I BTP 2037 si sono presentati agli investitori con una cedola vantaggiosa che per 100.000 euro investiti dà la possibilità di guadagnarne 4.000 all’anno lordi a cui sottrarre l’imposta agevolata del 12,50% anziché del 26%. Un investimento ideale, penserete, ma occorre approfondire la conoscenza con i BTP per capire che i rischi in cui si potrebbe incorrere sono molteplici.
Investitori poco esperti potranno non tenere conto della differenza tra cedola calcolata sul valore nominale del titolo e rendimento, ossia il guadagno effettivo che considera la cifra spesa per acquistare i BTP 2037. Differenza significativa se si aggiunge la perdita alla scadenza a cui è soggetto l’investimento e che diminuirà il capitale investito inizialmente. Rispetto a qualche anno fa si è invertita la tendenza secondo la quale al guadagno si aggiungeva una rivalutazione del capitale. Ad oggi, l’unica sicurezza è che se i tassi aumenteranno il valore dei BTP 2037 scenderebbe in picchiata. Gli investitori che non guardano al domani ma alla situazione odierna, vedono, per ora, solamente rendimenti elevati grazie all’alto rischio che caratterizza i titoli di stato. Vediamo, allora, qual è la quotazione in tempo reale, il rendimento storico e il grafico della Borsa Italiana per poi conoscere le opinioni degli analisti e degli investitori sui BTP 2037.
BTP 2037: Quotazione in tempo reale, grafico Borsa Italiana e rendimento storico
I BTP con scadenza 2037 dividono gli investitori sul vantaggio o meno di acquistare titoli di Stato come investimento di lungo periodo. Soffermandoci sul presente, come detto all’inizio del nostro articolo, i BTP 2037 mostrano a prima vista opportunità interessanti di guadagno con rendimenti del 4% su un investimento di 100 mila euro. Il prezzo dei BTP si attesta sui 111,582 euro con una irrisoria diminuzione rispetto la chiusura precedente. Come controllare costantemente il valore dei BTP? Tendendo lo sguardo rivolto sui grafici interattivi che si possono trovare sul web come quello proposto da Borsa Italiana. Il grafico presente sul sito www.borsaitaliana.it, infatti, permetterà di conoscere non solo la quotazione in tempo reale del Titolo di Stato di proprio interesse ma anche di scoprire altri dettagli che saranno utili al fine dell’investimento. Nello specifico, il grafico di Borsa Italiana sarà accompagnato da dati di mercato che segnalano oltre al prezzo ufficiale la data dell’ultima cedola pagata, la tassa applicata alla prossima cedola, il valore di apertura, il minimo e il massimo annuale, il tipo di Bond (Titolo con Cedole Tf), il codice Isin di identificazione del BTP, il mercato di riferimento (MOT) e la tipologia (Titoli di Stato italiani).
All’interno del grafico di Borsa Italiana, poi, gli investitori alle prime armi hanno la possibilità di sciogliere i dubbi relativi ai dati di mercato grazie alla legenda che riporta le definizioni sui dati stessi. Capiamo, così, che l’ultimo prezzo fa riferimento al prezzo dell’ultimo contratto, il volume ultimo è la quantità scambiata nell’ultimo contratto, il simbolo Var% indica la variazione percentuale calcolata come differenza tra l’Ultimo prezzo e il prezzo di riferimento della giornata precedente, l’ora è relativa all’orario dell’ultimo contratto e che per Asta Apertura si intende il prezzo d’asta di apertura del titolo. Ulteriori dati di mercato di fondamentale importanza per un investimento sono il volume totale nominale, che risulta essere il valore nominale cumulato negli scambi effettuati nella seduta di Borsa, e il controvalore effettivo, il prezzo per quantità degli scambi nel corso della seduta.
Il grafico di Borsa Italiana permette, dunque, di inquadrare il Titolo di Stato studiando attentamente i dati di mercato di riferimento. Inoltre, estende le informazioni da recuperare indietro nel tempo per consentire agli investitori di conoscere il rendimento storico dei Buoni del Tesoro Poliennali 2037 in modo tale da trarre le dovute considerazioni su un eventuale investimento. Restando nell’ultimo anno, leggendo il grafico di Borsa Italiana si nota come da un valore di 124,660 euro del 18 aprile 2018 si sia passati ai 111, 582 euro della giornata odierna, in cui l’articolo viene scritto. Durante questo periodo di breve termine il prezzo è oscillato nettamente scendendo fino a toccare i 101,32 euro lo scorso novembre per poi iniziare la risalita a dicembre fino ad arrivare a toccare nuovamente quota 111. Andando ancora più indietro nel tempo, notiamo che tre anni fa i BTP 2037 erano soggetti alle stesse oscillazioni che stanno caratterizzando l’andamento nel 2024. Gli investitori hanno visto raggiungere il prezzo di 138,3100 euro nell’agosto 2018, massima cifra in 5 anni, per poi cadere nel novembre 2018 fino a 102,230 euro.
