In previsione dell’arrivo del nuovo anno pensate anche di ridare un nuovo look alla vostra abitazione? Allora ciò che fa al caso vostro è senza dubbio il mutuo pensato per avviare la procedura di ristrutturazione della prima casa, o per meglio dire della casa di proprietà. Oggigiorno tra l’altro, è anche facile usufruire delle banche che ammettono la compilazione semplicemente attraverso il web dei documenti per avviare la pratica di richiesta del mutuo. Scopriamo allora andando più nei dettagli in cosa consiste il mutuo richiedibile per la ristrutturazione della prima casa, con che tasso viene elargito, a chi è rivolto e se è possibile usufruire anche delle cosiddette agevolazioni se si appartiene ad una determinata categoria; grazie alle detrazioni infatti potrete addirittura arrivare ad ottenere un rimborso di oltre la metà dell’importo che la banca vi ha concesso, ma andiamo a scoprire meglio di costa stiamo parlando.
In cosa consiste il mutuo per la ristrutturazione della prima casa
Il mutuo per la ristrutturazione della casa è un prestito che spetta a coloro in possesso di un’abitazione di loro proprietà e che intendono ristrutturare sia esternamente che internamente. Il denaro percepito dalla banca potrà arrivare addirittura a ricoprire oltre il 75% del valore dell’immobile, ma bisogna prestare attenzione a specifici dettagli che ora andremo ad elencare. Prima di procedere è bene sottolineare che al termine dell’avvenuta ristrutturazione, il mutuo sulla prima casa prevede che la somma erogata debba essere pari al valore della casa. E’ per tali ragioni che come poi vedremo, tra i documenti necessari da sottoporre al momento della richiesta di concessione del prestito dovrà anche essere compilato un piccolo schema riassuntivo dei lavori che avrete intenzione di andare ad attuare. Quando poi il finanziamento verrà accettato da parte della banca alla quale deciderete di fare riferimento, sarete voi stessi a decidere a ricevere tutto il denaro sul conto corrente o se richiederlo a mano a mano che i lavori procederanno. Il mutuo può avere una durata minima di un anno e sei mesi, ovviamente stimati per portare a termine la ristrutturazione di una casa, e dovrà essere rimborsato dall’intestatario mediante rate mensili. Stando adesso ai tassi di interesse del finanziamento, questi sembrano essere minimi, per cui si parte da un TAN dell’1,70% e da un TAEG all’1,97%.
Requisiti Mutuo per ristrutturare la Prima Casa: quali documenti servono alla banca?
Il mutuo è rivolto a tutti coloro in possesso di un’ abitazione di loro proprietà e quindi nella quale risultano avere la residenza. Nello specifico il mutuo ristrutturazione è rivolto a: giovani coppie, single under 35 con un’abitazione individuale propria, genitori single con figli minori. Il mutuo per la ristrutturazione della prima casa torna infatti utile quando si necessita avviare dei lavori di ristrutturazione in ruderi dei quali si ha la proprietà o si necessita di lavori di manutenzione per i quali però non si ha denaro a disposizione da poter investire; è proprio in questi casi che torna utile il mutuo in questione assieme anche alla possibilità di usufruire come vedremo, delle agevolazioni fiscali. Accanto ai requisiti che abbiamo già elencato e che sono ritenuti necessari per ottenere il denaro in prestito, vanno poi aggiunti e considerato anche quelli che riguardano il lato economico e civile, per cui bisogna dimostrare di essere cittadini italiani e in possesso di un reddito ovviamente dimostrabile mediante la consegna della busta paga. Per quanto riguarda invece l’età minima per richiedere tale finanziamento, questa non è specificata, ma in caso la vostra età superi i sessant’anni potete anche dare un’occhiata ai prestiti indicati per i pensionati che includono maggiori agevolazioni. Una volta assodato che siete in possesso dei requisiti che la banca richiede, il passo successivo è quello di effettuare la richiesta, che per certe banche può anche essere compilata in via telematica.
Quali documenti dovrete allora presentare alla banca? Sarà necessario munirsi di: codice fiscale, carta d’identità, ultima dichiarazione dei redditi, ultimo estratto conto, riassunto che schematizza a pieno i lavori che avete intenzione di attuare sia dentro che fuori casa e la planimetria della vostra abitazione. Da non sottovalutare è poi la divisione schematica dei lavori che ogni banca propone, ossia la suddivisione della ristrutturazione in: ristrutturazione per edifici ordinari o ristrutturazione per grandi opere. All’interno dunque dello schema da consegnare o da allegare al momento dell’invio della richiesta del mutuo, sarà necessario spiegare e specificare i lavori che poi verranno attuati. Successivamente, trattandosi di un mutuo atto a ristrutturare appunto un bene immobile sarà anche necessario specificare se si tratta di: manutenzione ordinaria o straordinaria; la differenza consiste nel fatto che la prima riguarda piccoli lavori di normale routine, mentre invece la seconda riguarda proprio la modifica strutturale dell’abitazione, e quindi ad esempio la demolizione di alcune pareti. Questa differenza è importante perché sarà su questo che la banca si baserà per stabilire appunto l’ammontare del prestito che potrà concedervi. Una volta effettuata la richiesta bisognerà attendere anche meno di una settimana prima di ricevere dalla banca la risposta. Al contempo potete anche informarvi sul modulo da scaricare per ottenere le cosiddette detrazioni fiscali che possono aiutarvi ad ottenere un rimborso consistete sulla somma che avete speso per l’intera ristrutturazione della vostra abitazione.
