Investire nel forex è molto complesso e richiede delle conoscenze che non sono comuni tra i non addetti ai lavori. Proprio per questo abbiamo voluto realizzare una guida definitiva sul mondo degli investimenti in valute così da offrire una panoramica completa a tutti gli amici lettori che vogliono approcciarsi a questo mondo in maniera seria, professionale e consapevole. In questa guida scopriremo cos’è il forex e come possiamo operare sul mercato più liquido del mondo cercando di contenere i rischi.
Che cos’è il Forex e perché è così importante
Il termine Forex è un’abbreviazione dall’inglese Foreign Exchange Market, il mercato delle valute internazionali, quel settore che riesce a veicolare quotidianamente l’esorbitante cifra di 4 mila miliardi di dollari, indice di quanto sia influente questo ambito di contrattazioni per le sorti dell’economia globale. Gli scambi di moneta non sono una novità nello scenario economico: le diverse valute venivano cambiate tra loro sin dai tempi antichi, e nel periodo del Rinascimento erano numerose le divise utilizzate nelle città della Toscana e del centro Italia, sedi di una vivace attività finanziaria e culturale. Con l’avvento del sistema capitalistico, sono sorte anche le istituzioni tipiche degli stati moderni, come le Banche Centrali, responsabili delle decisioni strategiche sulla circolazione e l’utilizzo delle monete nazionali. La globalizzazione ha portato ad un’interconnessione delle economie mondiali, grazie agli scambi commerciali che veicolano enormi quantità di merci, beni e servizi che devono essere acquistati e venduti convertendo le diverse monete di riferimento. Attualmente, le valute più influenti nel panorama finanziario mondiale sono il dollaro statunitense, l’euro, la sterlina britannica, il franco svizzero e lo yen giapponese, che non a caso corrispondono alle divise delle economie maggiormente sviluppate del pianeta e quindi quelle che attraggono maggiore liquidità nei mercati. Finisce qui la nostra panoramica sul forex trading online, ora andiamo un po più nello specifico andando ad analizzare i singoli fattori.
Le coppie valutarie o cross
Osservando l’interfaccia di una piattaforma di Forex, si potrà notare che tutte le valute citate, spesso in combinazione tra loro, compaiono sempre nelle schermate di trading e la loro quotazione oscilla costantemente, segno di continue transazioni intorno al mondo per miliardi di dollari. Sarà invece impossibile trovare una moneta “in solitudine”: ogni valuta è sempre quotata in relazione con un’altra, per cui il rafforzamento dell’una coincide con l’indebolimento dell’altra e viceversa. Ogni coppia, detta anche cross, comprende quindi due valute, ognuna indicata con tre lettere maiuscole separate da una barra diagonale e seguite da un valore, come nell’esempio EUR/USD = 1,1289. In questo caso, si vuole indicare che la valuta dell’euro (EUR) è la cosiddetta valuta di base (“base currency” in inglese), mentre il dollaro statunitense (USD) è indicato come valuta quotata (“quote currency”). Ad ogni singolo euro corrispondono nel nostro esempio 1,1289 dollari, dove le ultime cifre della serie decimale vengono definite pips, ossia la più piccola unità di misura nel Forex. Sebbene il loro valore sia quasi infinitesimale, i pips rivestono una considerevole importanza nel sistema del cambio delle valute, in quanto le continue oscillazioni che vengono costantemente visualizzate nelle piattaforme online si riferiscono proprio a questi minimi cambiamenti, dai quali si possono trarre dei profitti. I motivi per cui le quotazioni variano nel tempo sono molteplici: le oscillazioni rispecchiano la variazione della domanda e dell’offerta di una moneta, che a sua volta subisce le ripercussioni economiche degli scenari finanziari. Anche alcuni eventi macro-economici e misure di politica monetaria, come la decisione di tagliare i tassi d’interesse da parte di una Banca Centrale, possono avere un impatto sulle quotazioni, sia nel breve che nel lungo termine.
