I BTP 2046 sono protagonisti di molti piani finanziari degli italiani che vedono nei Buoni del Tesoro Poliennali una soluzione per tutelare e vedere crescere i propri risparmi.
L’investimento nei BTP viene scelto soprattutto per la sicurezza che offre dato che essendo i buoni emessi dallo Stato l’unica possibilità di perdita del capitale dipenderebbe dal fallimento dello Stato. Molti investitori, poi, pensano che acquistare i BTP e tenerli nel portafoglio fino alla naturale scadenza comporti rendimenti sicuri anche se non elevati. L’idea è legata al fatto che i Buoni sono titoli che pagano interessi fissi e costanti per tutta la durata dell’investimento e, di conseguenza, c’è chi crede che possano essere “dimenticati” fino alla scadenza. In realtà non è così che dovrebbe comportarsi un vero investitore dato che la crisi della realtà finanziaria ha reso possibile l’eventualità che si perdano dei soldi. L’intervento della BCE con il contestato acquisto di Buoni del Tesoro da parte dei tedeschi ha fatto cadere in picchiata i rendimenti dei Buoni verso il basso e addirittura alcuni titoli hanno rendimenti negativi. Per questo motivo è bene conoscere e tenere sotto costante controllo la quotazione in tempo reale dei BTP 2046 sia nel caso in cui si abbia intenzione di acquistarli sia qualora siano già in proprio possesso. Attraverso il valore dei buoni, l’analisi storica e le previsioni future sull’andamento del titolo sarà possibile capire se l’acquisto sia una scelta giusta oppure se è opportuno vendere i BTP che si hanno nel portafoglio.
Quotazioni in tempo reale dei BTP 2046 e analisi storica
I Buoni del Tesoro Poliennali quotati in Italia sono numerosi e tra questi troviamo i BTP 2046, ossia i Buoni che scadranno nel mese di settembre del 2046. Parliamo di un investimento a lungo termine, la cui scadenza è molto lontana e riporta ad un tempo di cui non possiamo conoscere le dinamiche economiche a livello nazionale e mondiale e sapere se la situazione è migliorata o meno rispetto alle condizioni del 2024. Per decidere se acquistare o meno i BTP, allora, dobbiamo far riferimento alla quotazione in tempo reale dei titoli e all’analisi storica per vedere come i Buoni sono stati influenzati dai mercati fino ad oggi.
Nel momento in cui l’articolo viene scritto, la quotazione dei Buoni del Tesoro Poliennali è ferma a 115,40 euro con una variazione del -0,43% rispetto la chiusura precedente. I volumi della seduta sono 322.000, i contratti conclusi 19 e il controvalore degli scambi è di 37.270.120. La cedola paga il 3,25% e il rendimento attualmente è del 2,414%, in netto calo se guardiamo la percentuale ad un anno dall’uscita del titolo. Nel 2016 il rendimento atteso era del 7,98% con rischio del 8,59%, la deviazione standard del 10,28% e indice di Sharpe dello 0,69%. Oggi, il value at risk è del 2,386%, la deviazione standard dell’1,026 mentre si osserva una volatilità annuale del 16,284%. Conoscere questi dati è importante per gestire l’investimento. Il rendimento atteso, per esempio, esprime una probabilità di rendimento futuro proiettando i dati del passato, il VAR esprime la perdita massima che il portafoglio può generare mentre la deviazione standard misura la volatilità ossia le oscillazioni che il valore del titolo avrà in base al mutare delle condizioni di mercato. Per ottenere tutte le informazioni tecniche sui BTP 2046 e conoscere la quotazione in tempo reale si può far riferimento ai grafici interattivi che vengono proposti da molti portali finanziari. I grafici permetteranno di avere una lettura completa attraverso i dati di mercato, i dati fondamentali, le informazioni sullo strumento e l’analisi dello storico del titolo. E’ possibile, infatti, non solo visualizzare le oscillazioni del prezzo della giornata in corso o dell’ultima settimana ma conoscere anche l’andamento nel tempo andando indietro nel tempo di anni. Osservando il grafico si può notare come il prezzo attuale dei BTP 2046 non sia il più basso degli ultimi cinque anni. Un ribasso importante va segnalato nell’ottobre del 2018 con il valore fermo a 89,07 euro, punta inferiore di una scesa della quotazione iniziata nel novembre del 2016. I rialzi, invece, hanno segnato picchi superiori a 130,00 euro mostrando forti oscillazioni dei Buoni del Tesoro Poliennali che evidentemente sono titoli il cui valore è influenzato notevolmente dai cambiamenti dei mercati.
