L’APE Beniculturali è un attestato di prestazione energetica riguardante gli immobili che vengono sottoposti a vincolo paesaggistico e culturale.
La necessità di una certificazione relativa alla vendita e alla locazione degli immobili nasce dal crescente inquinamento e dal maggior utilizzo di energia elettrica. L’APE Beniculturali si occupa di classificare un edificio in base alla prestazione energetica che offre utilizzando una scala di valori compresa tra le lettere A e G e si propone di indicare i miglioramenti da apportare per diminuire i consumi. Accanto al tradizionale APE è stato affiancato l’istituto dell’APE Beniculturali per stringere la generalità degli edifici di riferimento attorno ad immobili con destinazione vincolata, cioè con vincolo paesaggistico e culturale. Un proprietario di un edificio sottoposto a questa tipologia di vincolo deve necessariamente essere in possesso della certificazione di prestazione energetica per poter vendere o affittare l’immobile stesso. La disciplina che regola gli istituti, però, è la stessa. Nello specifico, approfondiremo l’accesso alla posta web, la presa in visione delle circolari e il cambio password qualora si sia dimenticata dopo avere chiarito nei dettagli cos’è l’APE Beniculturali.
Cos’è l’APE Beniculturali?
L’attestato di prestazione energetica denominato APE Beniculturali è necessario per i proprietari di immobili sottoposti a vincolo paesaggistico e culturale che desiderano mettere in vendita l’edificio oppure affittarlo. La misurazione del grado di efficienza viene effettuata tramite specifici software facendo riferimento a determinati parametri come, ad esempio, le dimensioni strettamente geometriche, la muratura, gli infissi e il riscaldamento dell’immobile per cui si richiede l’APE. Tutti gli elementi citati (più altri) saranno fondamentali per determinare il valore energetico specifico per l’edificio in seguito ad un sopralluogo programmato ed effettuato da un tecnico abilitato alla progettazione di immobili ed impianti, un certificatore energetico che si può presentare come architetto o geometra.
Il tecnico in questione potrà rilasciare l’APE assumendosi la responsabilità civile e penale dell’autenticità della certificazione firmando il documento attraverso la firma digitale. Solitamente, l’attestato di prestazione energetica ha durata decennale e dovrà, quindi, essere sottoposto a rinnovo. Il costo non è fisso, non esiste una cifra minima né una massima, ma risulta legato alla dimensione dell’immobile. Cosa succede se il proprietario di un edificio con vincolo culturale e paesaggistico non procedere con la richiesta di certificazione di prestazione energetica? La mancata conformità alla procedura comporterà una serie di sanzioni amministrative il cui importo varierà a seconda che i beni in possesso siano stati dati in affitto oppure venduti.
L’APE Beniculturali è stato creato con lo scopo di ridurre sensibilmente l’inquinamento incoraggiando l’acquisto di abitazioni a basso consumo energetico e favorendo contemporaneamente la riqualificazione e la manutenzione di vecchi edifici che hanno un ruolo importante a livello paesaggistico e culturale. Attenzione a non confondere l’APE con L’AQE, l’attestato di qualificazione energetica che è privo della qualificazione energetica richiesta e che, fino al 2006, si presentava come un documento temporaneo che sostituiva l’APE.
E’ importante, per capire bene cos’è l’APE Beniculturali chiarire quali sono gli immobili che possono essere sottoposti a vincolo paesaggistico e culturale. Parliamo degli edifici che sono considerati beni culturali perché rivestono un importante interesse di tipo storico, artistico e archeologico quali, ad esempio, gli immobili erariali, ecclesiastici e gli enti pubblici. Un’altra tipologia di immobili da sottoporre a vincolo riguarda gli edifici che rientrano nella classe dei beni paesaggistici come ville, parchi e giardini che rappresentano una memoria astorica o caratteristiche geologiche tali da renderli unici.
Se l’immobile viene vincolato e dotato dell’attestato di prestazione energetica, il proprietario potrà fruire delle detrazioni Irpef per le spese relative agli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica. Occorrerà semplicemente accompagnare la richiesta di detrazione con la documentazione riguardante i pagamenti effettuati di operazioni incluse nelle generalità delle agevolazioni fiscali previste dalla Legge, completando il tutto con la certificazione rilasciata dal tecnico dopo il sopralluogo.
Ultima informazione importante sull’APE Beniculturali è la necessità, stabilita dalla Legge, di apporre in un luogo visibile la certificazione energetica che indica il valore di efficienza qualora l’edifico abbia una superficie superiore ai 250 metri quadri e sia ad uso della Pubblica Amministrazione. Nel momento in cui, poi, si dovesse provvedere ad un cambio nella gestione degli impianti elettrici occorrerà aggiornate immediatamente l’attestato di prestazione energetica.
Abbiamo conosciuto meglio l’APE Beniculturali da un punto di vista pratico, di utilità e di caratteristiche principali. Ora è arrivato il momento di approfondire la modalità di comunicazione che collega l’utenza con il Ministero dei Beni culturali, la posta elettronica.
