Oggi prenderemo in considerazione ed approfondiremo la conoscenza con i Buoni Fruttiferi Postali 2016. Scopriremo il rendimento netto dei buoni fruttiferi ordinari e per minorenni per capire quanto valgono oggi.
In un’ottica di risparmio, qualche anno fa, era opportuno prendere in considerazione l’idea di sottoscrivere i Buoni Fruttiferi Postali 2016 per i diversi vantaggi che ne derivavano. I Buoni sono garantiti dallo Stato Italiano ed emessi da Cassa depositi e prestiti S.p.A., non prevedono costi di sottoscrizione, di gestione e rimborso se non gli oneri fiscali e presentano una fiscalità agevolata dato che gli interessi sono soggetti ad una tassazione del 12,50%. Ulteriore vantaggio è l’assenza di imposte di di successione. I Buoni, poi, sono disponibili in forma cartacea o nella forma dematerializzata e la sottoscrizione è molto semplice dato che avviene presso un Ufficio Postale, via web oppure attraverso l’App di Poste Italiane. I prodotti a disposizione dei clienti sono vari e si diversificano in base al rendimento annuo lordo alla scadenza (oltre ad altre caratteristiche. Troviamo i buoni 3×2, 3×4, i buoni ordinari e il buono indicizzato all’inflazione italiana.
Buoni Fruttiferi Postali Ordinari 2016: rendimento netto ad oggi
L’investimento in Buoni Fruttiferi Postali si presenta meglio come uno strumento di tutela dei risparmi per un periodo più o meno lungo. I rendimenti offerti, infatti, non sono elevatissimi ma comunque buoni e soddisfacenti in un mercato in cui gli andamenti oscillatori sono molteplici e costanti e in cui il rischio di perdite del capitale è elevato. Questo rischio si riduce al minimo con i Buoni proposti da Poste Italiane grazie alla garanzia dello Stato Italiano e consente, soprattutto negli investimenti a lungo termine, un rendimento interessante.
Un prodotto da prendere in considerazione per far fruttare il denaro, ottenere flessibilità e gli interessi riconosciuti dopo poco tempo dalla sottoscrizione corrisponde al Buono Fruttifero Ordinario. Questo buono è stato ideato con l’intenzione di soddisfare i clienti che desiderano investire i propri risparmi nel lungo termine ed avere la sicurezza di rendimenti fissi e crescenti nel tempo. Altri vantaggi dei Buoni Ordinari sono l’assenza di spese di gestione, rimborso e sottoscrizione, la tassazione agevolata al 12,50% e la sicurezza del tasso fisso. Per i Buoni Ordinari emessi nel 2016 qual è il valore attuale?
Per conoscere il valore odierno del proprio Buono è possibile affidarsi ad un calcolatore presente sul sito www.risparmiopostale.poste.it/calcolatore-buoni.html. Utilizzando tale strumento si potrebbe rimanere costantemente aggiornati sul valore del proprio Buono Fruttifero e qualora non si volesse inserire ogni volta i dati relativi all’investimento basterà registrarsi al sito ed accedere attraverso l’Area personale al Portafoglio Buoni (per i Buoni emessi dopo il 1° gennaio 2009). I dati richiesti dal calcolatore online sono la data di sottoscrizione del Buono, la data del rimborso, la tipologia di Buono, la divisa (euro) e l’importo del Buono stesso. Poniamo il caso che nel mese di maggio 2016 sia stato sottoscritto un Buono Ordinario dal valore di 2.500,00 euro. Ad oggi, il valore dello stesso buono sarà di 2.500,66 euro al netto della ritenuta fiscale e al lordo dell’eventuale imposta di bollo calcolata in base alla normativa vigente. Su quali basi viene calcolato tale valore?
Consideriamo il fatto che tenere un buono Ordinario di Poste Italiane per un anno, due, tre o quattro significa ottenere un rendimento effettivo annuo lordo dello 0,25%. Mantenendo il Buono per cinque anni, invece, il rendimento equivarrebbe allo 0,30% mentre arrivando alla fine del sesto anno il rendimento salirebbe allo 0,33%. Un anno in più significherebbe ottenere un rendimento dello 0,36% alla fine del settimo anno mentre finendo l’ottavo anno si percepirebbe un rendimento dello 0,44%. Per calcolare il valore del Buono Fruttifero Postale Ordinario tenuto fino al nono anno occorrerà tenere in considerazione un rendimento dello 0,50%, fino alla fine del decimo anno dello 0,55%, dell’undicesimo dello 0,59% e del dodicesimo dello 0,62%. Saliamo a 0,73% per l’anno successivo e allo 0,89% per il tredicesimo anno. Superare lo scoglio dell’1% sarà possibile tenendo i Buoni fino al quindicesimo anno dalla sottoscrizione (nel 2031 dunque il rendimento sarà dell’1,03%) mentre a partire dal sedicesimo anno si incominceranno ad intravedere rendimenti più importanti, 1,21%, 1,43%, 1,73% per gli anni successivi fino a toccare il 2% nel diciannovesimo anno ed arrivare ai 20 anni con il 2,25%.
