I Finanziamenti offerti dalla regione Campania nel 2024 sono un’idea imprenditoriale che può diventare realtà. Aprire un B&B, avviare un’attività nel settore della ristorazione o attivarsi con una start up sono obiettivi che si possono perseguire approfittando dei bandi europei a fondo perduto nati per favorire l’imprenditoria giovanile in Italia. Parliamo di erogazione di denaro per incentivare e sostenere la realizzazione di un progetto lavorativo di giovani e donne che porterà innovazione e sviluppo economico nella nostra penisola.
Fonti istituzionali e pubbliche amministrazioni sono, dunque, chiamate ad investire sull’auto-imprenditorialità sostenendo economicamente parte del progetto. In alcuni casi, poi, la somma restante potrebbe essere condizionata da ulteriori agevolazioni caratterizzate da prestiti con bassi tassi di interesse. L’accesso ai fondi europei può avvenire rivolgendosi ad una regione italiana, come la Campania, che gestisce i fondi attraverso l’uscita di bandi di vario genere. Scopriamo di più sui finanziamenti destinati all’apertura di un bed and breakfast, di un’attività nel campo delle ristorazione o all’avvio di una start up.
La regione Campania e i bandi europei per aprire un B&B o un’attività nella ristorazione nel 2024
Una questione spinosa da approfondire riguarda l’accesso ai finanziamenti a fondo perduto qualora si pensasse di aprire un bed and breakfast. Considerata la posizione assunta da questa attività, giudicata non continuativa e gestita da privati nel tempo libero, non sono previsti aiuti finanziari per realizzare questo tipo di progetto. Solo in casi eccezionali, una regione italiana può decidere di mettere a disposizione dei cittadini uno specifico bando volto a favorire l’apertura di un B&B. Il motivo alla base di questa decisione risiede nella natura giuridica del B&B e soprattutto nella non obbligatorietà di apertura della Partita IVA, requisito fondamentale richiesto ad una impresa per poter ottenere i finanziamenti a fondo perduto.
Le strutture extra alberghiere ricevono più difficilmente i fondi o comunque le possibilità loro offerte sono più rare e a cadenza periodica. Questa situazione riguarda il PO FESR 2014-2020, non è detto che le condizioni possano cambiare in un futuro prossimo. Nel frattempo, in attesa di rare circostanze regionali, o ci si accontenta dei vantaggi di apertura di un B&B relative all’assenza di Imposte di Registro e ad una procedura snella di svolgimento delle pratiche per avviare l’attività, o si proietta il proprio obiettivo in un’altra direzione, comunque interessante e che potrebbe rivelarsi fruttuosa. Volendo rimanere nel settore turistico, infatti, si potrebbe approfittare del Bando con finanziamenti a fondo perduto indetto dalla regione Campania e rivolto all’imprenditoria femminile che incentiva l’apertura di start up nei settori del turismo, della cultura, del cinema, delle arti visive e della moda. Dieci milioni di euro sono stati stanziati per sostenere progetti riguardanti due ambiti. Il primo è relativo al sistema produttivo della cultura (gestione di sale cinematografiche, biblioteche, musei, attività di orti botanici, riserve naturali e giardini zoologici). Il secondo ambito riguarda nuovi prodotti e servizi per il turismo culturale. I settori coinvolti sono quelli dell’industria fotografica, di stampa, dell’editoria, degli studi di registrazione, dei computer games, dei servizi per la pubblicità, delle attività legate alla tradizione culturale della regione Campania, della mobilità turistica e della ristorazione.
Quest’ultimo settore interessa tanti giovani imprenditori che amano relazionarsi con le persone ed esprimere un talento naturale negli affari affiancato dalla passione per la gastronomia. Solitamente, chi desidera aprire un bar, un ristorante o un’altra attività in questo ambito potrà approfittare di contributi che variano dal 20% al 50%, a fondo perduto. La percentuale cambia in base al numero dei soci e del tipo di società costituita. Requisito fondamentale è che almeno un socio sia in possesso dell’attestato S.A.B., necessario per poter essere autorizzati alla somministrazione di alimenti e bevande. Poi, i progetti tradizionali (bar standard) otterranno un punteggio inferiore rispetto a progetti che presentano proposte innovative e contemporanee come l’apertura di un bar pasticceria con annesso il laboratorio artigianale, un bar gelateria artigianale con produzione propria del gelato, una piadineria, una pizzeria da asporto o una paninoteca con somministrazione. Adeguarsi ai tempi e fornire soluzioni propositive interessanti e rivolte ad un pubblico giovane e ampio sono i requisiti che se espressi nel progetto potrebbero fornire un importante supporto nella ricezione del fondo perduto per aprire la propria attività nell’ambito della ristorazione.
