L’argomento che affronteremo oggi verte sui guadagni in caso di Cassa Integrazione per il 2024. Vedremo come procedere al calcolo del sussidio sia per la cassa integrazione ordinaria che straordinaria e in deroga.
La CGI (Cassa Integrazione Guadagni) si presenta come un ammortizzatore sociale che l’INPS eroga ai lavoratori di aziende durante un periodo di crisi industriale. In fase di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, infatti, i lavoratori ricevono un sussidio economico volto a “sostituire” la normale retribuzione. Ciò che differenzia la CGI da una comune indennità di disoccupazione è la sua erogazione in costanza di rapporto di lavoro e non perché cessa l’occupazione. Esiste, però, una differenziazione interna alla Cassa Integrazione, legata alle differenti circostanze che la richiedono, tra ordinaria, straordinaria e in deroga. Siamo pronti ad approfondire la conoscenza della distinzione accennata per poter, poi, informarvi sulla procedura per eseguire il calcolo dei guadagni per il 2024.
Cassa Integrazione Guadagni: come procedere al calcolo per CGI ordinaria nel 2024
Le tipologie di Cassa Integrazione si diversificano in ordinaria, straordinaria e in deroga. Nel primo caso, l’ammortizzatore sociale viene erogato dall’INPS dopo il verificarsi di situazioni che risultano dovute ad eventi non prevedibili e comunque non causati dal datore di lavoro o dagli imprenditori. La CIGO risulta rivolgersi alle aziende industriali non edili e alle aziende industriali ed artigiane dell’edilizia. Il lavoratore riceverà il versamento di un’indennità in relazione allo stipendio che avrebbe percepito nel caso in cui avesse potuto effettuare il normale orario di lavoro. La durata massima CIGO è di 24 mesi all’interno degli ultimi 5 anni per riorganizzazione aziendale, ristrutturazione, riorganizzazione o conversione aziendale oppure di 12 mesi all’interno degli ultimi 5 anni in caso di crisi aziendale.
Per procedere al calcolo occorre tener conto della retribuzione lorda mensile comprensiva di tutte le indennità percepite dal lavoratore per le particolari prestazioni di lavoro effettuate. Parliamo di maggiorazioni di turno, straordinari, indennità varie (quali, ad esempio, eventuali indennità di trasporto), tredicesima e ulteriori premi. Bisogna distinguere gli importi delle retribuzioni mensili lorde che arrivano fino a 2075,21 euro, per le quali l’indennità mensile, al netto dei contributi, risulta pari a 903,20 euro, da quelli delle retribuzioni mensili lorde che superano 2075,21 euro e che otterranno una indennità pari a 1085,57 euro. Questo esempio si basa sul fatto che il valore di cassa da erogare non può superare il limite massimo mensile stabilito annualmente da un apposito decreto (tranne nel caso dei lavoratori inquadrati nel livelli più bassi e che per cui non sono previste integrazioni di premi a livello aziendale).
Continuare con il calcolo significa dover appurare l’ammontare delle ore di mancato lavoro in cassa integrazione. Dato che il lavoratore effettua una rotazione per un determinato periodo lavorativo, il calcolo deve seguire una precisa formula. Lo stipendio CIGO è uguale alla retribuzione mensile lorda – (numero delle ore non lavorate x retribuzione oraria) + (numero delle ore di CIGO x indennità oraria CIGO).
L’indennità oraria CIGO è il risultato che si ottiene dividendo il massimale mensile per il fattore che si ottiene moltiplicando il numero di giorni lavorabili del mese (tenete conto che si contano solo i giorni dal lunedì al venerdì, incluse le festività) per 8 (ossia le ore lavorabili in ciascun giorno).
Calcolo guadagni Cassa Integrazione straordinaria e in deroga
La Cassa Integrazione straordinaria viene erogata ai lavoratori di imprese con più di 100 unità lavorative e con una importanza economica strategica anche a livello territoriale che si trovano in difficoltà e che subiscono processi di ristrutturazione, riorganizzazione, riconversione, crisi aziendale. La retribuzione verrà concessa nel 2024 per un massimo di 12 mesi.
L’indennità prevista con la CGIS è pari all’80% della retribuzione lorda che il lavoratore avrebbe percepito considerando le ore di lavoro non prestate che possono variare tra le zero ore ed il limite dell’orario contrattuale, senza superare comunque le 40 ore settimanali. In questo caso occorre distinguere tra una retribuzione inferiore o uguale a 2.102,24 euro, che determina un importo lordo pari a 971,71 euro, e superiore a 2.102,24 euro, che prevede un importo lordo di 1.167,91. Tali importi possono essere aumentati del 20% per i trattamenti di integrazione salariale che vengono concessi alle imprese del settore edile e lapideo a causa di intemperie stagionali.
Per quanto riguarda la Cassa Integrazione in deroga, questa non è più fruibile nel 2024 ad eccezione dei singoli casi stabiliti dalle Regioni. E’ possibile, dunque, informarsi privatamente presso la sede INPS della propria città in merito alla possibilità di ottenere questa tipologia di ammortizzatore sociale che, fino al 2017, era dedicato alle aziende escluse o che hanno già terminato ulteriori trattamenti di Cassa Integrazione.