L’ETF Crude Oil WTI è uno strumento utilizzato dagli investitori per speculare sul petrolio. Vi informeremo sul prezzo dell’attuale quotazione, sulle previsioni dell’andamento futuro e vi daremo consigli su come sfruttare la leva finanziaria in un investimento importante come quello del petrolio.
Gli ETF della Borsa Italiana comprendono circa 25 ETF sul petrolio su cui investire attraverso la piattaforma di trading online preferita. Tra le materie prime, il petrolio è caratterizzato da un costo volatile che negli ultimi tempi ha raggiunto minimi storici. Partendo da questa constatazione, molti trader scelgono di rivalutare l’investimento sul Crude Oil puntando sul fatto che la quotazione non potrà rimanere bassa per sempre. Altri, invece, investono short, puntando al ribasso. Qualunque sia la scelta, l’ETF garantisce una protezione contro i rischi di esposizione dei titoli, la cui fluttuazione è dovuta alla direzione intrapresa proprio dalla quotazione del petrolio. Oggi, vedremo il prezzo e i dettagli dell’investimento tramite ETF del West Texas Intermediate, un petrolio prodotto in Texax.
Quotazione in tempo reale dell’ETF Crude Oil WTI
L’attuale quotazione dell’ETF Crude Oil WTI si attesta sui 5,805 euro, con una percentuale del + 0,26% rispetto alla chiusura precedente. Nel 2014 è iniziato il crollo del prezzo del petrolio influenzando notevolmente l’andamento del mercato finanziario e della Borsa. Molti trader hanno guadagnato speculando sul ribasso della quotazione e sui notevoli crolli attraverso gli ETF sul petrolio. Negli anni successivi, poi, l’andamento è stato caratterizzato da oscillazioni importanti che hanno allontanato sempre di più la ricerca di una stabilità del prezzo della materia prima in questione.
Le variabili che devono essere prese in considerazione per valutare il proprio investimento nel Crude Oil WTI sono legate a determinate indicazioni macroeconomiche oppure all’impatto di specifiche notizie. Capire, quindi, se la quotazione punterà al rialzo o al ribasso presuppone un’analisi accurata di dati ed elementi che aiutino a stabilire una strategia da seguire. Solo negli ultimi tre mesi, il prezzo del WTI petrolio ha superato i 6 euro per poi scendere al di sotto dei 5,5 euro e attestarsi, successivamente, vicino ai sei euro.
Per tutti questi motivi, è preferibile fare trading sul petrolio attraverso i numerosi e affidabili broker che mettono a disposizione le piattaforme per guadagnare su questa materia prima. Inoltre, è possibile approfittare di uno strumento interessante e vantaggioso che, ora, andremo ad approfondire, la leva finanziaria.
Consigli per investire con la leva finanziaria sull’ETF Crude Oil WTI
La leva finanziaria messa a disposizione dai broker permette di aprire posizioni/ordini con un valore superiore rispetto al denaro che si ha intenzione di investire. Di conseguenza, i profitti risulteranno maggiori così come le perdite, anche se saranno limitate al capitale investito. E’ importante, dunque, seguire delle direttive generali che permetteranno di sfruttare la leva a proprio vantaggio.
Iniziamo dal capire l’utilità dell’effetto leva. Di solito i forex broker propongono una leva finanziaria pari a 1:100 (leva 1 a 100). Significa che se un’operazione d’acquisto vale 10 mila dollari, ad un investitore ne basteranno solo 100 di leva (10.000/100). La parte restante verrà aggiunta dal broker ma i profitti che il trader guadagnerà saranno corrisposti come se avesse investito 10 mila euro. Anche in caso di perdita, l’importo a rischio sarà pari a 100 dollari dato che è collegato alla cifra investita. Operando senza leva, l’investitore dovrà investire tutti i 10 mila dollari con il rischio di perdere l’intero capitale.
Dopo questa spiegazione sembrerebbe che l’utilizzo della leva per investire nel Crude Oil WTI sia semplice e vantaggioso. Occorre, però, puntualizzare che è preferibile scegliere un broker che offra una leva né troppo alta né troppo bassa per non incorrere nel rischio di perdita troppo velocemente. Ogni minimo movimento di prezzo (tick), infatti, corrisponde ad un dollaro sia in caso di rialzo che di ribasso. Per quanto con una leva più alta il profitto possa risultare maggiore (con una leva di 1:200 con 8 tick in salita si guadagnerebbe il 16% del capitale) la velocità con cui si potrebbero perdere i punti nel caso in cui il prezzo scendesse sarebbe decisamente maggiore rispetto ad una leva media.
Consigliamo di scegliere tra leva alta, media o bassa anche in relazione ad altri elementi. Una leva alta è preferibile investendo un capitale basso (200-1000 euro al massimo) nell’ETF Crude Oil WTI e non avendo paura di rischiare. E’, infatti, una tra le speculazioni più “pericolose” e adatta ai trader esperti. La leva media, invece, è consigliabile per chi ha un capitale dai 500 euro in su e vuole dedicarsi ad operazioni che durano un giorno (intraday) o al massimo una settimana (multiday). Utilizzando broker con questa leva si sceglie di adottare il giusto rapporto tra profitto e rischio. Infine, la leva bassa è adatta ad investitori con un capitale ingente (dai 50 mila ai 100 mila euro) che vogliono investire su operazioni a lungo termine, fino anche a 10 anni.