Oltre ad aver visto come verificare il valore di oggi dei Buoni Fruttiferi Postali Ordinari sottoscritti nel 2016 vi abbiamo dato l’opportunità di eseguire calcoli sui valori futuri in modo tale da decidere con consapevolezza se tenerli ancora e per quanto tempo. Naturalmente, l’ideale sarebbe riuscire a mantenere saldo l’investimento fino alla sua scadenza, nel 2036. Con un quadro completo potrete, comunque, scegliere la soluzione più adatta alle vostre personali esigenze.
Buoni Fruttiferi Postali 2016 per minorenni: quanto valgono oggi?
Una importante opportunità offerta da Poste Italiane in termini di investimento e risparmio si presenta sotto forma di Buoni Fruttiferi dedicato ai minori. Un regalo per i più piccoli destinato ai progetti da grandi, caratterizzato da interessi che maturano fino alla maggiore età e che è sottoscrivibile non solo dai genitori ma anche da nonni, zii e amici. Il rendimento è fisso, la tassazione è agevolata e la garanzia dello Stato Italiano rende questa soluzione di investimento sicura e ancora più interessante. I Buoni per minorenni sono sottoscrivibili dal 2015, quale sarà, dunque, il valore di un Buono emesso nel 2016. In tre anni quali saranno gli interessi maturati nel tempo?
Per scoprirlo occorrerà utilizzare lo stesso calcolatore utilizzato in precedenza cambiando la tipologia di Buono ed inserendo come dato aggiuntivo la data di nascita del minore. Poniamo, dunque, il caso di una sottoscrizione nel mese di luglio 2016 per un Buono per minorenni intestato ad un bambino nato nel 2009 con importo pari a 1.500,00 euro. Ad oggi, il valore di quello stesso buono sottoscritto tre anni dovrà essere aumentato dell’1% lordo con il risultato che, per ora, varrà esattamente la stessa cifra.
Nessuna convenienza, dunque, nel richiedere in questo momento il riscatto degli interessi. In più, la procedura di richiesta del rimborso anticipato non sarebbe semplice dato che sarebbe necessaria l’autorizzazione del Giudice di Pace. Ottenuta questa autorizzazione, poi, si avrebbe il diritto alla restituzione del capitale investito al netto di eventuali oneri fiscali e, se trascorsi almeno 18 mesi, al riconoscimento degli interessi maturati. La sottoscrizione cartacea del Buono consentirebbe di poter in qualsiasi momento richiedere il rimborso per l’intero valore in un’unica soluzione (previa autorizzazione del Giudice di Pace) mentre con la sottoscrizione del Buono per minorenni in forma dematerializzata si potrebbe richiedere il rimborso del singolo Buono sia per intero che per una cifra parziale (50,00 euro e multipli), senza costi aggiuntivi.
Per calcolare il valore del Buono emesso nel 2016, dunque occorre considerare se il compimento del 18° anno è stato raggiunto o meno. Nel primo caso il valore del rimborso corrisponderà al valore nominale sottoscritto, al netto degli oneri fiscali se previsti, più gli interessi che corrisponderanno al tasso effettivo a scadenza nel bimestre in cui cade il compimento della maggiore età dell’intestatario del Buono. Nel caso in cui non sia ancora avvenuto il compimento dei 18 anni, il valore del buono corrisponderà al valore nominale sottoscritto al netto degli oneri fiscali con gli interessi maturati per il rimborso anticipato. Questi interessi è possibile trovarli in una tabelle sul sito di Poste Italiane e corrispondono all’1% per i primi tre anni, all’1,50% per il secondo e terzo anno, all’1,75% per i due anni successivi, al 2% dall’ottavo all’undicesimo anno, al 2,50% dal dodicesimo al quindicesimo anno e al 3% per gli ultimi anni fino al compimento del diciottesimo compleanno.
Dal giorno successivo alla scadenza i Buoni Fruttiferi diventano infruttiferi, nessun rendimento verrà più applicato e passati 10 anni cadranno in prescrizione. Se il minore a cui è stato intestato un Buono per minori nel 2016 ha nel frattempo compiuto 18 anni perché tre anni fa aveva tra i 15 e i 16 anni e mezzo (termine massimo della sottoscrizione di un Buono per minorenni) è arrivato il momento di raccogliere capitale investito ed interessi perché il rendimento non aumenterà più. In caso di bambini più piccoli è consigliabile attendere la maggiore età prima di richiedere il rimborso per ottenere il 3% di rendimento.
Ricordiamo che in qualsiasi momento è possibile verificare il valore dei Buoni Fruttiferi Postali in proprio possesso, sia che si tratti di Buoni Ordinari che di Buoni per Minorenni o di un’altra tipologia. Il sito di Poste Italiane consente di calcolare fino a tre valori senza registrarsi al portale mentre per ulteriori operazioni di calcolo sarà necessario procedere con la registrazione ed accedere, poi, all’area personale. In ogni caso, poter tenere sempre sotto controllo il valore odierno dei Buoni sottoscritti nel 2016 è semplice e veloce e vi consentirà di compiere la scelta migliore per ottenere il giusto rendimento mentre proteggete i risparmi vostri o dei vostri bambini.
Non dimentichiamo, però, che qualora non l’aveste ancora fatto è possibile sottoscrivere velocemente il Buono Fruttifero Postale di vostro interesse seguendo due diverse modalità. Online tramite web o app se siete titolari di un conto BancoPosta o di un Libretto Smart oppure recandovi in un Ufficio Postale portando un documento di identità in corso di validità e il codice fiscale.