L’articolo di oggi sarà incentrato sul calcolo della giacenza media di un conto corrente Intesa Sanpaolo. Forniremo una guida che permetterà di comprendere l’importanza della giacenza media ai fini ISEE e scopriremo il regolamento che disciplina il calcolo per poter inserire correttamente il risultato nel modello dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Scegliere di aprire un conto corrente presso la nota banca Intesa Sanpaolo significa trovare la soluzione su misura per le proprie esigenze, gestendo le spese e i risparmi in libertà. Tra le caratteristiche dei conti Intesa troviamo la possibilità di optare per differenti carte, di risparmiare con interessanti iniziative, di accedere ai prodotti e ai servizi della banca online e di restare costantemente aggiornati sulla propria situazione. Riguardo quest’ultimo punto, infatti, possiamo affermare che il cliente di Intesa Sanpaolo può, con pochi clic e ovunque si trovi, reperire informazioni sul proprio conto telematicamente sia dal sito del Gruppo che tramite la app. Tra queste informazioni troviamo la giacenza media, dato fondamentale per la compilazione dell’Isee.
Guida al calcolo della Giacenza Media Intesa Sanpaolo ai fini ISEE
Prima di individuare il procedimento che ci porterà a conoscenza della Giacenza Media del proprio conto Intesa Sanpaolo è necessario riuscire a rispondere ad una domanda. Perché il calcolo della giacenza media annua ha una rilevante importanza? L’informazione da noi ricercata è fondamentale per la corretta e completa compilazione del modello dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente che fornisce i dati patrimoniali di un nucleo familiare. La giacenza, infatti, indica l’ammontare di denaro presente su un conto corrente all’interno di un preciso lasso temporale (solitamente 12 mesi). Questa informazione è necessaria per coloro che intendono accedere a specifiche agevolazioni e prestazioni sociali, bonus e forme di sostegno al reddito grazie alla presentazione del modello ISEE. I servizi previsti per chi rientra in determinate fasce reddituali riguardano l’accesso agli asili nido, l’assistenza domiciliare, i libri di testo gratuiti, gli assegni di maternità, sconti sul pagamento delle bollette, agevolazioni per la mensa scolastica e altre prestazioni economiche assistenziali.
Tra i tanti documenti da presentare per la compilazione dell’ISEE (documenti sui mutui, sulle case di proprietà, certificazioni di handicap, possesso di buoni postali, titoli di Stato, libretti postali, stato di famiglia e tanto altro) troviamo la giacenza media del proprio conto corrente, indice della situazione patrimoniale determinante nel calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
Data l’importanza dell’informazione richiesta dal cliente, le banche si sono mosse per agevolare la reperibilità della giacenza media da parte del contribuente. La procedura di Intesa Sanpaolo è molto semplice e si applica utilizzando il sito www.intesasanpaolo.com o l’app di Intesa. L’accesso al sito consente di entrare nella sezione “Dettaglio movimenti del conto corrente” all’interno della quale è possibile visionare gli estratti conto degli anni precedenti. Nell’estratto conto è presente il dato di nostro interesse, la giacenza media sul conto corrente bancario. Il documento potrà essere scaricato per poi essere stampato ed aggiunto alla documentazione che affiancherà la consegna del modello ISEE. Ancora più semplice la procedura da affrontare per i clienti che hanno attivato la rendicontazione online. Tutti i documenti vengono direttamente salvati in formato elettronico, pronti per essere stampati, all’interno della sezione “Archivio” e “Documenti” della banca online.
In entrambi i casi, il cliente potrà avere facile accesso alla giacenza media restando comodamente seduto sul proprio divano senza dover recarsi in una filiale Intesa Sanpaolo e dover aspettare il proprio turno allo sportello. L’unica condizione è essersi registrato al portale risultando titolare della banca online indicando il codice titolare, il numero di telefono, la data di nascita, la banca di appartenenza tra quelle presenti nel Gruppo Intesa Sanpaolo e il codice di sicurezza che il cliente riceverà sul proprio cellulare tramite sms. Le credenziali per procedere con l’accesso alla banca online saranno il codice titolare e il pin creato in fase di registrazione.
La giacenza media a cui facciamo riferimento è annua perciò richiedendola nel 2024 la banca fornirà il calcolo della giacenza relativo all’anno 2018. Ma volendo procedere individualmente con il calcolo della giacenza annua sul proprio conto corrente Intesa Sanpaolo quali sono le regole da seguire?
