Il settore dei prestiti personali è in continua espansione, per via di diversi fattori concomitanti: le misure di politica monetaria della Banca Centrale Europea hanno contribuito ad abbassare i tassi d’interesse sui finanziamenti, in modo tale da incentivare l’erogazione del credito ad imprese, famiglie e privati cittadini; la crisi spinge sempre più persone a rivolgersi ai finanziamenti; e lo sviluppo delle reti internet ha allargato lo spettro di offerte disponibili, introducendo proposte a volte più convenienti di quelle messe a disposizione dagli istituti bancari tradizionali.
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Vediamo qui di seguito una disamina sui prestiti personali, divisi per tipologie.
Panoramica sui prestiti personali
I prestiti personali sono uno strumento indispensabile per mettere in moto l’economia di un territorio. Si tratta infatti di uno strumento finalizzato ad incentivare i consumi, fenomeno che quindi va a consolidare le entrate delle aziende che producono merci o forniscono servizi alle famiglie e ai cittadini; con i loro ricavi, le imprese garantiscono una retribuzione ai lavoratori, che a loro volta utilizzano il compenso per acquistare ulteriori prodotti e prestazioni. Va da sé che nei momenti di stagnazione economia, come quello che stiamo vivendo attualmente, la concessione del credito si rivela strategica per far ripartire l’economia e la macchina produttiva di una regione o di un intero paese.
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Nello specifico, i prestiti personali si rivelano una forma di finanziamento particolarmente flessibile, in quanto non sono finalizzati e quindi vincolati all’acquisto di un bene specifico, bensì è il contraente a decidere come e dove investire l’importo ricevuto dall’istituto di credito. Da questo punto di vista, questa modalità di finanziamento si differenzia dai mutui, che vengono erogati appositamente per l’acquisto o la costruzione della prima casa, o dalle finanziarie che si sottoscrivono presso una concessionaria al momento di comprare un veicolo o presso un centro commerciali al momento di comprare un elettrodomestico.
Quando si decide di richiedere un prestito, occorre esaminare degli elementi particolari, come il tasso d’interesse, il costo complessivo del finanziamento e il piano di ammortamento. Il primo fattore, definito dall’acronimo TAN (ossia Tasso Annuo Nominale), definisce la percentuale che andrà aggiunta al capitale da restituire all’ente erogatore, mentre il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) indica il costo complessivo del prestito, che potrebbe includere i costi di apertura di un conto corrente dove depositare la somma, le spese di amministrazione e di gestione o il premio assicurativo da versare per una polizza associata al finanziamento. Per questo motivo, un finanziamento è sempre associato ad un TAEG leggermente superiore al valore del TAN. Quest’ultimo potrà essere fisso o variabile: nel primo caso, non verrà mai modificato per tutta la durata del finanziamento, mentre nel secondo potrà cambiare a seconda delle condizioni del mercato; alcuni prestiti sono caratterizzati anche da un tasso misto, come ad esempio quelli che iniziano per i primi 12 mesi ad un tasso fisso, per poi passare alla modalità variabile negli anni successivi.
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Va da sé che TAN e TAEG sono i due elementi da considerare per valutare la convenienza di un prestito personale, anche se occorrerà prestare attenzione anche alla rateizzazione. Qui entra in gioco il piano d’ammortamento, che definisce la modalità di restituzione del denaro. Solitamente il pagamento delle rate avviene mensilmente, con un programma che viene definito “alla francese” quando l’importo delle rate è fisso e “all’italiana” quando l’ammontare dei frazionamenti cambia col passare dei mesi. Quando si decide di richiedere un prestito personale, è essenziale prendere visione del piano di ammortamento e riflettere circa l’effettiva possibilità di ripianare il debito con le risorse finanziarie a disposizione. Inizialmente si potrà credere di essere in grado di saldare le rate con facilità, tuttavia va considerato che sono numerosi i contraenti che esagerano con la somma richiesta, sottovalutando la pressione che si subirà successivamente al momento del pagamento, se si dovessero presentare uscite non preventivate. In questo caso, sarà utile farsi consigliare da un consulente dell’istituto, che saprà indirizzare il richiedente verso l’importo più idoneo alle sue capacità finanziarie e al suo stile di vita.
