Quando si parla di assicurazioni si fa di solito riferimento a polizze RCA, assicurazioni per la casa e piani preventivi per la vita o la salute, ma occorre sapere che è possibile assicurare anche possedimenti di valore, al fine di tutelarli da furti o danneggiamenti. Illustriamo qui di seguito il funzionamento delle polizze assicurative sugli oggetti di valore.
Avere in casa degli oggetti di un certo valore non significa necessariamente essere ricchi: chiunque può possedere degli articoli costosi che fungono da strumenti professionali, oggetti da collezione o opere d’arte. Nel primo caso, si tratta generalmente di strumenti musicali di alta qualità, apparecchiature altamente specializzate (come nel caso di computer con software per lavori di grafica) o stampanti 3D, dal costo molto elevato. Chi dispone di liquidità più consistenti si può permettere articoli di lusso, come pellicce, gioielli, quadri d’autore e orologi di pregio, o collezioni prestigiose, come francobolli, libri rari o armi d’epoca. Si tratta di oggetti che possono essere protetti con delle assicurazioni speciali, che consentono un rimborso parziale o totale a seconda dei diversi casi.
Come funzionano le polizze per oggetti di valore
Le polizze assicurative per gli articoli sopra elencati si basano su un versamento di un premio da parte del cliente (ossia una quota che dà diritto a ricevere le prestazioni assicurative) che può essere rateale od intero. Alcune compagnie offrono la possibilità di assicurare tutti gli oggetti di valore posseduti, con polizze complessive piuttosto pratiche, o di tutelare un solo oggetto di valore. Questo potrà essere custodito presso un luogo sicuro gestito dall’assicuratore (come una cassetta valori), presso l’abitazione dell’assicurato o presso terzi. Inoltre, nel caso ad esempio di gioielli, questi risultano assicurati anche nei periodi in cui vengono indossati e spostati in luoghi di vacanza, all’estero o all’esterno dell’abitazione.
Al momento di stipulare la polizza, si consiglia di prestare particolare attenzione alla sezione del contratto relativa ai rischi ed ai danni, in quanto è proprio questa parte contrattuale che dispone circa le misure che vengono adottate per il rimborso in caso di furto o sinistri. Se di norma il risarcimento è garantito nell’evenienza di rapina, furto, perdita, smarrimento, distruzione e danneggiamento dell’oggetto, non si ricevono indennizzi quando questi casi si verificano mentre l’articolo è nelle mani di terzi, o quando il danno è attribuibile in maniera evidente al proprietario.
In caso di furto o sinistro, occorre sapere che l’assicurato dovrà subire dei controlli da parte della compagnia, finalizzati ad accertare la veridicità degli eventi che ne hanno causato la perdita o il danneggiamento.
Franchigia dell’assicurazione
Quando si stipula un contratto di assicurazione su un oggetto prezioso, si può decidere circa l’ammontare della franchigia, ossia la parte di danno che l’assicurato si presta a coprire in caso di furto o danneggiamento del bene: più è alta questa percentuale, più basso sarà il premio da pagare.
Esistono opzioni assicurative abbinate ad una franchigia relativa, che prevede il rimborso totale solo quando il danno ammonta ad una somma determinata: ad esempio, se una pelliccia viene assicurata con una polizza associata ad una franchigia di 1000 euro ed il danno subito è valutato intorno ai 500 euro, sarà il contraente ad doversi accollare tutti i costi, mentre se il danneggiamento supera i 1000 euro l’assicurazione provvederà a risarcire l’intera somma per la riparazione.
Con la modalità di franchigia assoluta, alla quale corrispondono tariffe inferiori rispetto a quella relativa, l’assicurazione dovrà provvedere a pagare solo le spese che superino una certa soglia. Riprendendo l’esempio citato, in caso di danno del valore di 1300 euro e franchigia assoluta di 1000 euro, la compagnia dovrà rimborsare solo 300 euro all’assicurato.