Detrazioni fiscali e agevolazioni mutuo per ristrutturazione casa
La somma di denaro percepita mediante il finanziamento concesso dalla banca può anche essere ulteriormente ridotta grazie a delle vantaggiose detrazioni fiscali che possono aiutarvi a recuperare qualche spesa effettuata, ma anche le detrazioni fiscali e altre agevolazioni vengono concesse a specifiche categorie di richiedenti in possesso di alcuni requisiti. Per informarci meglio su questi dettagli specifici ci siamo rivolti allo Studio Consulenza Romano, che tra le notizie fiscali gratis presenti sul sito ha fornito di recente una guida completa alle agevolazioni previste dalla legge relativamente al mutuo per la ristrutturazione della prima casa.
In primo luogo chi richiede il mutuo, ossia l’intestatario della casa e dunque colui in possesso della residenza, non deve aver in passato già usufruito di agevolazioni simili, deve risiedere all’interno dell’abitazione in questione alla quale il mutuo fa riferimento e non può essere proprietario di un’altra abitazione. Tra le spese che poi l’intestatario del prestito potrà detrarre, rientrano anche le cosiddette spese di istruttoria o le spese notarili che dovranno essere sostenute dal cliente al momento delle ispezioni sull’abitazione, quando verrà stabilita appunto la somma da poter concedere. In relazione all’anno 2017, le leggi in vigore ammettono una detrazione fiscale che può arrivare anche ad un massimo del 50% su 96 mila euro di mutuo. Sarà poi dal 1° gennaio 2024 che la detrazione Irpef tornerà invece ad essere ridotta al 36% su importi di mutuo che partono da un minimo di 48 mila euro.
Le spese ammesse per l’ottenimento delle agevolazioni sono le più svariate, come ad esempio: la riduzione di pareti, le spese per le ispezioni, l’installazione di strutture antisismiche, ma anche gli interventi atti a rimuovere l’amianto (nel caso in cui questo venga rilevato durante la ristrutturazione) e molte altre spese ancora, incluse quelle attuabili all’esterno come ad esempio l’installazione di cancelli o recinzioni. Ma come richiedere queste agevolazioni fiscali? Il rimborso delle spese sostenute non ha nulla a che vedere con l’istituto bancario che vi concederà il finanziamento; dovrete infatti scaricare dal sito dell’Irpef l’apposito modulo per le detrazioni e compilarlo in ogni sua parte, soffermandovi ad elencare e dimostrare con allegati e documenti, ogni piccola o grande spesa che è stata effettuata sul vostro immobile durante la ristrutturazione. Anche se i lavori sono già giunti a termine, potete sempre richiedere il rimborso di spese sostenute anche in precedenza. Una volta inviata la domanda agli istituti competenti riceverete risposta con il rimborso mensile delle spese che avete sostenuto e potete arrivare anche a ricavare addirittura fino al 50%, come abbiamo già detto, di quanto speso a ristrutturazione ultimata.
Esempi di mutuo ristrutturazione prima casa con calcolo rata mensile e interessi
Ipotizzando la concessione di un mutuo di 90 mila euro ad esempio da spendere nella ristrutturazione della vostra abitazione potrete usufruire dei seguenti interessi: 1,70% di TAN e 1,90% di TAEG che vi porteranno poi a rimborsare ad esempio in un numero pari a 240 rate mensili l’intera somma di circa 96 mila euro, includendo le spese di perizia e le spese di istruttoria. Per quanto riguarda poi la rata mensile, questa può anche partire da un minimo di 400 euro al mese. Volendo invece ipotizzare un finanziamento per la ristrutturazione della casa di una durata di trent’anni e su un importo di 150 mila euro, sempre considerando l’applicazione di tassi inferiori al 2%, si potrà rimborsare la cifra interamente con rate mensili di 479 euro, senza considerare ovviamente anche le eventuali agevolazioni e detrazioni fiscali dalle quali potrete trarre un buon risparmio economico a ristrutturazione ultimata. Per quanto riguarda ulteriori spese, un’opzione non necessaria per legge che potrete valutare è l’assicurazione sul mutuo per la prima casa che vi abbiamo descritto in un precedente articolo. In conclusione alcune informazioni utili relative alla durata del mutuo, che può anche durare per trent’anni, così come quelle relative all’importo, che può arrivare anche a ricoprire l’80% del valore della casa in cui poi verrà attuata la ristrutturazione. Ciò che è importante sottolineare è anche che alla fine, come abbiamo già accennato, la somma che la banca erogherà sarà sempre pari e mai inferiore al valore stimato dell’abitazione una volta ristrutturata.