Prestiti senza busta paga
Qualsiasi ente erogatore esigerà dal richiedente delle precise garanzie al momento della concessione di un finanziamento. Questo avviene perché la banca o l’istituto intendono tutelarsi nella spiacevole evenienza di una insolvenza da parte del contraente. Tra i requisiti più richiesti, spicca quello della busta paga, ossia la dimostrazione di una retribuzione mensile, possibilmente associata ad un contratto lavorativo a tempo indeterminato. Tuttavia, esistono delle concrete possibilità di ricevere un finanziamento anche in assenza di questo documento.
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Il prestito senza busta paga è una risposta alle esigenze espresse da chi appartiene alla categoria dei lavoratori autonomi o dei liberi professionisti: queste figure percepiscono delle retribuzioni, e quindi sono in grado di ripianare un debito, tuttavia non possono dimostrare di ricevere mensilmente sempre lo stesso importo. Gli istituti che concedono prestiti senza busta paga possono quindi richiedere a questi professionisti il modello unico dell’anno precedente o qualsiasi altra garanzia alternativa che possa assicurare alla banca la restituzione del capitale erogato.
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Particolarmente utile potrà rivelarsi la presenza di un garante fideiussore, una terza figura che accetta la responsabilità di supportare il contraente garantendo il pagamento delle rate in caso di insolvenza. Il fideiussore può essere anche un membro della famiglia del richiedente, e dovrà possedere delle garanzie di affidabilità e solidità finanziaria. Tra gli elementi alternativi potranno essere presentati inoltre certificati che attestino entrate finanziarie, come la rendita derivata dall’affitto di immobili. Si suggerisce di fare attenzione al TAN e al TAEG dei prestiti senza busta paga, in quanto l’istituto potrà imporre tassi maggiori in virtù delle condizioni facilitanti associate al prestito. Di conseguenza, il costo totale di questa tipologia di prestiti personali potrebbe risultare più oneroso rispetto a quello medio presente nel mercato dei finanziamenti.
Infine, è bene sapere che anche gli studenti (un’altra categoria di richiedenti senza busta paga) possono ottenere dei prestiti speciali per coprire le spese degli studi. Si tratta di un sistema molto diffuso negli Stati Uniti, che consente ai giovani contraenti di restituire il capitale ricevuto dopo il conseguimento della laurea, usufruendo anche del cosiddetto “periodo di grazia” prima dell’ottenimento del primo lavoro. Durante questo arco di tempo, il pagamento delle rate viene sospeso anche per qualche anno, mentre la somma potrà essere restituita gradualmente a tassi ragionevoli una volta che si riceverà la retribuzione frutto dal primo lavoro.
Prestiti Online
Richiedere ed ottenere un prestito presso un istituto di credito o una banca tradizionale può essere a volte difficile, per via delle condizioni restrittive che questi enti tendono ad imporre. In caso di esperienza negativa presso una filiale bancaria, è opportuno sapere che si potranno richiedere dei finanziamenti online, spesso a tassi vantaggiosi e godendo di agevolazioni interessanti. Le società che concedono prestiti personali su internet vanno incontro a spese fisse e di gestione più basse (risparmiando sul personale e sull’affitto degli uffici), fattore che si traduce in costi totali più competitivi a vantaggio degli utenti. Un’altra caratteristica positiva dei prestiti online è data dalla loro praticità: si potranno fornire alla società tutte le informazioni via internet, per poi vedersi attivare in poco tempo il finanziamento, in caso di esito positivo. Ancor prima di richiedere il prestito si potrà consultare il software per ottenere il preventivo online, che visualizzerà in maniera rapida le informazioni circa i costi ed il piano di ammortamento del finanziamento, rata per rata.
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Poiché i siti che propongono prestiti online sono numerosi ed in continua crescita, si potranno consultare i portali di comparazione dei costi per individuare quelli più adatti alle proprie esigenze. Le piattaforme di confronto tariffe sono dotate di un motore di ricerca che consente di inserire l’importo desiderato, il tipo di tasso e la modalità rateale. Infine, si consiglia sempre di accertarsi circa l’affidabilità della società che eroga il prestito su internet, che dovrà esporre nel sito le certificazioni necessarie per operare nel settore dei finanziamenti.