Regolamento per procedere con il calcolo della giacenza media annua nel 2024 con Intesa Sanpaolo
Ottenere la giacenza media, come abbiamo visto, è semplice per i correntisti Intesa Sanpaolo e richiederà un minimo sforzo. E’ possibile, però, che alcuni contribuenti vogliano procedere da soli al calcolo della giacenza per motivi personali. In questo caso, sarà necessario seguire delle regole per svolgere il calcolo correttamente ed indicare la giusta cifra all’interno del modello dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Il primo passo da compiere è reperire tutti gli estratti conto dei mesi appartenenti al periodo per cui si effettua il calcolo della giacenza media. Ai fini ISEE 2024, prendiamo i documenti a partire dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018. Se l’emissione da parte della banca è mensile si reperiranno 12 estratti conto, se trimestrale i documenti saranno solamente quattro.
Dagli estratti conto si potranno prendere tutti i dati necessari per procedere con il calcolo della giacenza media a partire dai numeri creditori (possono essere presenti sotto altre diciture come calcolo delle competenze o degli interessi, riassunto scalare o scalare per vettura). Sommando tutti i numeri creditori e dividendo l’importo per 365 (giorni in un anno) si potrà conoscere la giacenza media annua sul conto corrente bancario. Nel caso in cui il conto sia cointestato, la quota del saldo e della giacenza media sarà pari al 50% qualora i titolari del conto siano due, al 33,3% nel caso in cui i titolari si rivelassero tre e così via.
Procediamo, ora, ad un esempio di calcolo della giacenza media che permetta di comprendere meglio le regole che disciplinano il calcolo stesso. Il primo passo consiste nel calcolare le giacenze giornaliere per ogni singolo giorno dell’anno di riferimento. Poniamo che il cliente verifichi tramite estratto conto che per 100 giorni ha avuto una giacenza giornaliera di 150,00 euro, per 30 giorni di 70,00 euro e per 235 giorni di 110,00 euro. Occorrerà moltiplicare 100 x 150, 30 x 70 e 235 x 110 per poi sommare i risultati ottenuti. La cifra finale sarà di 42.950,00 euro (15.000 + 2.100 + 25.850) e corrisponderà alla giacenza totale. Dividendo l’importo per 365 si otterrà la giacenza media annua, nel nostro caso risulterà pari a 118 euro (arrotondando per eccesso). Nel modello ISEE che andremo a compilare, da soli o con l’aiuto di un CAF, un patronato o un commercialista, la cifra da inserire sarà, dunque, di 118 euro. Occorre tenere presente che in caso di giacenza media negativa andrà inserito il valore zero, in caso di conti in divisa estera il valore della giacenza media dovrà seguire il regolamento previsto per l’archivio dei rapporti finanziari e che la giacenza totale dovrà essere divisa per 365 indipendentemente dal numero di giorni di attività del conto corrente Intesa Sanpaolo. Infine, nel caso in cui occorra richiedere la giacenza media per un conto corrente che è stato chiuso nel corso dell’anno per cui si necessita del calcolo dell’ISEE, sarà necessario recarsi direttamente in una filiale Intesa Sanpaolo per richiedere personalmente la documentazione.
Ma dove va inserita la giacenza media all’interno del modello dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente? Abbiamo visto l’importanza di procedere con il calcolo della giacenza media per poter compilare correttamente l’ISEE. E’ altrettanto importante sapere dove inserire la cifra ottenuta dato che il modello ISEE presenta molti righe e colonne che prevedono l’inserimento di dati differenti. La giacenza media, così come il saldo del proprio conto al 31 dicembre dell’anno di riferimento, deve essere indicata nel Quadro FC 2, all’interno della prima sezione riferita proprio ai depositi e ai conti correnti bancari e postali. Il contribuente è chiamato, inoltre, ad indicare nella colonna denominata “Tipo-rapporto” il codice di riferimento del rapporto finanziario che si possiede. La scelta è tra i codici 01, 03 e 09. Nel nostro caso, dovremo optare per il codice 01 che si riferisce ai conti correnti bancari e postali, ai conti in valuta, vincolati e a pagamento (il codice 03 riguarda i conti deposito a risparmio libero o vincolato, i libretti al portatore e nominativi mentre il codice 09 è relativo a conti terzi individuali o globali). Altri dati da inserire sono il codice fiscale della banca a cui è appoggiato il conto corrente, l’importo del saldo contabile e la data di inizio e fine rapporto se il conto è stato aperto o chiuso nell’anno di riferimento.
Nel modello ISEE, poi, è presente una colonna dedicata a chi ha più di un conto corrente intestato a suo nome o cointestato. In questo caso, il cliente Intesa Sanpaolo dovrà indicare la somma dei saldi di tutti i conti e la somma di tutte le giacenze medie annue relative ad ogni singolo conto corrente in proprio possesso.