Come si realizzano i profitti nel Forex: long e short position
Sarà capitato a molti di recarsi all’estero al di fuori della zona euro e di dover cambiare delle banconote nella valuta locale. Nell’aeroporto di arrivo si sarà trovato senza difficoltà l’apposito sportello per il cambio del denaro, con il relativo display indicante le diverse quotazioni delle valute internazionali. Al momento del ritorno a casa, si saranno cambiati i soldi rimasti nel portafoglio nuovamente in euro allo stesso sportello o una volta atterrati allo scalo di partenza. Questa semplice operazione di cambio è ciò che avviene continuamente sulle piattaforme di Forex, con la differenza che in questo specifico ambito l’operazione ha uno scopo speculativo, ossia si tenta di guadagnare un profitto a seconda della variazione delle quotazioni delle valute. Vediamo di comprendere meglio questo meccanismo con un esempio.
Ammettiamo di voler investire 100 euro nella coppia EUR/GBP, ossia euro / sterlina britannica, il cui valore attuale si attesta su 0,7832. Come si può subito notare, un singolo euro vale in questo case meno di un pound, ed infatti cambiandolo si otterranno 0,7832 pence. Di conseguenza, dopo aver eseguito l’operazione, il nostro bilancio presenterà la seguente situazione:
– 100 €
+ 78,32 £
I nostri 100 euro sono diventati 78,32 sterline e ora attendiamo che le quotazioni ci mostrino delle variazioni favorevoli per un potenziale guadagno, che si potrà verificare in caso di un eventuale rafforzamento della sterlina sull’euro. A distanza di qualche giorno, il nuovo valore della coppia EUR/GBP è di 0,5974. Questo significa che, se prima con un euro si ottenevano 0,7832 sterline, ora se ne ricevono ancora meno, indice di un ulteriore rafforzamento della moneta inglese sull’euro: un buon momento per riacquistare i nostri 100 euro. Al nuovo tasso di cambio, che per fini esplicativi può essere espresso anche inversamente come GBP/EUR = 1,6739, i nostri 78,32 pounds corrispondono ora a ben 131,10 euro, che danno origine al seguente bilancio aggiornato:
– 100 € + 131,10 € = 31,10 €
+ 78,32 £ – 78,32 £ = 0 £
Come si può vedere, questa semplice operazione ci ha consentito di realizzare un profitto: abbiamo acquistato una valuta e atteso il suo rafforzamento per poi rivenderla ottenendo un guadagno, sfruttando le variazioni delle quotazioni. Questa tecnica prende anche il nome di posizione lunga, o “long position” in inglese, e si basa sul classico principio del “compra basso e rivendi alto”. Ma cosa sarebbe successo se la sterlina non si fosse rafforzata, bensì si fosse indebolita nei confronti dell’euro? In un’evenienza del genere, avremmo subito un passivo, in quanto le sterline in nostro possesso avrebbero avuto un valore inferiore rispetto a quello iniziale. Al fine di ottenere un guadagno nel Forex è dunque fondamentale individuare efficacemente e con tempestività le possibili direzioni delle oscillazioni delle coppie valutarie: se si è sufficientemente sicuri circa una variazione, si può effettuare un ordine anche consistente, mentre se ci si affida alla totale improvvisazione, il rischio di perdere una buona parte del capitale investito sarà molto elevato.
É bene sapere che nel Forex si può guadagnare non solo sfruttando il meccanismo delle posizioni lunghe, che presuppone un rafforzamento della valuta acquistata, ma anche tramite le cosiddette “short position”, che al contrario consentono di realizzare dei profitti quando una quotazione di una valuta scende. Selezionando l’opzione di vendita, sarà il broker ad effettuare un “prestito” a favore del trader, che potrà approfittare dell’operazione in caso di calo delle quotazioni della valuta; riacquistandola ad un prezzo inferiore, potrà così chiudere la posizione e incassare la differenza, che equivarrà al profitto.
