Conoscere il significato del titolo Ragione Sociale è di fondamentale importanza così come discernere i differenti significati riferendosi ad una azienda, una ditta individuale o un privato.
Sarebbe troppo riduttivo indicare la ragione sociale come il nome di una società di persone. Definire in questo modo la terminologia in questione serve solamente per far comprendere l’argomento di cui si sta parlando, il nome dato a società in nome collettivo, le S.n.c., a società semplici, le S.s. oppure a società in accomandita semplice, le S.a.s.. Questo significato generale, però, non consente di capire il vero e più complesso significato dato al titolo ragione sociale. Per comprendere occorre approfondire tutti i vari aspetti che accompagnano la terminologia distinguendo i riferimenti per cui viene usata. Come accennato inizialmente, infatti, si può parlare di ragione sociale per azienda, ditta individuale e privato. Scopriamo, allora, qual è il vero significato procedendo con qualche esempio per concludere, poi, approfondendo le modalità con cui è possibile avviare la ricerca della partita Iva partendo dalla ragione sociale o viceversa.
Significato di Ragione Sociale: cos’è per un’azienda, una ditta individuale e un privato
Capita spesso, esaminando specifici documenti come, ad esempio, una ricevuta fiscale, di imbatterci nella dicitura ragione sociale. Cos’è e a cosa si riferisce? Approfondire il significato della terminologia è importante dato che racchiude in sé molteplici aspetti che differiscono tra loro. Cambia il senso, infatti, a seconda che si riferisca ad una azienda, ad una ditta individuale o ad un privato. Iniziamo capendo meglio la valenza della ragione sociale per un’azienda o impresa. Come accennato in precedenza, la ragione sociale ne definisce il nome, qualunque sia la tipologia di impresa. Occorre sottolineare, però, come qualora si trattasse di una società di persone sarà necessario inserire al suo interno il nome di almeno uno dei soci mentre nel caso in cui si parlasse di società semplici questo obbligo non si presenterebbe. E’ bene aprire una parentesi per spiegare la differenza tra le tipologie di imprese citate. Per azienda semplice si intende l’esercizio di una attività economica e non commerciale. La società in nome collettivo, invece, fa riferimento ad un modello base per poter avviare l’esercizio di una attività commerciale mentre la società in accomandita semplice risulta costituita da accomodanti e accomondatari . I primi hanno la gestione e l’amministrazione della società ma nel nome dovrà figurare almeno un nome degli accomondatari. La differenza, come detto, riguarda la presenza o meno dei nomi dei soci all’interno della ragione sociale.
Occorre, poi, distinguere tra ragione sociale e denominazione di una società. La prima fa riferimento ad una società di persone, la seconda riguarda società di capitali che possono essere S.r.l, S.r.l.s, S.p.a., S.a.p.a. o S.r.l.u.. La denominazione di una impresa non presenta l’obbligo di inserire il nome dei soci al suo interno al punto che potrebbe essere utilizzato anche un nome di fantasia. Inoltre, nella ragione sociale i soci sono responsabili illimitatamente per le obbligazioni sociali mettendo in mezzo il proprio patrimonio personale mentre nel caso della denominazione, i soci lo sono solamente in parte in maniera proporzionale alla somma che hanno versato a titolo di capitale sociale
La ragione sociale può essere utilizzata, poi, da persone private che desiderano aprire una ditta individuale. In questo caso, la r.s. dovrà obbligatoriamente contenere il nome e il cognome del titolare della ditta che potrà, però, essere preceduto o seguito da altri termini, anche di fantasia. Per garantire l’esclusività della ragione sociale, occorrerà iscriverla nel registro delle imprese in modo tale che nessun altro possa utilizzare la stessa terminologia. Lo scopo è, dunque, quello di differenziare l’azienda dalla concorrenza dato che parliamo di un segno distintivo che viene tutelato dal codice civile tanto quanto il marchio e l’insegna utilizzata. La ditta individuale fondata da un privato deve essere individuata facilmente e non deve ledere i diritti delle altre imprese.
La Legge sottolinea come la ditta individuale (al pari della società di persone) debba essere nuova rispetto alle ditte dei concorrenti e debba rispettare le regole del buon costume e dell’ordine pubblico. La novità a cui si fa riferimento deve essere intesa relativamente ad uno specifico settore e ad un preciso territorio. Novità che si affianca ad un’altra caratteristica citata sia per le società di persone che per le ditte individuale a scopo commerciale di privati. Parliamo della verità, dato che nella ragione sociale si dovrà inserire il nome reale dell’imprenditore o di uno dei soci.