Questo andamento non regolare del valore dei BTP ha delle specifiche cause. I Titoli di Stato Poliennali come i BTP con scadenza 2037 vengono immessi sul mercato per fruttare liquidità in modo tale da finanziare il debito pubblico nazionale. L’investitore acquista una parte del valore del paese per periodi non inferiori a tre anni durante i quali incassa gli interessi. I rendimenti dei BTP si diversificano in base al tasso di interesse con cui il titolo viene venduto durante le aste periodiche ma occorre aggiungere anche altre variabili che determinano prezzo e rendimento. Il guadagno del possessore dipende dal tasso fisso applicato e dalla differenza tra somma iniziale spesa per l’acquisto dei titoli e il valore alla data di scadenza. Il valore nominale si riceverà totalmente ma, attenzione, il valore nominale non è l’intera cifra spesa per l’acquisto dei BTP. Un capitale di 100 mila euro corrisponder’ ad una parte nominale di 84.000 euro con cedola annua di 3.360 euro e non di 4.000. Il mercato influenzerà i tassi e di conseguenza il guadagno per l’investitore e creerà andamenti altalenanti come abbiamo appurato dall’osservazione del rendimento storico dei BTP 2037, passando da elevati rendimenti a rendimenti più bassi che non lasciano capire se alla fine del contratto l’investitore avrà raggiunto guadagni o risulterà in perdita.
Opinioni sui BTP 2037: conviene investire oggi?
La scadenza ancora lontana dei BTP 2037 non rende certo facile la decisione se investire o meno in questi Titoli di Stato apparentemente caratterizzati da elevati rendimenti. Un filo sottile lega i Titoli ad un calo dei prezzi e corrisponde ai tassi. Se i tassi aumenteranno, il tasso effettivo dei BTP diminuirà rispetto alle altre proposte causando una perdita di capitale non indifferente perché un calo di prezzi significherebbe vendere ad un costo inferiore rispetto a quello speso nel momento dell’acquisto. Quando nel 2015 i BTP con scadenza 2037 sono stati immessi sul mercato, gli investitori sono stati attratti da questa soluzione proprio per gli alti rendimenti offerti in un periodo in cui i tassi risultavano essere stabilmente bassi e le quotazioni dei titoli non elevate. La scadenza lontana e l’incertezza del futuro, però, fanno sì che oggi i dubbi siano tanti sia per coloro che hanno già acquistato i Titoli sia per gli investitori che vorrebbero farlo. I rischi li abbiamo già segnalati e lasciano intendere che un possibile investimento in BTP 2037 deve essere lasciato ad investitori esperti con una notevole esperienza del mondo della finanza e una buona capacità di lettura dei mercati e delle possibilità future.
Le opinioni sui BTP, dunque, si diversificano in base alle previsioni future che vengono elaborate. Chi pensa che i tassi bassi ci accompagneranno ancora a lungo, oltre il 2037, sarà portato ad investire nei Buoni del Tesoro Poliennali con scadenza così lontana nel tempo. E’ una congettura che porta con sé molti rischi che sottolineano ancora una volta come quello nei BTP non sia investimento adatto ad investitori alle prime armi e che hanno come obiettivo la tutela del proprio denaro. I Buoni del Tesoro con scadenza a lungo termine vengono a mancare di quella sicurezza che in un periodo di crisi economica è ricercata da molti investitori che scelgono di investire il proprio capitale più per tutelarlo dall’inflazione che per ottenere elevati guadagni. Nelle valutazioni su un possibile investimento in BTP 2037 occorre considerare. poi, la possibilità di dover vendere prima della scadenza. Cosa succederebbe in questo caso? La perdita in cui si potrebbe incorrere si potrebbe rivelare decisamente notevole dato che non si riceveranno più i rendimenti che sono volti alla compensazione della perdita in conto capitale causata dalla vendita anticipata.
Tante possibilità e poche certezze accompagnano l’investimento in BTP che risulta collegato a considerazioni del tutto personali, alle propensioni rispetto al lungo investimento e ai rischi in cui si intende incorrere. Una possibilità è puntare sulla speculazione tenendo costantemente sotto controllo i dati di mercato per vendere nel momento in cui il prezzo risulterà migliore.Un’altra soluzione è inserire i BTP nel proprio portafoglio non investendo una liquidità esagerata e diminuendo i rischi di perdita di capitale. Infine, opinione comune è che per il momento sia conveniente investire nei Titoli praticando trading online di breve durata e puntando proprio sulle oscillazioni che caratterizzano i Buoni del Tesoro poliennali. Nel trading sono i titoli con scadenza più lunga a rappresentare le migliori occasioni di investimento proprio per le caratteristiche di volatilità che li rendono meno appetibili in un normale investimento. Se si pensa che i tassi possano salire occorrerà andare short di BTP 2037, in caso contrario sarà opportuno andare in long. Nel primo caso, l’operazione si potrà terminare quando si pensa che il rialzo dei tassi sia finito, nel secondo caso si dovrà attendere che il ribasso termini.
E’ arrivato il momento che siate voi a formulare una vostra personale opinione circa un possibile investimento nei Buoni del Tesoro poliennali con scadenza nel 2037. Siete pronti ad affrontare il rischio o pensate di optare per un investimento più sicuro?