Il trading automatico
Al fine di realizzare dei buoni guadagni occorre monitorare costantemente i mercati finanziari, interpretando i grafici e cercando di anticipare le tendenze dei mercati. Ecco perché i trader più esperti dedicano diverse ore all’applicazione degli strumenti di analisi tecnica e fondamentale ai vari scenari economici, con il tentativo di individuare le inversioni dei trend, i punti di rottura e le coppie le cui quotazioni sono caratterizzate da una spiccata volatilità. Ugualmente importanti sono le notizie provenienti dal mondo finanziario: essere sempre sintonizzati con il calendario economico consente di reagire tempestivamente agli eventi che influiscono sulle Borse ed il mercato valutario, con l’intento di realizzare dei profitti in maniera rapida. Tutti i dati così raccolti andranno sintetizzati in un preciso piano d’azione e in strategie da applicare alle coppie valutarie e in questa operazione il trading automatico sarà un validi alleato. Nel Forex le funzioni più utilizzate prendono il nome di “take profit” e “stop loss”: con la prima si imposta un parametro che, una volta raggiunto, permette di incassare l’eventuale profitto anche quando si è lontano dalla piattaforma, mentre il secondo ha lo scopo di tutelare un ordine da un passivo dai margini elevati. Entrambi i comandi si attivano in modo automatico e risultano perciò particolarmente utili quando si è lontani dall’interfaccia o quando si imposta un ordine “over-night” o di più giorni, che non si è in grado di seguire 24 ore su 24. Altri ordini di trading automatico consistono in combinazioni multiple di comandi che si attivano o si escludono a seconda dello scenario finanziario che si va a sviluppare nei mercati.
Come aprire un conto su una piattaforma di Forex
Rispetto agli anni passati, partecipare alle attività finanziare con le valute internazionali è diventato estremamente facile: occorre solamente possedere un computer o un dispositivo mobile, una buona connessione internet ed un capitale iniziale, anche limitato. Di solito le interfacce dei broker possono essere utilizzate direttamente dal browser su internet, mentre per quando riguarda smartphone e tablet, si dovrà scaricare un’apposita applicazione che consentirà di accedere al programma per interagire con le Borse in tempo reale. Per attivare un conto occorre inviare una copia scannerizzata del proprio documento d’identità alla società, che richiederà successivamente il versamento di un primo deposito da inviare sul proprio account, al quale vengono associati a volte dei bonus di benvenuto, che andranno ad integrare così il capitale da impiegare per gli ordini. L’entità minima del primo versamento varia a seconda della politica scelta dal broker: quelli più accessibili consentono l’apertura di un conto con soli 100 euro, altri invece possono richiedere dai 250 euro in su.
Una volta attivato un conto, si consiglia vivamente di dedicarsi, quando presenti, alle simulazioni di un conto demo. Si tratta di una sorta di esercitazione con le funzioni dell’interfaccia che consente di impiegare degli importi virtuali impostando ordini sugli scenari finanziari reali. In questo modo si potrà acquisire familiarità con le funzioni del trading automatico, si potranno comprendere i meccanismi di guadagno con le posizioni lunghe e corte e si imparerà ad interpretare i grafici e gli strumenti di analisi tecnica e fondamentale. Solo una volta raggiunto un buon livello di padronanza di tali funzioni, si consiglia di cimentarsi con il trading vero e proprio, in modo tale da non farsi trovare impreparati di fronte alle turbolenze finanziarie del Forex.
I migliori broker per Forex su internet
Sono numerosi e sempre in crescita le piattaforme dedicate al Forex che possono essere trovate su internet, ma non tutte si distinguono per la loro qualità e la loro efficienza. Al momento della scelta del broker giusto, sarà quindi opportuno focalizzarsi su criteri quali assistenza, fluidità dell’interfaccia, correttezza e completezza. Tra quelle più affidabili, in quanto certificate e valutate positivamente dagli utenti di tutto il mondo, si possono citare 24Option, Avatrade, IG Markets, Markets.com ed eToro. Si tratta di società ben conosciute, corrette e trasparenti, che non remano contro gli utenti ma cercano di avvantaggiarli durante la loro esperienza di trading fornendo un’assistenza di buon livello, un’efficiente piattaforma di Forex e dei validi strumenti di analisi. Oltre a possedere delle buone competenze di negoziazione, un trader deve infatti affidarsi ad un buon broker se vuole ottenere dei guadagni consistenti e regolari, e quelli elencati sopra presentano delle buone qualità per un trading sicuro e potenzialmente remunerativo.