La ragione sociale può essere aperta anche da un privato libero professionista a condizione che avvii una ditta individuale o un’impresa regolarmente iscritta nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio. Il nome e il cognome reale dovranno apparire nella r.s.. Scegliendo di affiancare termini di fantasia verrà meno il diritto di tutela (non si verrà tutelati qualora un secondo imprenditori utilizzi la stessa r.s.) restando il fatto che non è ammissibile copiare marchi e simboli che possano confondere il consumatore.
Esempio di ragione sociale per azienda, ditta individuale e privato
Procediamo con un esempio di ragione sociale per facilitare la comprensione dell’argomento. Poniamo che Mario Bianchi e Luca Rossi siano soci di una società di persone. La r.s. potrà includere nomi di fantasia a condizione che sia presente almeno uno dei nomi dei soci illimitatamente responsabili. Ecco che potrebbe nascere, a titolo puramente esemplificativo, la White&Red di Luca Rossi s.n.c.. Ricordiamo che i principi da seguire sono verità e novità. Parlando di ditta individuale abbiamo detto che l’impresa dovrà essere riconoscibile senza provocare alcuna confusione nei consumatori. Se un privato di nome Alberto Rossi intendesse aprire un negozio di fiori a Milano o in una qualsiasi altra città in cui già esiste un Negozio di fiori di Alberto Rossi, la r.s. dovrebbe essere differente per far comprendere chiaramente a terzi che si tratta di due ditte diverse. La scelta potrebbe dunque ricadere su Flowers di Alberto Rossi.
Secondo il codice civile, dunque, una ditta uguale o similare ad un’altra già utilizzata da un secondo imprenditore può generare confusione a terzi. Di conseguenza, la società o il privato dovrà modificare o integrare la r.s. con indicazioni ragionevoli ed idonee, pena il pagamento di risarcimento danni e l’intimazione a cessarne l’utilizzo. Come si può sapere se esiste già una società di persone o una ditta individuale con la r.s. che si avrebbe intenzione di utilizzare? Occorrerà semplicemente effettuare una ricerca presso il Registro dell Imprese della Camera di Commercio prima di iscrivere la propria impresa ed aprire la propria partita IVA.
Non basterà, dunque, che il nome scelto non sia in contrasto con il codice civile e la morale corrente (non sarà possibile usare parolacce o immagini pornografiche), che contenga almeno un elemento caratterizzante quella specifica impresa o prodotto, che non sia ingannevole rispetto alla reale natura del prodotto commercializzato ma la ragione sociale dovrà essere del tutto nuova e non utilizzata da altre imprese del territorio.
Un privato imprenditore può decidere di non inserire alcun termine aggiuntivo al proprio nome. La ragione sociale da utilizzare sulle fatture risulterà data, così, dal nome più la dicitura ditta individuale (esempio Marco Rossi ditta individuale).
Ricerca nome impresa (Ragione Sociale) dalla partita IVA
Il nome dell’azienda è fondamentale anche per risalire alla Partita IVA della società o di un privato titolare di una ditta individuale. Dalla ragione sociale, dunque, si può ricercare la partita IVA ma non sfruttando strumenti di ricerca telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, dato che (almeno per il momento) non esistono. Si possono seguire strade diverse che consentiranno comunque di conoscere la partita IVA di una società di persone o di una ditta individuale partendo dalla r.s..
Una prima possibilità è utilizzare il sito internet dell’azienda. Nell’era telematica quasi tutte le attività hanno un portale che le faccia conoscere al mondo e all’interno del quale, entrando nella sezione dei contatti o scorrendo il cursore in basso alla home page, sarà possibile risalire alla partita IVA. Una seconda possibilità riguarda l’utilizzo del servizio messo a disposizione degli utenti sul sito registroimprese.it. Inserendo la ragione sociale dell’azienda nell’apposito motore di ricerca si potrà risalire velocemente al prospetto che consentirà di conoscere la partita IVA. Nel Registro, infatti, sono disponibili i dati, storici e attuali, di tutte le imprese che sono in attività e che rispettano l’articolo 2028 del Codice Civile. Si potrà effettuare la ricerca seguendo varie modalità tra cui il Repertorio Economico Amministrativo, la ragione sociale, il codice fiscale e, naturalmente, la partita IVA.
E’ possibile compiere, poi, l’operazione inversa, risalendo alla ragione sociale partendo dalla partita IVA. In questo caso, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione degli utenti un pratico ed utile strumento di ricerca accedendo al link agenziaentrate.gov. Inserendo nell’apposito form la partita IVA di un’azienda appartenente a qualsiasi stato della Comunità Europea e cliccando su “Invia” si conoscerà la ragione sociale ed altri dettagli dell’azienda o della ditta individuale a cui appartiene.