Prestiti tra privati
La tipologia di prestiti tra privati si sta facendo strada anche nel nostro paese, grazie ad alcuni servizi, prevalentemente online, che stanno contribuendo alla diffusione di questa modalità di finanziamento. Il prestito tra privati è reso possibile da piattaforme che mettono in contatto risparmiatori e richiedenti creando un sistema efficiente e controllato; questo meccanismo consente da una parte di erogare delle somme di denaro a tassi inferiori rispetto a quelli delle banche (e a condizioni maggiormente flessibili), dall’altra di premiare i finanziatori con rendimenti interessanti. Alcune società hanno inoltre sviluppato delle tecniche finanziarie finalizzate a ridurre il rischio in caso di insolvenza: la quota versata dai risparmiatori viene parcellizzata e distribuita a diversi contraenti, in modo tale che, se uno di questi non dovesse saldare le rate, l’impatto della sua insolvenza sul sistema complessivo sarà in ogni caso limitato. Ad esempio, se un prestatore decide di depositare un capitale di 10 mila euro, la piattaforma non indirizzerà l’intero importo verso un singolo richiedente, bensì lo dividerà in piccole parti, che andranno ad integrarne altre, fino a costituire un capitale più consistente che andrà poi erogato ad un unico contraente: questa somma sarà tuttavia costituita da centinaia di contributi provenienti da numerosi investitori.
Su internet si potranno trovare i link per gli istituti che erogano questa modalità di prestiti personali (si potrà effettuare la ricerca inserendo “social lending” nella search engine) ed anche in questo caso si suggerisce di affidarsi esclusivamente a quelli in possesso delle regolari autorizzazioni. I prestiti tra privati, sebbene ancora non molto conosciuti al grande pubblico, sono particolarmente adatti a chi intende evitare i canali tradizionali, vuoi per esperienze negative, vuoi per evitare di andare incontro a procedure troppo lunghe, tassi sui prestiti elevati e trattamenti a volte poco trasparenti.
Prestiti per pensionati
Come si è visto, al momento della richiesta di un prestito personale, si dovranno presentare delle garanzie e si dovranno possedere determinati requisiti. Una condizione tra le più rilevanti è quella anagrafica: l’accesso al credito è possibile a chi abbia compiuto i 18 anni, tuttavia esistono delle restrizioni anche per quanto riguarda l’età massima, e può capitare che persone sopra i 65 o i 70 anni siano escluse dalla possibilità di ricevere un finanziamento.
Nonostante queste limitazioni, anche chi è più avanti con gli anni può accedere ad un credito, specie se è un possessore di una pensione, che può essere equiparata ad una regolare retribuzione mensile.
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Di solito, il piano di ammortamento associato ai prestiti personali per pensionati prevede la restituzione del capitale erogato tramite il sistema del “quinto”. Si tratta di una trattenuta della quinta parte della pensione direttamente sul conto del contraente, che così salderà mensilmente le rate del prestito personale senza dover ricorrere a bonifici, versamenti o bollettini. É un sistema non solo pratico, in quanto non ci si deve preoccupare di effettuare il pagamento che avviene infatti in automatico, ma anche ragionevole, poiché la la quota trattenuta non è consistente e consente di gestire le spese mensili senza eccessiva pressione.
Nella categoria di prestiti ai pensionati, vanno anche citati i finanziamenti erogati dall’INPS (ex INPDAP) dedicati ai possessori di una pensione: i loro tassi sono particolarmente bassi e le condizioni assai flessibili. Sono erogati direttamente dall’istituto previdenziale o da tutte le banche e finanziarie che hanno stipulato una convenzione con l’INPS.
Prestiti a fondo perduto
Le Regioni, lo Stato e anche l’Unione Europea possono contribuire a dei progetti di imprese e privati cittadini tramite degli interventi economici particolari, finalizzati ad esempio a conferire slancio a zone caratterizzate da bassi redditi, scarse opportunità professionali e alti tassi di disoccupazione. Altre misure possono essere indirizzate a fasce specifiche della popolazione, come il caso dei mutui per la prima casa a tasso zero alle giovani coppie. Tra questi provvedimenti di stimolo all’economia si collocano anche i prestiti a fondo perduto: si tratta di finanziamenti che non richiedono la restituzione del capitale erogato, per cui il contraente non dovrà ripagare rate, tassi d’interesse o costi aggiuntivi. Questa forma di finanziamento può essere indirizzata alle donne di una regione o ai giovani che non abbiano superato una specifica soglia anagrafica, e di solito viene concessa tramite dei bandi messi a disposizione dalla autorità regionali, statali o comunitarie. Nella norma, per accedere a questi incentivi è necessario presentare un progetto, che potrà essere un’idea imprenditoriale o un’iniziativa per l’erogazione di servizi utili alla comunità di apparenza.