Le stampanti sono comparse nelle nostre case da ormai diversi decenni e sono uno strumento imprescindibile nel set tecnologico domestico. Quelle a getto d’inchiostro, dette anche inkjet, funzionano grazie a cartucce che spesso presentano dei costi elevati, tuttavia è possibile risparmiare utilizzando prodotti compatibili o rigenerabili. Vediamo qui di seguito come.
Costi cartucce inkjet originali, rigenerate e compatibili
Paradossalmente, il costo di una cartuccia originale può essere oggi addirittura superiore di quello della stampante, per via di determinate strategie commerciali delle aziende produttrici, che raccomandano ai clienti di utilizzare esclusivamente prodotti recanti la stessa marca del dispositivo al fine di non incorrere in problemi tecnici o danneggiare l’apparecchio di stampa.
Questo non corrisponde sempre a verità, poiché cartucce alternative a quelle originali riescono a garantire delle prestazioni soddisfacenti, senza intaccare il funzionamento della stampante. Al fine di evitare confusione, prima di addentrarsi nell’argomento, è bene definire i concetti di cartuccia originale, compatibile e rigenerata.
La cartuccia originale è quella prodotta e distribuita dalle grandi aziende di dispositivi tecnologici di stampa, come Canon, Dell, Epson, Brother, HP, Lexmark, Toshiba e Xerox. Le stampanti realizzate da queste aziende sono associate a cartucce applicabili al modello specifico della stampante, a fronte di costi che raramente sono inferiori ai 10 euro, e spesso superano i 20.
Le rigenerate sono cartucce originali esaurite che vengono ricaricate presso dei negozi che mettono a disposizione l’apposito servizio di ricarica, in modo tale da abbattere i costi legati alla loro sostituzione con prodotti originali. I centri più diffusi sono Prink ed Eco Store, che possono offrire anche delle carte fedeltà per aumentare il risparmio. Il costo di una ricarica è di solito inferiore ai 10 euro e avviene in pochi minuti: occorre solo portare al negozio la cartuccia esaurita.
Le cartucce compatibili sono prodotti non originali che si adattano alle stampanti. Generalmente costano la metà o due terzi del prezzo di quelle di marca e si possono trovare nei negozi di informatica o in grandi centri commerciali come Auchan, Euronics o Mediaworld.
Vantaggi e svantaggi delle cartucce rigenerate e compatibili
Sebbene i rivenditori ufficiali insistano affinchè gli utilizzatori delle stampanti facciano uso di prodotti originali, non vi sono particolari controindicazioni che sconsigliano di ricorrere a prodotti compatibili o rigenerati.
Riguardo quest’ultima tipologia, è bene sapere che si può effettuare la procedura di ricarica anche da casa, acquistando un kit speciale che consente di riempire la cartuccia d’inchiostro. Uno svantaggio della rigenerazione consiste nell’usura della cartuccia, che dopo un certo numero di ricariche non riesce più a garantire la qualità di stampa iniziale, consumando più inchiostro e non dimostrandosi più efficiente e conveniente.
Per quanto riguarda eventuali problemi causati dalle cartucce compatibili, queste a volte non vengono riconosciute dalla stampante, in quanto non dispongono di un chip che ne consente l’attivazione. Può tuttavia verificarsi il fatto che il dispositivo permetta la stampa, anche se la cartuccia non è stata effettivamente riconosciuta.
Sia le cartucce rigenerate che quelle compatibili assicurano delle prestazioni soddisfacenti, anche se non garantiscono sempre la perfezione e la nitidezza di stampa dei prodotti originali, mentre non si registrano danni tecnici prodotti sulle stampanti dal loro utilizzo. Come detto, l’unica differenza sostanziale riguarda la durata della cartuccia ricaricata, che nel corso del tempo, se sottoposta a continue rigenerazioni, produrrà una quantità inferiore di copie.
Oltre all’innegabile risparmio monetario derivato dal loro utilizzo, optando per questa tipologia di cartucce si contribuisce a limitare gli sprechi prolungando il ciclo di utilizzo del prodotto di almeno 5 volte e rispettando così l’ambiente: le cartucce a getto d’inchiostro, se non smaltite correttamente, possono rilasciare sostanze tossiche particolarmente dannose per l’ecosistema, per cui la ricarica ne diminuisce l’impatto inquinante.