio ed aumenterà quindi contestualmente la rata mensile che dovremo corrispondere.
La maggior parte degli analisti finanziari, ad esempio, sconsiglia in questo momento l’acquisto di un immobile e la conseguente sottoscrizione di un mutuo, questo perché, oltre alla bolla finanziaria, anche il mercato immobiliare al momento ha dei prezzi molto elevati e quindi la soluzione più consigliata momentaneamente è sicuramente quella di ricorrere al pagamento di un affitto mensile per attendere che la bolla immobiliare scoppi e che i prezzi delle case saranno più accessibili rispetto ad ora.
Come detto fino ad ora quindi, sicuramente il fenomeno dell’inflazione oscillerà nel corso del tempo, sperando che nel 2024 vedremo una sua effettiva diminuzione. Per ciò che riguarda i beni più a rischio invece, sicuramente quelli più in pericolo di tutti sono i nostri risparmi accumulati nel tempo. Che perdano questi il proprio potere di acquisto o che debbano essere spesi in maggior quantità per sopperire all’aumento dei tassi.