Il rendimento del titolo di Stato, dunque, non è né costante né uguale a sé stesso nel corso del tempo. Deriva in parte dal flusso cedolare e in parte dalla differenza tra il prezzo di sottoscrizione o di acquisto ed il valore nominale che viene rimborsato alla scadenza. Per questo motivo è importante tenere d’occhio la quotazione per decidere sia se acquistare a buon prezzo sia se è il momento per vendere ciò che si ha nel portafoglio. L’investitore che ha acquistato il BTP 2046 e intende mantenerlo fino alla scadenza deve sapere della possibilità di incorrere nel rischio di credito, nella possibilità che il Tesoro non possa pagare le cedole o rimborsare il capitale. Chi vuole rivendere i Buoni prima della scadenza, invece, dovrà valutare il rischio di mercato con la possibilità di incorrere in fluttuazioni sfavorevoli dei rendimenti che potrebbero far scendere il prezzo del Buono del Tesoro Poliennale 2046 al di sotto di quello d’asta o di acquisto sul mercato secondario. La minusvalenza per l’investitore potrebbe capitare soprattutto nel momento in cui la scadenza dei BTP è lontana dato che le variazioni di rendimenti hanno effetti più consistenti sui Buoni a più lunga scadenza (duration).
Per prendere decisioni circa l’acquisto o la vendita dei BTP 2046, quindi, è bene conoscere le possibili previsioni in relazione all’andamento delle quotazioni ed approfondire i cambiamenti di mercato che influiscono sul prezzo dei Buoni del Tesoro Poliennali.
Previsioni sui Buoni del Tesoro Poliennali 2046
Il concetto di duration introdotto nel paragrafo precedente è importante perché coglie la volatilità di un titolo al variare del rendimento. Nel caso dei BTP se i rendimenti salgono i prezzi scendono e questo causerà drammi sul piano finanziario. E’ doveroso, poi, sottolineare come titoli con duration e rendimenti uguali possano risultano appetibili in maniera differente in base all’andamento del mercato e tutto dipende dalla convessità della curva dell’obbligazione. La convessità misura la relazione tra il prezzo del BTP e i tassi di interesse ed è fondamentale da esaminare per valutare l’impatto che un aumento o una diminuzione dei tassi di interesse può avere sul prezzo del titolo evidenziandone, dunque, il rischio e permettendo di compiere previsioni. La convessità può essere positiva se la duration aumenta al diminuire del prezzo e negativa se la duration aumenta di pari passo con il prezzo. Gli investitori auspicano una convessità positiva dato che offre più soddisfazioni nelle fasi di mercato positive e infligge minori perdite in quelle negative. La convessità del BTP 2046 risulta inferiore rispetto a quella di BTP “equivalenti” per duration e rendimenti come i BTP 2048. Parliamo di risultati che sottolineano differenze minime ma che risultano importanti nel momento in cui si vuole valutare il modo migliore per amplificare i guadagni e limitare le perdite.
Fare previsioni su titoli a lunga scadenza si rivela difficile per i diversi parametri che influiscono su questa tipologia di investimenti. Gli scenari possibili sono molteplici e definirne uno nel 2024 per i BTP con scadenza nel 2046 è difficile. Gli analisti sconsigliano, almeno per il momento, di acquistare il titolo con l’intenzione di rivenderlo prima della scadenza mentre consigliano di inserire i Buoni del Tesoro Poliennali all’interno di un portafoglio più ampio in modo tale da optare anche per soluzioni più redditizie anche se meno sicure. L’acquisto è consigliabile, dunque, volendo mantenere il titolo fino alla scadenza naturale riuscendo ad ottenere una rendita fissa prevista con i BTP 2046. Il consiglio è valido soprattutto per chi ha un cospicuo capitale da poter lasciare da parte per un lungo periodo. Il rendimento, anche se basso, dovrebbe risultare maggiore rispetto ad un disinvestimento anticipato che se effettuato in periodi con un rialzo dei tassi di interesse comporterebbe un abbassamento del prezzo dei Buoni del Tesoro poliennali. L’unica ragione per vendere subito i titoli è un rendimento negativo che si protrae nel tempo in modo tale da incassare la plusvalenza dato che è superiore rispetto alla somma degli interessi che si potranno prendere alla scadenza del titolo. Nonostante le oscillazioni elevate e gli andamenti altamente altalenanti, l’investitore ha nelle mani la possibilità di effettuare previsioni in termini di sicurezza e protezione dal rischio di forti perdite senza dover entrare nei dettagli di una approfondita analisi di mercato quando si tratta di BTP. Gli investitori, dunque, sanno che con i BTP non otterranno profitti importanti. Questa previsione è certa ed è l’unica che si può azzardare ad oggi. Fino a qualche anno fa si poteva ipotizzare la certezza di recuperare almeno tutto il capitale iniziale, ma ad oggi dubbi ed incertezze sono legati anche a questa possibilità. Gli ultimi anni ci hanno mostrato rendimenti negativi dei BTP che sono indetti da una serie di circostanze come la mancata erogazione del credito da parte delle banche verso imprese e famiglie o la crisi economica in atto. Come, quando e perché la situazione si modificherà, in meglio o in peggio, saranno indicatori fondamentali per stabilire il prezzo di BTP 2046 alla scadenza e scoprire, così, il valore del proprio investimento.