Siamo pronti per approfondire le dinamiche che regolano la richiesta dell’aspettativa non retribuita per motivi personali, scuola, maternità o per un altro lavoro. L’aspettativa che non verrà retribuita riguarda un periodo di tempo in cui il lavoratore può assentarsi dal lavoro sostenuto dalla legge. La richiesta di assenza deve, dunque, essere supportata da motivazioni riconosciute dalla legge, che spaziano dall’ambito familiare a quello della salute, e che consentono di ottenere l’aspettativa rinunciando alla retribuzione. Il lavoratore dovrà presentare una lettera adeguatamente compilata al proprio datore di lavoro specificando le cause dell’avanzamento della domanda di aspettativa e il periodo per il quale si pensa di doversi assentare. E’ necessario, prima di compiere tale passo, conoscere nei dettagli i motivi riconosciuti come cause valide di assenza dal lavoro per scoprire se le proprie esigenze vengono o meno sostenute dalla legge.
Richiesta aspettativa non retribuita per motivi personali, scuola e maternità
I motivi personali sono tra le cause più utilizzate dai lavoratori dipendenti pubblici e privati per avanzare richiesta di aspettativa non retribuita. Non vengono giustificati dalla Legge ma rientrano in molti dei contratti collettivi nazionali del lavoro. Solitamente sono 12 i mesi totali per cui un lavoratore può assentarsi dal lavoro in tutta la carriera lavorativa. Può scegliere se frazionarli oppure usufruirne in una sola volta dopo, naturalmente, avere avuto il consenso da parte del datore e dell’azienda di cui fa parte.
Nelle circostanze considerate “personali” per cui è possibile richiedere l’aspettativa rinunciando alla retribuzione rientrano i motivi legati alla scuola e allo studio. Nello specifico, il lavoratore ha il diritto riconosciuto dalla legge di prendere l’aspettativa per finire la scuola dell’obbligo, per conseguire il diploma o la laurea e per ottenere un qualsiasi altro titolo di studio. Anche la partecipazione ad attività formative rientra nelle cause così come la frequentazione di un corso di dottorato. A questo proposito occorre specificare che la non retribuzione avverrà se il richiedente risulta titolare di una borsa di studio mentre se si parla di lavoratore dipendente dalla pubblica amministrazione o di un utente non vincitore di una borsa di studio l’aspettativa verrà affiancata dalla retribuzione.
Un discorso a parte merita la richiesta di aspettativa per maternità. Questa causa è riconosciuta e garantita a tutte le donne dalla Legge e prevede che durante il periodo di assenza dal lavoro si continui a percepire la retribuzione. Il periodo incluso riguarda i due mesi precedenti al parto e i tre mesi successivi alla nascita del bambino.
Altre cause di richiesta di aspettativa non retribuita legate al lavoro
L’aspettativa non retribuita è richiedibile dai dipendenti della pubblica amministrazione che desiderano avviare un’attività professionale autonoma o imprenditoriale. Il periodo massimo è di 12 mesi, anche in questo caso frazionabile nel tempo o spendibile in una sola volta, e l’ultima parola per acconsentire o meno al periodo di assenza giustificato spetta alla pubblica amministrazione presso cui il lavoratore svolge la sua occupazione. Verranno prese in considerazioni le esigenze di organizzazione e la documentazione mostrata dal dipendente prima di arrivare ad una concessione o ad un diniego. Caso diverso è lo svolgimento di un secondo lavoro, consentito dalla legge qualora rispetti determinate condizioni come l’essere in possesso di un contratto part-time con riduzione dell’orario lavorativo equivalente o superiore al 50% per il lavoro svolto nella pubblica amministrazione. Prendendo l’aspettativa per avviare l’attività imprenditoriale si rinuncia alla retribuzione.
Altro motivo per richiedere l’aspettativa è legato alla candidatura a cariche elettive concorrendo democraticamente al governo o a qualsiasi altro lavoro dedicato alla Nazione. E’ indiscutibile, infatti, che ogni cittadino possa partecipare alla vita politica impegnandosi attivamente a livello provinciale, regionale o nazionale. Volendo diventare sindaco, Presidente di Provincia, presidente del consiglio comunale o provinciale, componente del Parlamento nazionale o europeo, si manterrebbe il proprio posto di lavoro ma non si avrebbe diritto alla retribuzione.
Le ultime cause che giustificano la richiesta di aspettativa non retribuita sono il ricongiungimento familiare e la tossicodipendenza. Nel primo caso i beneficiari sono i lavoratori pubblici dipendenti il cui coniuge presta servizio al di fuori dell’Italia mentre nel secondo caso i beneficiari sono i lavoratori tossicodipendenti che hanno un contratto a tempo indeterminato e che decidono di partecipare a programmi di riabilitazione e terapeutici. Il periodo massimo di aspettativi è di tre anni, fruibili anche in maniera dilazionata nel tempo.