Posta web ed elettronica, e sito web per i contatti con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali “APE Beniculturali”
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e l’utenza possono mantenere rapporti e una comunicazione efficace attraverso un servizio di posta elettronica che consente a funzionari e responsabili tecnici di interloquire ed interagire in modo veloce, semplice e in totale sicurezza. Questo servizio è denominato APE beniculturali Posta Web e si trova digitando l’indirizzo web www.ape.beniculturali.it. Nella home page del sito si potranno trovare, sulla sinistra dello schermo, i servizi a disposizione sul portale. Nello specifico l’elenco comprende le nomenclature “APE utenti”, “APE Cargo” (servizio che consente la trasmissione e la ricezione di file dalle grandi dimensioni sia da parte dei possessori di una casella personale di dominio beniculturali.it sia da persone esterne al dominio invitate), “APE Amministratori” e “Posta web”. Nella stessa pagina sono riportate le ultime notizie relative al servizio di posta elettronica APE oltre ai collegamenti alle varie applicazioni citate e alle note per utenti ed amministratori, come le indicazioni per l’attivazione di una nuova casella o la creazione di una casella di posta elettronica all’interno del domino beniculturali.it.
Un utente che desideri effettuare una nuova richiesta di casella dovrà accedere al servizio “APE Utenti” e cliccare sulla dicitura “nuova richiesta”. Si aprirà un form in cui inserire i dati necessari per la creazione della posta elettronica personale, fondamentale per avere accesso ai servizi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. le informazioni da fornire riguardano i dati personali, nome, cognome, sesso, data di nascita, paese, luogo e provincia di nascita, codice fiscale, numero di telefono e del fax di ufficio e i dati relativi all’istituto di servizio effettivo o sede si assegnazione se la richiesta è effettuata da comandanti presso un’altra amministrazione. Ultima informazione riguarda il rapporto di lavoro scegliendo tra le diciture presenti in un accurato elenco (Dirigente prima fascia interno, dirigente prima fascia esterno, personale di ruolo a tempo indeterminato…) oppure scrivendo il rapporto nella casella di testo se non presente nell’elenco citato. Inseriti i dati si potrà procedere con i passaggi che, alla fine della registrazione, consentiranno di ottenere la casella di posta elettronica per accedere ai servizi APE Beniculturali.
Attraverso il sito web sarà possibile, poi, verificare lo stato di avanzamento della creazione del proprio account (inserendo il codice fiscale dove richiesto), accedere alle funzioni o richiedere assistenza selezionando l’opzione di proprio interesse. La richiesta di aiuto o risoluzione di problematiche può essere effettuata inviando una e-mail all’indirizzo di posta web postaelettronica@beniculturali.it.
Circolari sul sito Ape Beniculturali: come consultarle
Come accennato in precedenza, nella home page del sito www.ape.beniculturali.it è possibile prendere visione delle circolari relative alle notizie più o meno recenti relative all’Ape, l’attestato di certificazione energetica, e, nello specifico alle news relative ai servizi di posta elettronica. E’ possibile leggere le informazioni più recenti ma anche risalire a notizie degli anni passati qualora si desiderasse ricercare informazioni su un evento passato.
L’ultima circolare risale a giugno 2017 ed informa gli utenti su un trasferimento delle caselle da sistemi Microsoft Exchange server 2007 a sistemi Microsoft Exchange server 2013. Lo scopo è stato quello di migliorare i servizi fornendo una nuova interfaccia di Posta Web sviluppata ed ideata per rendere possibile la fruizione anche attraverso l’utilizzo di dispositivi Touch. L’efficienza è stata raggiunta iniziando con caselle di prova per poi trasferire gradualmente tutte le utenze ai nuovi sistemi.
Le circolari inviate sul sito relative alla posta elettronica dell’Ape riguardano, poi, informazioni su aggiornamenti del sistema di Posta, possibili blocchi di invio di posta elettronica da server esterni, l’installazione di certificati digitali e l’aumento della capacità di memoria delle caselle, l’aumento della dimensione massima delle e-mail e l’apertura di nuovi servizi.
Cambio password dimenticata APE Beniculturali: recupero sul sito web
Ultimo aspetto relativo al servizio di posta elettronica APE riguarda la possibilità di modificare la password o di riottenerla qualora si dimenticasse. Durante l’accesso ai servizi del sito ape.beniculturali.it viene richiesto l’inserimento del nome utente (che corrisponde all’indirizzo di posta elettronica che è stato assegnato al completamento dell’operazione di richiesta) e la password creata. Non è previsto, in tale sede, il recupero della password nel momento in cui viene dimenticata. Occorrerà richiedere aiuto all’assistenza che spiegherà nei dettagli i passaggi da seguire per recuperarla o modificarla in modo tale da poter accedere al servizio desiderato. E’ consigliabile, dunque, scrivere la password nel momento della sua creazione per non incorrere in una dimenticanza che porterebbe ad un fastidioso recupero.