Molti di noi a volte hanno bisogno di liquidità anche se sul conto non è rimasto molto, per queste esigenze può tornare utile il Fido BancoPosta. Una risorsa di denaro in più su cui poter contare nel momento del bisogno, accessibile a tutti i clienti BancoPosta. Le condizioni dipendono dal tipo di conto, dal fido richiesto e dal tempo di utilizzo e rimborso, ma sono abbastanza concorrenziali rispetto a quanto proposto dalle altre società di credito.
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Fido BancoPosta di Poste Italiane 2024
Come ogni fido collegato al proprio conto corrente permette di prelevare liquidità anche se non è presente a saldo, evitando di andare “in rosso”, evenienza che sarebbe molto più costosa e problematica. BancoPosta ha ragionato un fido correlato allo stipendio accreditato sul conto, che si rinnova ogni volta che il conto viene “riempito” di nuovo. Sia che questo avvenga con il nuovo accredito di stipendio, sia che avvenga perché il cliente versa di suo.
I requisiti indispensabili per far sì che Poste Italiane accetti la vostra richiesta di fido sono similari a quelle che richiedono tutte le aziende di credito, banche o altro. Per prima cosa è necessario essere un dipendente o un pensionato, e quindi avere un reddito dimostrabile. Secondo tale reddito, stipendio o pensione, deve necessariamente essere accreditato sul conto BancoPosta di cui si è titolari. Ultima caratteristica essere italiani o residenti in Italia.
Come accedere al Fido BancoPosta: interessi, requisiti e costi
Per far sì che sul nostro conto venga attivata l’opzione del fido è necessario fare domanda, non è un’opzione che si attiva in automatico nel momento in cui si apre il proprio conto corrente. Per presentare domanda, in uno qualunque degli uffici postali del territorio, è necessario compilare un apposito modulo al quale devono essere allegati, oltre ai propri documenti di identità, un documento attestante il proprio reddito (cedolino della pensione o ultima busta paga) e l’estratto conto da cui sia possibile evincere l’accredito mensile dello stesso. Nel caso in cui il conto corrente sia cointestato è necessario che il modulo di richiesta sia sottoscritto da entrambi gli intestatari.
La cifra disponibile come fido è correlata al reddito, o meglio all’importo della mensilità che ogni mese viene accreditata sul conto. Per cui coloro con stipendio o pensione non inferiore a 500 euro mensili possono accedere ad un fido di 750 euro. Sono 3000 euro quelli messi a disposizione per coloro con reddito mensile superiore a 1500 euro e 5000 euro per coloro il cui reddito mensile è invece superiore a 3000 euro. Il TAN è fisso ed è per tutti pari all’8,90%, mentre il TAEG è rispettivamente pari al 10,79%, 9,93%, 9,76%. Vanno, inoltre considerate delle spese di commissione che sono diverse anch’esse a seconda del fido concesso. Tali commissioni sono trimestrali e sono pari a 2,75 euro (0,37%) per il fido di 750 euro, 5 euro (0,17%) per il fido di 1500, e 6,25 euro (0,13%) per il fido di 3000.
Calcolo interessi Fido Conto BancoPosta (esempio)
Considerando un utilizzo del fido per tutto il periodo preso in esame, ovvero 3 mesi, per un cliente che abbia accesso al massimo del fido pari a 3000 euro a tempo indeterminato, possiamo vedere che il costo effettivo del fido è pari a 71,65 euro. Tale cifra è determinata considerando i costi di commissione trimestrali definiti sopra, e pari in questo caso a 5 euro, e gli interessi pari a 66,75 euro. Gli interessi sono stati calcolati in questo caso con un TAEG del 9,93%.
Al di là dell’esempio proposto per dare un’idea di come possano pesare gli interessi sul cliente, ognuno di noi può sfruttare il simulatore di fido presente sul sito delle poste nell’apposita sezione, per rendersi conto in base alle proprie esigenze come possa essere strutturato il fido e i costi da supportare.