Altro aspetto che influenzerà la possibilità di ricevere o meno il finanziamento della regione Campania per l’apertura di un bar o di un ristorante è la competenza in cucina dei soci della start up. Avere già una risorsa interna al progetto significherà avere un vantaggio rispetto ad altre proposte. Infine, per partecipare ai bandi che usciranno per avviare un’attività nella ristorazione è consigliabile fornire fin da subito un’idea dei costi dell’affitto del locale e delle spese necessarie per l’acquisto delle attrezzature e degli arredi. Un giro tra i rivenditori permetterà di formulare dei preventivi, ma per l’acquisto reale è meglio aspettare la risposta positiva della concessione dei finanziamenti a fondo perduto, per non rischiare di indebitarsi.
Finanziamenti per start up d’impresa: ecco cosa propone la regione Campania
Interessanti opportunità finanziarie sono previste per le start up agricole presenti nella regione Campania. L’accesso ai finanziamenti agevolati in un’ottica di auto imprenditorialità è possibile per micro, piccole e medie imprese che subentrano (trasferimento di tutti i terreni, i beni e delle attrezzature) nella gestione e conduzione di aziende agricole che operano da minimo due anni e che sono impegnate nella realizzazione di progetti di sviluppo e consolidamento aziendale. I settori coinvolti nel cambiamento dovranno essere quello della produzione, della commercializzazione e trasformazione dei prodotti agricoli.
Gli incentivi che la Campania propone sono formati da contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero per un importo massimo di 1 milione e 500 mila euro. I beneficiari del bando sono le start up costituite da meno di sei mesi dalla data in cui viene presentata la domanda, che operano esclusivamente nel settore agricolo, che abbiano alla guida giovani imprenditori o coltivatori diretti con età compresa tra 18 e 39 anni.
Le spese ammissibili per ottenere il finanziamento riguardano lo studio di fattibilità e le analisi di mercato, le opere agronomiche e di miglioramento fondiario, gli oneri per il rilascio di concessioni edilizie, i servizi di progettazione, i beni pluriennali, le opere edilizie per la costruzione o il miglioramento degli immobili e gli allacciamenti, gli impianti, i macchinari e le attrezzature. Le opzioni richiedibili da una star up che opera nella regione Campania sono un mutuo a tasso zero della durata minima di 5 anni e massima di 10 anni con la copertura del 75% delle spese ammissibili oppure un mutuo a tasso zero con la copertura del 65% delle spese ammissibili più un contributo a fondo perduto che copre il 35% delle spese. Le domande di finanziamento devono essere presentate attraverso il portale online ISMEA e la valutazione delle richieste seguirà la procedura a sportello.
Le piccole e medie imprese manifatturiere possono approfittare fino al 29 gennaio 2024 dei finanziamenti a fondo perduto e a tasso agevolato proposti dalla regione Campania per cambiare il processo produttivo di unità produttive esistenti, aumentando l’efficienza energetica, riducendo i costi e incrementando il livello qualitativo dei prodotti. Le spese ammissibili sono superiori a 500 mila euro ed inferiori a 3 milioni di euro e l’intervento deve riguardare una impresa con residenza in Campania.
La somma finanziata dovrà essere utilizzata per acquistare macchinari, attrezzature e impianti nuovi di fabbrica che facciano riferimento all’area tematica “strategie intelligente”. Il contributo a fondo perduto unitamente ad un finanziamento agevolato coprirà il 75% delle spese ammissibili. L’impresa beneficiaria dovrà finanziare il restante 25%. La ripartizione prevista sulla percentuale distingue un 35% di contributo a fondo perduto e un 40% di finanziamento agevolato per le micro e piccole imprese e un 25% di fondo perduto e 50% di agevolazioni per le medie imprese.
Con l’anno nuovo si procederà all’apertura dello sportello per la presentazione dei progetti sperimentali interni ai settori applicativi per le linee di intervento della Fabbrica Intelligente e Agrifood. Le piccole e medie imprese possono richiedere la partecipazione al bando presentando progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale destinati alla realizzazione di nuovi ed innovativi prodotti e all’implementazione di servizi e di processi già esistenti. Le spese dovranno superare gli 800 mila euro ed essere inferiori a 5 milioni di euro. I settori applicativi di riferimento sono trentuno tra cui troviamo tecnologie e metodi per la fabbrica per le persone, controllo ottimo avanzato di modelli ibridi, modellazione di robot industriali, strumenti di simulazione avanzati, macchine intelligenti e monitoraggio dell’impronta energetica dei prodotti.
Le agevolazioni concesse includono un finanziamento agevolato con la copertura del 20% delle spese ammissibili e un contributo a fondo perduto ripartito in diverse percentuali. Il 60% per le piccole imprese, il 50% per le medie imprese, il 40% per le grandi imprese e il 47% per gli organismi di ricerca sono i valori riferiti alle attività di ricerca industriale. Per le attività di sviluppo sperimentale, invece, le percentuali sono del 35% per le piccole imprese, del 25% per le medie imprese, del 15% per le imprese di grandi dimensioni e del 22% per gli organismi di ricerca. La domanda di partecipazione al bando per ottenere i finanziamenti della regione Campania andrà inoltrata esclusivamente via telematica a partire dalle ore 10.00 del 22 gennaio 2024.