L’imposta di bollo è una tassa stabilita per legge che viene applicata per il possesso di un servizio finanziario come un conto corrente, un conto deposito, prodotti finanziari e deposito titoli. Per ognuno di questi strumenti vedremo a quanto ammonta il calcolo della tassa, elemento che è importante conoscere dato che la voce “imposta di bollo” ha un suo peso tra le spese di tenuta.
Calcolo imposta di bollo 2024 su conto corrente
Dal 2012, dopo l’approvazione da parte del decreto Monti, i conti corrente, bancari e postali presentano tra le voci dei pagamenti quella relativa all’imposta di bollo. Questa tassa deve essere pagata ogni anno e l’importo varia in relazione alla somma giacente sul conto. In alcuni casi, inoltre, i correntisti sono esenti dal pagamento delle imposte e si crea una differenziazione dell’importo tra conti correnti posseduti da privati e quelli aperti da aziende (con intestatari giuridici). Nel primo caso, infatti, il correntista privato dovrà pagare una tassa pari a 34,20 euro mentre l’imposta di bollo aziendale ammonta a 100 euro.
Il bollo, nello specifico, si paga sugli estratti dei conti correnti, sul rendiconto del libretto di risparmio e sulle comunicazioni periodiche relative ai prodotti finanziari. Nel caso in cui un correntista fosse in possesso di più conti, dovrà pagare la tassa per ciascuno di essi. Abbiamo prima accennato alla possibilità di astenersi dal pagamento dell’imposta in questione. Questa eventualità è attuata qualora il correntista abbia una giacenza nel conto corrente inferiore a 5 mila euro. Più precisamente, sarà la giacenza media a determinare l’obbligo o meno di pagare il bollo. Il calcolo è attuato su base trimestrale e non annuale e dal risultato della media dei tre mesi si deciderà se il pagamento dovrà avvenire. Da sottolineare anche che qualora sia obbligatorio pagare il bollo, ciò risulta indipendente dal fatto che si abbia un conto corrente a zero spese o standard.
Cifre inferiori a 5 mila euro non sono l’unico caso in cui l’imposta di bollo su conto corrente non si dovrà pagare. L’esenzione riguarda anche gli estratti conti e i libretti intestati a correntisti con saldo in rosso. Inoltre, sarà escluso dal pagamento l’intestatario con un ISEE inferiore a 7.500 euro che rientri, quindi, nella categoria dei titolari esclusi dalle spese bancaria e il correntista che detiene un conto corrente presso un istituto di pagamento o IMEL, (in un’ente bancario che emette moneta elettronica). Infine, diversi conti correnti online non prevedono il pagamento del bollo che risulterà a carico della banca.
Bollo sul Conto deposito: quanto si paga nel 2024?
Dai conti corrente ci spostiamo ai conti deposito. Passiamo, dunque, ad un deposito di denaro che prevede una remunerazione e operazioni di numero inferiore rispetto a quella applicabili su un normale conto corrente. Solitamente, infatti, è possibile sono versare e prelevare denaro. L’imposta di bollo stabilita per legge sui conti deposito è pari al 2 per mille della somma depositata. Occorre, però, distinguere tra persone fisiche e non. Non è presente alcun limite massimo per le persone fisiche, mentre in casi diversi è stabilito un tetto massimo di 14 mila euro.
Inoltre, è importante specificare che il 2 per mille fa riferimento ai conti depositi che non fungono da provviste del conto e che sono giuridicamente separati da contratto. Anche nel caso di giacenze vincolate occorrerà applicare il bollo del 2 per mille che si andrà ad aggiungere all’importo del bollo prima citato relativo al conto corrente. Esistono, poi, conti deposito che è possibile aprire online e che non prevedono il pagamento di questa imposta.
Calcolo dell’imposta di bollo sui prodotti finanziari
Un cliente in possesso di diversi prodotti finanziari dovrà procedere al calcolo dell’imposta di bollo prendendo in considerazione l’insieme di tali prodotti detenuti e il valore di mercato, dove presente, oppure il valore nominale e di rimborso al 31 dicembre di ciascun anno di imposta. Entrando in possesso di questi elementi si potranno calcolare gli importi minimi e massimi del bollo. La banca eseguirà il calcolo sull’intero anno mentre, in caso di fine del rapporto finanziario o di apertura durante il corso dell’anno, l’importo dell’imposta verrà calcolato in base al periodo rendicontato e alle comunicazioni relative.
Come si calcola il bollo sul deposito titoli?
Il deposito titoli offre l’opportunità di compiere operazioni di compravendita di strumenti finanziari e di guadagnare in base ai dividendi ed alla loro crescita o decrescita. Come per gli strumenti precedenti è previsto dalla legge il pagamento dell’imposta di bollo che risulta pari al 2 per mille, (escludendo il bollo minimo di 34,20 euro per cifre inferiori a 17.100 euro). Il pagamento avverrà alla data di produzione dell’estratto conto che può essere in base annuale, semestrale, trimestrale o mensile. Come per i conti deposito, per soggetti diversi da persone fisiche il tetto massimo è fissato a 14 mila euro.
Procedendo con un esempio, se la somma in giacenza è pari a 100 mila euro il bollo da pagare presenterà un importo di 200 euro mentre una giacenza di 1000 euro costerà due euro. L’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo sui depositi titoli si potrà ottenere solamente con il trading online, dato che i broker finanziari non applicano alcuna commissione.